Nacque a Palermo, il 7 luglio 1806, da Ferdinando, "libriere della Tavola", ossia contabile al Banco, e da Giulia Venturelli. Trascorse i primi anni in casa dell'avo paterno, avvocato e cancelliere del [...] di isolano lo conducesse a preferire il metodo mazziniano della insurrezione violenta a quello delle conquiste graduali caldeggiato dal Gioberti. Dell'atteggiamento del suo pensiero in tale epoca fa fede la Introduzione premessa dall'A. al Saggio ...
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ROSSI, Pellegrino
Carlo Alberto Biggini
Nato in Carrara il 3 luglio 1787, assassinato a Roma il 25 novembre 1848. Compì i suoi primi studî a Correggio, iniziò i suoi studî universitarî in diritto a [...] profonda preparazione: ciò hanno sempre riconosciuto uomini come il Sismondi, F.-P. Guizot, A. T. de Broglie e A. Thiers. Il Gioberti vedeva nel Rossi il genio politico di Machiavelli: il Cavour in una lettera a Mélanie Waldor lo chiamava "l'uomo di ...
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INTUIZIONE (lat. intuitio; ted. Anschauung)
Ferdinando D'Amato
È un atto conoscitivo semplice, istantaneo, sinottico; designa perciò una forma di conoscenza immediata, in contrapposto a ogni conoscenza [...] ci appare scissa, meglio si definisce come intuizione estetica, organo della filosofia trascendentale. Nel Rosmini e nel Gioberti l'intuizione o intùito è la visione immanente della mente, che, affisando con atto originario, semplice, immediato ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] stabilirsi, nel 1920, proprio a Torino. Qui venne raggiunta dal G., che si iscrisse alla seconda classe del ginnasio Gioberti. Il 1921 vide un nuovo trasferimento del nucleo familiare, questa volta a Berlino, dove il padre aveva ripreso l'attività ...
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Gentile e la ‘filosofia della libertà’
Renzo Ragghianti
Nel dicembre del 1943 l’editore Vallecchi di Firenze commissionava al giovane Eugenio Garin una Storia della filosofia che potesse «giovare per [...] accade di tutti i filosofi facili, tra i nostri scrittori» –, di ignorare fra l’altro il suo «Rosmini e Gioberti (1898), dove pure si discorre con frequenti citazioni del condillachismo italiano».
E vale la pena soffermarsi su una recensione («La ...
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GIOVANNI Bosco, santo
Pietro Stella
Stando ai propri ricordi personali G. nacque il 15 ag. 1815, festa religiosa dell'Assunta e perciò beneaugurante secondo la mentalità ecclesiastica; stando ai registri [...] , dei gesuiti e di C. Solaro della Margarita che non su quello dei seguaci di A. Rosmini Serbati e di V. Gioberti. Questo complesso di fattori si rifletté su G., che tra le famiglie amiche ebbe stabilmente anche quella dei Maistre.
Nell'ottobre 1844 ...
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DEL ZIO, Floriano
Maria Rascaglia
Nacque a Melfi (Potenza) il 2 apr. 1831 da Tolomeo, che aveva uno studio notarile in città, e da Anna Maria Mandile di antica e facoltosa famiglia.
Un fratello del [...] accordano nel dispregiare l'idealismo assoluto e la scoperta del vero metodo" (ibid.). Chiunque si permetteva di criticare Gioberti, di difendere Bruno, Fichte o Hegel, di leggere Strauss, Feuerbach o Mazzini era esposto a continue persecuzioni, ed ...
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La storiografia tra passato e futuro
Pietro Rossi
Per tutto l’Ottocento, e ancora nella prima metà del Novecento, la storiografia è stata in prevalenza storiografia nazionale, nel senso che gli storici [...] di una singola nazione rispetto alle altre, in uno sforzo condiviso anche da filosofi come Johann Gottlieb Fichte o Vincenzo Gioberti, o da letterati come Novalis e Friedrich Hölderlin. Ci fu invero anche chi, come François Guizot nell’Histoire de la ...
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TORELLI, Luigi
Giuseppe Ferraro
TORELLI, Luigi. – Nacque a Villa di Tirano (Sondrio), nell’alta Valtellina, il 3 febbraio 1810, secondogenito di Bernardo e di Luigina Guicciardi.
Con il fratello Francesco [...] temporale dei papi. Le sue posizioni furono anticipatrici dei tempi e si scostarono da quelle di Cesare Balbo e Vincenzo Gioberti, coraggiosamente sostenute tra l’altro in un momento storico-politico dove forte era l’ammirazione verso la figura di ...
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NATALI, Giulio
Valerio Camarotto
– Nacque a Pausula (oggi Corridonia, prov. di Macerata) il 15 agosto 1875, da Pio, titolare di una farmacia (Fermani, 2001, p. 401), e da Antonietta Lanzi, discendente [...] cosa è l’arte?, in Bollettino dell’Università popolare di Roma, 1910; L’idea del primato italiano di V. Gioberti, stampato nella Nuova Antologia del 16 luglio 1917).
Ottenuta nel frattempo la libera docenza e allargato il fronte delle collaborazioni ...
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scolpitamente
scolpitaménte avv. [der. di scolpito, part. pass. di scolpire], letter. – In modo chiaro e ben distinto: si sentiva erompere dall’anima un flutto di parole, che avrebbe voluto pronunziare in ginocchio, dolcemente, scolpitamente,...
nudita
nudità s. f. [dal lat. tardo nudĭtas -atis, der. di nudus «nudo»]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere nudo o parzialmente nudo, con riferimento al corpo umano, o alla sua raffigurazione nell’arte: la n. del corpo, delle braccia,...