Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] e nella Germania sud-occidentale; con la morte di Zwingli (1531) il centro del moto riformato passò a Ginevra dove Calvino attuò (1535) una rigida organizzazione teocratica e codificò le fondamentali tesi riformate nell’Institutio christianae ...
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GIOVANNI PAOLO II, papa
Giovanni Caprile
(App. IV, II, p. 82)
Superate le conseguenze dell'attentato del 13 maggio 1981, compiuto dal terrorista turco di estrema destra Mehemet Ali Agça, G. P. ii si [...] Patriarca di Costantinopoli e col Primate anglicano (Canterbury 1982; Roma 1989); visita al Consiglio ecumenico di Ginevra, alla comunità evangelica di Roma; incontri con le comunità luterane dei Paesi Baltici; partecipazione della Chiesa cattolica ...
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Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] di Pinerolo che deve confrontarsi con numerose comunità valdesi, radicate nel territorio da secoli, intorno a Torre Pellice, la Ginevra italiana61. Nel 1983, la Commissione per l’ecumenismo di Roma pubblica un testo, Verso l’unità dei Cristiani, che ...
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Pio V, santo
Simona Feci
Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), diocesi di Tortona, nel Ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeria. La famiglia, presente [...] tra l'autunno e il gennaio doveva cedere al papa, malgrado le minacciate ritorsioni commerciali dei Cantoni svizzeri di Ginevra e Berna, erano prove inequivocabili del corso dato all'attività inquisitoriale. Né si trattava di un momento particolare ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] della Santa Sede, diffidavano dalle iniziative delle organizzazioni laicali dei propri paesi. La rivista (e anche il comitato di Ginevra) chiuse le proprie attività nel 1873, su istanza della stessa Santa Sede, che attraverso il suo contributo non ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] di letterati e colti gentiluomini. Questo documento contiene certo alcuni elementi inaccettabili, come la fuga del marchese a Ginevra, dove in realtà egli non soggiornò mai; tuttavia è testimonianza della sua connessione con gli ambienti valdesiani ...
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BONAMICI, Stanislao Antonio Domenico
Piero Treves
Nato a Livorno nel 1815 da Carlo e da Carlotta Olivero, ruppe ben presto i rapporti con la famiglia, la quale alimentò, o permise che sorgesse, e variamente [...] , prima per farsi lettore italiano dell'imperatrice di Russia, quindi per farsi insegnante all'università di Ginevra, non senza esercitar nel frattempo, o successivamente, ministerio pastorale nella metropoli calvinista. Distrutto il "mito", resta ...
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CORSINI, Pietro
Jacques Chiffoleau
Nacque con tutta probabilità a Firenze nei primi decenni del XIV secolo, da Tommaso di Duccio. Dopo aver compiuto solidi studi giuridici, tradizionali nella sua famiglia [...] . Gli italiani raggiunsero allora a Fondi i francesi il 15 settembre e cinque giorni dopo fu eletto l'altro papa, Roberto di Ginevra, che prese il nome di Clemente VII. Il C. tuttavia esitava ancora e come i cardinali Orsini e Brossano si astenne dal ...
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GUSTÀ, Francesc (Francisco, Francesco)
Miquel Batllori
Nacque a Barcellona il 9 genn. 1744 da Benet e Maria Salvador, ambedue di famiglie cittadine appartenenti al ceto medio. Il 2 ott. 1759, quando [...] francese con note e aggiunte del traduttore, s.l. né d.(l'originale, di J.-H. Marchand, era apparso anonimo a Ginevra nel 1771), nel quale le note del G. riguardano soprattutto le idee politiche di Voltaire che più si andavano propagando in Italia ...
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INNOCENZO da Caltagirone
Dario Busolini
Nacque in Sicilia, a Caltagirone, il 24 ott. 1589, da Pietro Marcinò e Laura Barone, che lo battezzarono con il nome di Giuseppe.
Come tutti i nove figli di questa [...] e dopo in Spagna, dal 1° luglio 1648, in Francia meridionale, nei primi mesi del 1649, in Savoia, nella città protestante di Ginevra nell'agosto 1649, in Piemonte e in Liguria. Fece finalmente ritorno a Roma il 30 dic. 1649.
Questa visita, ampiamente ...
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ginevrino
agg. e s. m. – 1. agg. Della città o del cantone svizzero di Ginevra, appartenente o relativo a Ginevra (fr. Genève, ted. Genf); in partic., scuola g., la scuola linguistica che fa capo al glottologo Ferdinand de Saussure (1857-1913),...
ostàggio s. m. [dal fr. ant. hostage (mod. otage), che è prob. un lat. tardo *hospitatĭcum, der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. Cittadino di uno stato nemico che un belligerante tiene in proprio potere e contro il quale minaccia di prendere...