GIULIANI, Giambattista
Domenico Proietti
Nacque a Canelli, nell'Astigiano, il 4 giugno 1818 da Paolo e Maddalena Ghione, in una famiglia di modeste condizioni; il suo nome di battesimo era Jacopo, mutato [...] all'Università di Genova, dove all'insegnamento unì un sempre più aperto impegno patriottico, stabilendo rapporti, tra gli altri, con V. Gioberti e A.-F. Ozanam, e partecipando alle manifestazioni per l'elezione di Pio IX e a quelle per le successive ...
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FULIN (Folin), Rinaldo
Luca Pes
(Folin), Nato a Venezia il 30 apr. 1824 da Andrea, merciaio e lavoratore di frange, e da Osvalda Carlon, studiò nel ginnasio di S. Provolo e in quello di S. Caterina. [...] dalla polizia imperiale di frequentare la casa di M. Lucchesi Indri, "sospetta in linea politica", e di possedere opere di Gioberti, G. Leopardi e G.B. Niccolini. In seguito a queste accuse il patriarca lo trasferì dalla parrocchia di S. Cassiano ...
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CERISE, Lorenzo Alessandro Filiberto
Franco Della Peruta
Nato ad Aosta il 2 febbr. 1807 dal barone Antonio, studiò a Torino, dove nel 1828 si laureò in medicina. Poco tempo dopo, nel 1831, si recava [...] Bibl. Civica di Torino, Torino 1928, ad nomen) e nella Bibl. de la Ville di Parigi, Papiers Buchez. Si v. inoltre: V. Gioberti, Epistolario, a cura di G. Gentile-G. Balsamo Crivelli, II-III, Firenze 1927-1928, ad nomen, ed Ediz. nazion. degli scritti ...
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GORIA GATTI, Cesare
Daniela Brignone
Nacque a Cuneo, il 17 giugno 1860, da Giuseppe Goria ed Emilia Gatti.
Il padre - prefetto di Cuneo al momento della nascita del G. - proveniva da una famiglia di [...] nel 1876, con la morte di Alessandro Gatti.
Il G. compì tutto il corso di studi a Torino: presso il ginnasio Gioberti conseguì nel 1873 la licenza ginnasiale e, nel 1876, quella liceale; nel 1880 si laureò in giurisprudenza, avendo svolto, negli anni ...
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MONZANI, Cirillo
Mario Menghini
Uomo politico e storico, nato a Reggio nell'Emilia nel 1820, morto a Roma il 2 aprile 1889. Andato in esilio verso il 1840, visse alcun tempo in Sicilia, dove pure soffrì [...] di Camillo Porzio e collaborò all'Archivio storico italiano e alla Rivista di Firenze di A. Vannucci. Stretta relazione col Gioberti, intraprese la stampa delle opere di lui per i tipi del Le Monnier, ma dovette interromperla per ordine del governo ...
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Greppi, Giuseppe
Diplomatico (Milano 1819 - ivi 1921). Di famiglia nobile, laureato in giurisprudenza all’università di Pavia, venne chiamato nel 1842 a prestare servizio presso la cancelleria di Stato [...] , tra i quali il fratello Marco, si dimise e andò in esilio a Torino. Qui entrò in contatto con Gioberti e Cavour e successivamente acquisì la cittadinanza piemontese. Nell’ottobre 1859 riprese il servizio attivo nella diplomazia, in rappresentanza ...
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Zani de' Ferranti, Marco Aurelio
Andrea Ciotti
Letterato e musicista (Bologna 1800 - Pisa 1878), di famiglia veneziana, si trasferì a Lucca, quindi di nuovo a Bologna; ebbe fama notevole anche come [...] al conservatorio reale di musica di Bruxelles; ritornò infine in Italia, soggiornando a lungo a Pisa. Fu in relazione con il Gioberti, al quale dedicò l'illustrazione ai canti I, II e III dell'Inferno (La Commedia di D.A. con illustrazioni antiche ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] nazionale unificato. Sul terreno politico, l’opinione pubblica moderata trova la prima ed efficace sintesi nelle opere di V. Gioberti e di C. Balbo, che individuano rispettivamente nel papato e nell’iniziativa piemontese le due leve con cui mettere ...
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Generale e uomo di stato (Torino 1804 - Firenze 1878). Combatté la prima guerra d'indipendenza (1848). Nominato ministro della Guerra (1849-59), riorganizzò l'esercito piemontese. Nel 1855-56 guidò la [...] d'indipendenza del 1848 distinguendosi nell'assedio di Peschiera. Fu ministro della Guerra nei due brevissimi ministeri Pinelli e Gioberti, fino al febbraio 1849, allorché fu inviato con una divisione al confine della Toscana. Dopo Novara, La M. fu ...
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Termine filosofico usato per la prima volta al principio del 17° sec. da J. Lorhard (1606) e R. Goclenio (1613) e divulgato soprattutto da C. Wolff (1730) per designare la scienza dei caratteri universali [...] dottrina oggettivistica del reale, ed ebbe grande importanza nei sistemi (come quelli, per es., di A. Rosmini e di V. Gioberti) che consideravano la conoscenza del puro ‘essere’ o ‘ente’ come primo e necessario fondamento di ogni altro sapere. Fu ...
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scolpitamente
scolpitaménte avv. [der. di scolpito, part. pass. di scolpire], letter. – In modo chiaro e ben distinto: si sentiva erompere dall’anima un flutto di parole, che avrebbe voluto pronunziare in ginocchio, dolcemente, scolpitamente,...
nudita
nudità s. f. [dal lat. tardo nudĭtas -atis, der. di nudus «nudo»]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere nudo o parzialmente nudo, con riferimento al corpo umano, o alla sua raffigurazione nell’arte: la n. del corpo, delle braccia,...