BENEDETTINI
Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' [...] ., VI, 2, pp. 780-782), a pochi mesi dalla morte. Benevolenza dimostrò pure per il monastero di S. Giovanni in Fiore, fondato dal celebre abate Gioacchino per fare rivivere gli ideali originari dei Cistercensi: in un diploma del 1206 (ibid., I, 1, p ...
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Alberto Melloni
Giubileo della misericordia
L’Anno santo indetto da papa Francesco differisce dai precedenti non solo perché ‘straordinario’, ma per la tematica scelta, che pone al centro riforma della [...] per riformare il papato spogliandolo di un eccesso di poteri e di un pleonasmo di competenze esclusive è stata imboccata e Genga Sermattei)
- 1875 Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti)
- 1900 Leone XIII (Vincenzo Gioacchino Pecci)
- 1925 Pio XI ( ...
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CALABRIA
PPietro De Leo
Tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII la Calabria, suddivisa lungo la linea Squillace-Tiriolo-Nicastro nei giustizierati di Val di Crati e Terra Giordana a nord e di [...] di bosco alle abbazie di Corazzo, di S. Giovanni in Fiore, di S. Stefano del Bosco, di S. Angelo del Frigilo, di S. Maria di verso Palermo. Enrico VI e Costanza d'Altavilla conobbero Gioacchino da Fiore, e questi vide certamente anche il piccolo ...
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GUIDOTTI, Alessandro
Emanuele Pigni
Nacque a Bologna il 1° sett. 1790 da Annibale, patrizio e senatore di Bologna, e da Costanza dei marchesi Sampieri.
All'età di quindici anni entrò nel corpo dei paggi [...] napoletano con il prestigioso incarico di capo squadrone aiutante di campo del re Gioacchino Murat, al seguito del due divisioni e da corpi franchi degli Stati romani sotto la condotta del generale Giovanni Durando, Roma 1883, pp. 2, 25, 27, 30 s., 38 ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] diGiovanni Senzaterra sulla terraferma, che si concluse con la sconfitta di Bouvines (27 luglio 1214), ma il cardinal legato Roberto di condannata l'eresia, specialmente quella diGioacchino da Fiore e di Amalrico di Bena, e fu approvata la crociata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] , ma non soltanto, medievale (con una particolare attenzione alla storia di Pisa), e divenne anche perciò la palestra di una nuova generazione di storici (Giovanni Gentile, Gioacchino Volpe, Gaetano Salvemini, fra gli altri), nonché uno dei luoghi ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] Il primo consiglio di amministrazione è formato da: Nicola Bevilacqua, Giuseppe Casoli, Gioacchino Gioia, Mario Pettoello, Giovanni Rosmini. Sindaci effettivi: Secondo Piovesan, Luigi Ponzoni, Giovanni Carrara. Gioacchino Gioia verrà sostituito il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] trovava posto, come avrebbe scritto Gioacchino Volpe nel suo stile inimitabile, diGiovanni Amendola, dopo il 1922 ricorrono le firme di Giorgio Levi Della Vida e di Ernesto Buonaiuti, ma forse la figura più compiuta di storico-giornalista è quella di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] rigorosa, e che si può esprimere ormai in forme varie. Superate quelle tragiche diGiovanni Gentile e Gioacchino Volpe, o dall’altra parte di Gramsci prigioniero della dittatura, costretto a pensare il rapporto tra intellettuali e politica al ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] di Magdeburgo, carica in quel momento abusivamente occupata dal luterano e coniugato margravio Gioacchino Federico di Brandeburgo. Si trattò di la speranza di un ritorno della Svezia al cattolicesimo e, per favorirlo, inviò alla corte diGiovanni III ...
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