ISRAELE (App. III, 1, p. 907)
Gabriella Cundari
Daniela Primicerio
Paolo Minganti
Sergio Sierra
Sandro Filippo Bondi
Marco Miele
Popolazione. - Lo stato d'I. occupa oggi 20.255 km2, sui quali vivono [...] Nel gennaio Kissinger riprese le fila della trattativa e riuscì a portare Egitto e I. a un accordo (17 gennaio 1974, firmato a Ginevra il 24), per il quale entro 40 giorni le forze israeliane si sarebbero ritirate da una fascia di 20 miglia lungo il ...
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VITTORIO AMEDEO I duca di Savoia
Carlo Morandi
Nato a Torino l'8 maggio 1587 da Carlo Emanuele I e da Caterina di Spagna, morto il 7 ottobre 1637. Dopo la morte della duchessa, Carlo Emanuele I che [...] di "antemurale della Penisola". E l'amicizia francese non solo non consentì a V. A. I di realizzare l'acquisto di Ginevra, a titolo di compenso, ma ben presto si manifestò troppo pericolosa e invadente. Il dramma angoscioso di questa situazione è ben ...
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PANEUROPA (XXVI, p. 189)
Francesco CATALUCCIO
Con il "Manifesto europeo" redatto il 21 gennaio 1931 dalla Commissione della Società delle Nazioni si concluse in modo negativo l'unica iniziativa politica [...] trentina - si raggrupparono nell'Union Européenne des fédéralistes, presieduta dall'olandese H. Brugmans, con sede a Ginevra. Rimasero indipendenti da essa tre movimenti: l'United Europe Movement, promosso dal Premier britannico Churchill, la Ligue ...
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VITTORIO EMANUELE I re di Sardegna
Francesco Lemmi
Secondogenito di Vittorio Amedeo III e di Maria Antonia Ferdinanda dei Borboni di Spagna, nato a Torino il 24 luglio 1759, morto nel castello di Moncalieri [...] tolse, a profitto della Francia, una parte notevole della Savoia. Questa poté però riavere, tranne pochi comuni rimasti a Ginevra, l'anno seguente (20 novembre 1815), dopo l'avventura napoleonica dei Cento giorni. Durante la breve campagna le truppe ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] ancor prima di una precisa richiesta da Roma e la trasmissione quindi al S. Ufficio delle carte dell'esule trafugate a Ginevra, perché il pontefice s'inducesse con un breve del 4 maggio 1737 a notificare il suo desiderio di giungere senza altre ...
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Genocidio
RRudolph J. Rummel
di Rudolph J. Rummel
Genocidio
sommario: 1. Introduzione. 2. Cos'è il genocidio? 3. La giurisdizione sul crimine di genocidio. 4. Origine del termine. 5. Storia del crimine [...] minacciarono un'azione contro l'Impero ottomano per gli eccidi di cristiani.
Nei Trattati dell'Aia e nelle Convenzioni di Ginevra non si faceva menzione del genocidio, né venivano classificati come tali gli eccidi che le potenze europee cercavano di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] , la memoria, l’oblio (1991), premio Marc-Auguste Pictet della Société de physique et d’histoire naturelle di Ginevra (2003), laureato ad honorem delle Università di Pavia (2004) e Bologna (2006), premio Musatti della Società psicoanalitica italiana ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ernesto Buonaiuti
Giacomo Losito
Precoce cultore degli studi storico-filosofici sviluppati all’estero, partecipe indagatore della realtà socioreligiosa contemporanea e prete in conflitto con la sua [...] l’organo modernista più radicale, autosoppressosi l’anno seguente. Alla fine del 1908, infatti, era stata intercettata a Ginevra e denunziata al Sant’Uffizio una missiva di Buonaiuti all’amico modernista Antonino De Stefano, della quale fu chiamato ...
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GUASCONI, Biagio
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 7 giugno 1385 da Iacopo di Biagio e da Albiera di Filippo Baroncelli, appartenenti al "popolo" di S. Lorenzo nel quartiere S. Giovanni, "gonfalone" [...] Lena, Maria, Checca, Mea, Lorenzo (nato il 4 genn. 1428), Bartolomeo, Iacopo, Albiera, Antonia, Bonaccio, Gioacchino (nato il 30 apr. 1438) e Ginevra.
Il 1° apr. 1420 il G. fu dei Sei di Arezzo e l'anno seguente, dal 17 maggio, divenne podestà di San ...
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CAETANI, Onorato
Edmond René Labande
Figlio primogenito di Nicola, conte di Fondi, e di Giacoma Orsini, nacque verso il 1336. Morto Nicola intorno al 1348, il C. ereditò la contea di Fondi che gli fu [...] a Fondi, protetto dalle truppe del C. e dai Bretoni di Bernard de La Salle, per il conclave da cui fu eletto Roberto di Ginevra che prese il nome di Clemente VII.
E nel palazzo del C., a Fondi, Clemente pose la sua residenza. Il 31 ottobre fu il ...
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ginevrino
agg. e s. m. – 1. agg. Della città o del cantone svizzero di Ginevra, appartenente o relativo a Ginevra (fr. Genève, ted. Genf); in partic., scuola g., la scuola linguistica che fa capo al glottologo Ferdinand de Saussure (1857-1913),...
ostàggio s. m. [dal fr. ant. hostage (mod. otage), che è prob. un lat. tardo *hospitatĭcum, der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. Cittadino di uno stato nemico che un belligerante tiene in proprio potere e contro il quale minaccia di prendere...