Mose Nachmanide
Mosè Nachmanide
Dottore ebreo (Gerona 1194-Palestina 1270 ca.). Sostenne la verità assoluta dei libri tradizionali, Bibbia e Talmud, contro le contemporanee tendenze della speculazione [...] filosofica ebraica. Tra le sue opere esegetiche emerge il commento al Pentateuco e al libro di Giobbe, nel quale sono presenti elementi cabalistici; scrisse inoltre commenti talmudici, opere giuridiche, filosofiche e devozionali. Rappresentò la parte ...
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Pittore (Firenze 1482 circa - ivi 1525). Allievo di M. Albertinelli, poi di Piero di Cosimo, ebbe bottega con Andrea del Sarto. Subì l'influsso dei massimi contemporanei: del Dürer (Tempio di Ercole, Uffizi); [...] di Piero di Cosimo (Annunciazione, Torino); di Leonardo (tavola della Madonna di s. Giobbe, Uffizi); di Raffaello (Madonne, ritratti, ecc.). Tuttavia le sue opere, non numerose, lo dichiarano artista di sicura e forte personalità, con precedenti ...
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Scrittore ebreo, nato nel 1451 ad Avignone, trasferitosi poi in Italia, ove visse a Mantova e poi a Ferrara. Fu breve tempo a Firenze. Morì, a quanto pare, a Ferrara, dopo il 1525. Sue opere edite: 1. [...] Commento a Giobbe, nelle Bibbie rabbiniche, Venezia 1516-17 e Amsterdam 1724-27; 2. Iggeret Orḥōt ‛Ōlām (Trattato delle vie del mondo), opera geografica (1ª ed., Venezia 1586; con traduzione latina e note di Th. Hyde, sotto il titolo di Tractatus ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Javier Teixidor
Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Cosmologia
Per i dotti di lingua siriaca il commentario teologico ai [...] su alcuni casi specifici: lo struzzo indiano che, a suo avviso, depone le uova sul suolo per poi abbandonarle (riferimento letterale a Giobbe, 39, 13-18, dove si parla della sua mancanza di intelligenza) e a causa del suo grande corpo non può volare ...
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RICCIOTTI, Giuseppe
Semitista e storico del cristianesimo, nato a Roma il 27 febbraio 1890, abate dei Canonici regolari lateranensi del SS. Salvatore. Ha collaborato all'Enciclopedia Italiana, della [...] è stato anche redattore dal 1929 al 1936.
Si devono a lui le versioni critiche di varî libri biblici: Geremia, 1923; Giobbe, 1924; Cantico dei Cantici, 1928, e di testi siriaci: Efreem Siro, 1927; Apocalisse Siriaca di Paolo, 1932. Più larga fama gli ...
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Pittore (Siviglia 1590 circa - Madrid 1656). Fu allievo a Siviglia di F. Pacheco ma, per la franca immediatezza con la quale si distaccò dalle vecchie tradizioni e per il vigoroso colorito, fu tra i primi [...] del realismo spagnolo del sec. 17º. Tra le opere: Storie di s. Bonaventura (1627-29, Parigi, Louvre; Madrid, Prado); Giobbe (1636, Rouen, Museo); Miracolo dei pani e dei pesci (1647, Madrid, Palazzo Arcivescovile); S. Giuseppe (1648, Madrid, museo ...
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Esegeta biblico tedesco protestante, nato a Bensberg presso Colonia il 13 aprile 1850, professore nelle università di Bonn, Strasburgo, Marburgo. Seguace delle teorie del Wellhausen, le applicò e sviluppò [...] in numerosi scritti, che abbracciano l'intero dominio degli studî anticotestamentarí, sia in forma di commenti (a Giobbe nel Handkommentar nel Nowack; a Giudici e Samuele, dei quali diede anche l'edizione critica del testo, nei Sacred Books of the ...
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KNABENBAUER, Joseph
Giuseppe Castellani
Scrittore ed esegeta biblico, nato a Deggendorf il 19 marzo 1839, morto a Maastricht il 12 novembre 1911. Entrato fra i gesuiti nel 1857, insegnò S. Scrittura [...] anni. Fu uno dei principali collaboratori del Cursus Scripturae Sacrae del Cornely. Vi pubblicò varî commentarî (17 in tutto) su Giobbe, i Profeti maggiori e minori, i quattro Vangeli, gli Atti degli Apostoli, i Proverbî, l'Ecclesiastico e i Maccabei ...
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Prelato scozzese (n. Perth 1537 - m. 1592); arcivescovo di St. Andrews (1576), ambasciatore di Giacomo VI di Scozia presso Elisabetta d'Inghilterra (1583); combatté i cattolici in scritti latini ed ebbe [...] parte nell'organizzazione della chiesa scozzese; ma per la sua avversione al sistema presbiteriano fu, dopo una prima sentenza (1585) cassata, nuovamente scomunicato (1588); tradusse in latino Giobbe, le Lamentazioni e l'Apocalisse. ...
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Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] mal’āk, che vale «messaggero, ministro». Gli a., esseri superiori all’uomo (detti anche «figli» di Dio, Genesi 6, 2; Giobbe 1, 6), formano gli eserciti di Yahweh, fanno conoscere e osservare i suoi voleri: varcano le distanze in un attimo, appaiono ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
leggendario1
leggendàrio1 agg. [der. di leggenda]. – Di leggenda: tradizione l., tempi l.; che appartiene alla leggenda, a una leggenda, o che ha caratteri di leggenda: racconto l.; un eroe l.; un’impresa l.; la l. ricchezza del re Mida. Per...