INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] rissa. Nella terza sessione, il 30 novembre, venne approvato solennemente il Credo, fu condannata l'eresia, specialmente quella di GioacchinodaFiore e di Amalrico di Bena, e fu approvata la crociata con la bolla Ad liberandam. Con la crociata, che ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] francescano, in Letteratura e critica. Studi in onore di Natalino Sapegno, Roma 1975, II, pp. 163-192, poi in Id., DaGioacchinodaFiore, cit., pp. 317-344; Id., Dante e gli spirituali francescani, in Letture classensi, 11, Roma 1982, pp. 47-61, poi ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] tempo la sensibilità e l’aspettativa religiosa cristiana.
Su questo punto conviene forse indugiare ancora. Già in GioacchinodaFiore il Buonaiuti notava che tra le qualità eminenti della sua esperienza religiosa e della sua esegesi vi è anche «una ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] senza dubbio la stessa ragion d’essere di questa Chiesa che, in contesti e modi completamente diversi da quelli vaticinati nel secolo XII daGioacchinodaFiore, è una prima risposta, non l’ultima e neppure l’unica possibile, ma comunque una risposta ...
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CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] lo indusse ad aprirsi sempre più al pensiero escatologico, il quale - sotto l'immediata influenza di GioacchinodaFiore - aveva incontrato grande favore e fatto proseliti proprio in questi ambienti. L'influenza dello spiritualismo escatologico ...
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Florensi
VValeria De Fraja
Il monachesimo florense, appartenente alla grande famiglia benedettina, sorse in Calabria negli ultimi anni del XII sec., per iniziativa del monaco GioacchinodaFiore (1135 [...] a cura di H. Houben-B. Vetere, Galatina 1994, pp. 117-164.
V. De Fraja, Le prime fondazioni florensi, in GioacchinodaFiore tra Bernardo di Clairvaux e Innocenzo III. Atti del V congresso internazionale di studi gioachimiti, Roma 2001, pp. 105-128 ...
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RANIERI DI VITERBO
TTommaso di Carpegna Falconieri
Nacque verosimilmente nel penultimo decennio del sec. XII, da una famiglia dotata di estesi possedimenti a Viterbo e nel suo contado.
Il ruolo ricoperto [...] testi, incentrati sul profetismo escatologico, sfruttavano la diffusa paura dell'imminente fine del mondo (che alcuni interpreti di GioacchinodaFiore avevano collocato nel 1260), ed erano di una durezza inaudita: "Se il papa [Gregorio IX] era stato ...
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RAINALDO DI OSTIA (ALESSANDRO IV, PAPA)
GGiulia Barone
R. da Ienne apparteneva a una famiglia della piccola aristocrazia della provincia di Campagna, e più specificamente del territorio di Subiaco, nella [...] d'Assisi aveva scritto per la sua comunità, la prima scritta da una donna per delle donne. Papa Innocenzo IV confermò la decisione di nutrire idee non ortodosse e vicine al pensiero di GioacchinodaFiore.
Alessandro IV riuscì a riportare l'ordine e ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] riforma statutaria figurano Lelio della Valle, Gioacchinoda Narni, Battista Brendi, Pietro Mellini, Roma, in Storia dell'architettura italiana. Il Quattrocento, a cura di F.P. Fiore, Milano 1998, pp. 385-87.
A. Modigliani, Mercati, botteghe e spazi ...
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BENEDETTINI
Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' [...] per il monastero di S. Giovanni in Fiore, fondato dal celebre abate Gioacchino per fare rivivere gli ideali originari dei Cistercensi un periodo di floridezza, grazie anche alle concessioni fatte da Federico II all'abate Balsamo fin dal 1229 (ibid., ...
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gioachimita
agg. e s. m. (pl. m. -i). – Del monaco cistercense Gioacchino da Fiore (v. la voce prec.): le dottrine, le profezie g.; la visione g. della Chiesa futura; il movimento g.; come sost., seguace della concezione della storia e dell’esegesi...
gioachimismo
s. m. [der. di I0achim, forma lat. del nome Gioacchino]. – Orientamento della spiritualità tardo-medievale che trae origine dall’opera esegetica di Gioacchino da Fiore (c. 1135-1202), e particolarm. dalla concezione della storia...