Letterato inglese (Gibilterra 1772 - Londra 1844), noto soprattutto per la sua traduzione della Divina Commedia in versi sciolti (1812). ...
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Scrittore spagnolo (Cadice 1741 - Gibilterra 1782). Scrisse in gioventù versi di scarso rilievo (Ocios de mi juventud, 1773); preromantico nelle Noches lúgubres, imitate dal Young, raggiunse la sua piena [...] maturità di scrittore in Cartas Marruecas (1789), serie di brevi e acuti saggi scritti, alla maniera delle Lettres persanes di Montesquieu, sulla tradizione spagnola e la decadenza contemporanea. Nelle ...
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Isola leggendaria, situata nell’Oceano Atlantico davanti allo stretto di Gibilterra, di cui si favoleggiava nell’antichità classica (Platone nel Timeo e nel Crizia) che fosse più grande di Asia e Libia [...] riunite: l’avrebbe abitata un popolo guerriero il quale aveva tentato una volta la conquista dell’Europa e dell’Asia, ma era stato ricacciato dai Greci e si era poi inabissato in mare con tutta l’isola ...
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Zeichen, Valentino. – Poeta e scrittore italiano (Fiume 1938 - Roma 2016). Intellettuale tra i più originali del panorama contemporaneo, ha esordito con la raccolta poetica Area di rigore (1974), cui hanno [...] fatto seguito tra le altre Pagine di gloria (1983) e Gibilterra (1991), che lo hanno consacrato come uno dei poeti di spicco della nuova Scuola romana. Muovendosi tra avanguardia e tradizione, Z. è autore di versi (raccolti nel 2004 nel volume Poesie ...
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Nome usato nella più antica letteratura greca per indicare la descrizione dei porti di un determinato mare, con le indicazioni utili alla navigazione e talora con notizie etnografiche e sulle forme di [...] esplorazione, come quello del cartaginese Annone (6°-5° sec. a.C.) pervenuto in versione greca, sulla costa africana al di là di Gibilterra, e quello perduto di Pitea di Marsiglia sul Mare del Nord (4° sec. a.C.). Il p., come la periegesi ionica di ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] l’Europa e l’Asia: le catene dell’Atlante, per es., non sono altro che la prosecuzione, oltre lo Stretto di Gibilterra, della Cordigliera Betica, a sua volta apparentata con i rilievi terziari eurasiatici; sempre dal punto di vista della struttura e ...
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BEOLCHI, Carlo
Arianna Scolari Sellerio
Nato ad Arona (Novara) nel 1796, studiò dapprima a Milano, poi nel collegio Borromeo di Pavia, dove conseguì la laurea in giurisprudenza nel 1817. Iscritto alla [...] capitolata Cartagena il 2 nov. 1823, il 4 dello stesso mese si imbarcò per Gibilterra, dove sperava di trovare una nave che lo conducesse in America. A Gibilterra fu invece costretto a fermarsi parecchio tempo, in condizioni di estrema miseria, fino ...
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GALLENGA, Antonio Carlo Napoleone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Parma il 4 nov. 1810 da Celso, ex ufficiale napoleonico di origine piemontese, e da Marianna Lombardini. Orfano presto di madre, dal padre, [...] placarono l'ansia che pareva tormentarlo facendogli desiderare sempre nuove mete. Quella che scelse nell'agosto del 1836 imbarcandosi a Gibilterra era tra le più lontane possibili: sbarcato infatti a New York il 7 ottobre, si stabilì a Boston ove si ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] si affermò il giurisdizionalismo, qui detto regalismo.
Le ferite provocate dalla guerra di successione non poterono essere tutte rimarginate: Gibilterra restò in mano inglese, né a farla riavere alla S. valse il patto di famiglia del 1761, che legò ...
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PANANTI, Filippo
Francesca Brancaleoni
PANANTI, Filippo. – Nacque nella villa avita di Poggio a Greppi, nel popolo di S. Maria a Pulicciano, presso Ronta nel Mugello, il 19 marzo 1766 da Giuseppe e [...] Berni.
Deciso a tornare in Italia, nel 1813 si imbarcò da Calais per la Sicilia e, poco dopo avere passato Gibilterra, cadde prigioniero di pirati algerini, fu condotto in Africa e ridotto in schiavitù. Per intercessione del consolato inglese, fu ...
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gibilterriano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo allo stretto di Gibilterra e alla omonima città, situata all’estremità meridionale della penisola iberica. Come sost., abitante o nativo della città di Gibilterra, che è attualmente una dipendenza...
macaco
(meno com. macacco) s. m. [dal port. macaco, adattam. di una voce indigena africana] (pl. -chi). – 1. a. In zoologia, genere di cercopitecidi (lat. scient. Macaca) che comprende diverse specie diffuse nelle foreste dell’Asia e un’unica...