GIULIANO, Balbino
Nato a Fossano in Piemonte il 4 gennaio 1849, laureatosi in lettere e in filosofia nell'università di Torino, insegnò nei licei, nell'istituto superiore di magistero di Firenze, nell'università [...] (Palermo 1909); Il torto di Hegel (Roma 1910); Il valore degli ideali (Torino 1914); Il primato di un popolo (Gioberti, Fichte) (Catania 1915); L'esperienza politica dell'Italia (Firenze 1921); La formazione storica del fascismo (in Mussolini e ...
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NEGRI, Cristoforo
Attilio Mori
Storico, geografo, economista, diplomatico, nato a Milano il 13 giugno 1809 da famiglia brianzola, morto a Firenze il 18 febbraio 1896. Seguì a Pavia e nelle università [...] 'università di Padova. Gli avvenimenti del 1848 l'obbligarono a lasciare il Veneto e a riparare in Piemonte, dove il Gioberti lo chiamò, dopo altri uffici, a reggere la divisione consolare al Ministero degli esteri: carica che gli fu confermata dal ...
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CROVERI, Paolo Antonio Teresio
Giuseppe Armocida
Nacque in Gassino, provincia di Torino, il 18 ag. 1887, da Giuseppe, veterinario nel suo paese, e da Maria Chiesa. Compiuti gli studi medi presso il [...] liceo "Gioberti" di Torino, si iscrisse alla facoltà di medicina veterinaria di quella città. Fino dal 1905 frequentò l'istituto diretto da E. Perroncito, che fu il suo primo maestro nella ricerca batteriologica e parassitologica. Nel 1909 conseguì ...
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TAPARELLI d<apost>AZEGLIO, Prospero (Luigi).
Cinzia Sulas
Nacque a Torino il 24 novembre 1793 da Cesare e da Cristina Morozzo di Bianzè, settimo di otto fratelli.
L’educazione familiare ricevuta [...] toccava il suo culmine con la pubblicazione nel 1847 del quinto tomo dell’opera Il Gesuita moderno, dove in una nota Gioberti confutava punto per punto gli argomenti del saggio di Taparelli. Lo scontro fra l’abate e il gesuita manifestava in maniera ...
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Pubblicista (Nizza 1822 - Torino 1897). Fondatore dell'Opinione nel 1848, passò subito dopo alla Gazzetta del Popolo, nella quale acquistò larga fama di vigoroso polemista con la rubrica anticlericale [...] del "Sacco nero". Sostenne prima la politica di Gioberti, poi quella di Cavour. Deputato nel 1855 e nel 1857 per il collegio di Nizza, ne difese con passione in parlamento l'italianità; di nuovo deputato nel 1863 per il collegio di Torino che era ...
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Ufficiale del genio italiano (Savona 1791 - Torino 1861); comandante del genio nella campagna del 1848, si distinse all'assedio di Peschiera e meritò la nomina a capo di S. M. Ministro della Guerra e della [...] Marina nel ministero Gioberti (febbraio 1849), fu per brevissimo tempo anche presidente del Consiglio. Dopo Novara riprese il comando del genio. ...
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Militare (Duingt, Savoia, 1786 - Torino 1850). Generale, fu energico viceré di Sardegna dal 1843 al maggio 1848; nell'ott. 1848 il ministro Pinelli gli affidò il difficile comando di Genova e lo creò senatore. [...] Accusato di reazionarismo dal Gioberti, andò a Torino per scolparsi, e, dopo la disfatta di Novara, divenne presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, ma il 7 maggio 1849 lasciò il posto a Massimo d'Azeglio. ...
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FERRARIS, Carlo Francesco
Pasquale Beneduce
Nacque a Moncalvo (prov. di Alessandria, oggi di Asti), il 15 ag. 1850 da Bartolomeo, di "professione proprietario", e da Maddalena Bottacco, benestante. [...] e dell'insegnamento. Fra gli undici e i sedici anni influenzarono la sua formazione i libri di C. Cantù e di V. Gioberti: di quest'ultimo soprattutto il Rinnovamento civile d'Italia, che "non poco contribuì" a chiarire nel F. la vocazione per gli ...
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Nato a Verrua (Torino) il 21 novembre 1799, morto a Buriasco di Pinerolo il 10 agosto 1869. Cadetto d'artiglieria nel 1815, capitano nel 1824, insegnante nell'Accademia militare nel 1828, maggiore nel [...] nel momento stesso in cui assumeva il portafoglio degli Esteri nel ministero d'Azeglio. In quel medesimo anno polemizzò col Gioberti che, a proposito dei fatti del 1848-1849, gli aveva mosso, nel Rinnovamemo, accuse non lievi. Rimase al governo anche ...
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CAROLI, Gian Francesco Nazareno
Mario Themelly
Nato a Modena il 23 ott. 1821 da Giuseppe e da Maria Rabitti, appena compiuti i primi studi entrò nell'Ordine dei minori conventuali assumendo il nome [...] contro di lui e la sua scuola… e volle che riprendessi con l'anonimo la polemica, onde non dare nell'occhio di Gioberti e dei giobertiani ch'io fossi un rosminiano. Mi promise aiuti, mezzi, consigli, libri per guida, pubblicità per le opere che io ...
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scolpitamente
scolpitaménte avv. [der. di scolpito, part. pass. di scolpire], letter. – In modo chiaro e ben distinto: si sentiva erompere dall’anima un flutto di parole, che avrebbe voluto pronunziare in ginocchio, dolcemente, scolpitamente,...
nudita
nudità s. f. [dal lat. tardo nudĭtas -atis, der. di nudus «nudo»]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere nudo o parzialmente nudo, con riferimento al corpo umano, o alla sua raffigurazione nell’arte: la n. del corpo, delle braccia,...