Negri, Cristoforo
Geografo, economista e diplomatico (Milano 1809 - Firenze 1896). Professore di Scienze e leggi politiche nell’università di Padova, dopo gli avvenimenti del 1848 lasciò il Veneto e [...] riparò in Piemonte, dove Gioberti lo chiamò a reggere la divisione consolare al ministero degli Esteri, carica che gli fu confermata anche da d’Azeglio. Dopo il 1859 ebbe vari incarichi di ordine politico-economico, che lo condussero a visitare molti ...
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CROVERI, Paolo Antonio Teresio
Giuseppe Armocida
Nacque in Gassino, provincia di Torino, il 18 ag. 1887, da Giuseppe, veterinario nel suo paese, e da Maria Chiesa. Compiuti gli studi medi presso il [...] liceo "Gioberti" di Torino, si iscrisse alla facoltà di medicina veterinaria di quella città. Fino dal 1905 frequentò l'istituto diretto da E. Perroncito, che fu il suo primo maestro nella ricerca batteriologica e parassitologica. Nel 1909 conseguì ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Taparelli d’Azeglio
Giovanni Vian
Il gesuita Taparelli fu un protagonista di parte cattolica del periodo del Risorgimento. Egli ha svolto un ruolo decisivo sul piano della riflessione filosofico-giuridica [...] e definitiva in due volumi, 1855).
Si avvicinò alle posizioni neoguelfe, sviluppate dal cugino Cesare Balbo e da Vincenzo Gioberti, per tentare un accordo tra cattolici e liberali moderati, e sollecitò la Compagnia di Gesù a non rinchiudersi nell ...
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Pubblicista (Nizza 1822 - Torino 1897). Fondatore dell'Opinione nel 1848, passò subito dopo alla Gazzetta del Popolo, nella quale acquistò larga fama di vigoroso polemista con la rubrica anticlericale [...] del "Sacco nero". Sostenne prima la politica di Gioberti, poi quella di Cavour. Deputato nel 1855 e nel 1857 per il collegio di Nizza, ne difese con passione in parlamento l'italianità; di nuovo deputato nel 1863 per il collegio di Torino che era ...
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Ufficiale del genio italiano (Savona 1791 - Torino 1861); comandante del genio nella campagna del 1848, si distinse all'assedio di Peschiera e meritò la nomina a capo di S. M. Ministro della Guerra e della [...] Marina nel ministero Gioberti (febbraio 1849), fu per brevissimo tempo anche presidente del Consiglio. Dopo Novara riprese il comando del genio. ...
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Militare (Duingt, Savoia, 1786 - Torino 1850). Generale, fu energico viceré di Sardegna dal 1843 al maggio 1848; nell'ott. 1848 il ministro Pinelli gli affidò il difficile comando di Genova e lo creò senatore. [...] Accusato di reazionarismo dal Gioberti, andò a Torino per scolparsi, e, dopo la disfatta di Novara, divenne presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, ma il 7 maggio 1849 lasciò il posto a Massimo d'Azeglio. ...
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FERRARIS, Carlo Francesco
Pasquale Beneduce
Nacque a Moncalvo (prov. di Alessandria, oggi di Asti), il 15 ag. 1850 da Bartolomeo, di "professione proprietario", e da Maddalena Bottacco, benestante. [...] e dell'insegnamento. Fra gli undici e i sedici anni influenzarono la sua formazione i libri di C. Cantù e di V. Gioberti: di quest'ultimo soprattutto il Rinnovamento civile d'Italia, che "non poco contribuì" a chiarire nel F. la vocazione per gli ...
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CAROLI, Gian Francesco Nazareno
Mario Themelly
Nato a Modena il 23 ott. 1821 da Giuseppe e da Maria Rabitti, appena compiuti i primi studi entrò nell'Ordine dei minori conventuali assumendo il nome [...] contro di lui e la sua scuola… e volle che riprendessi con l'anonimo la polemica, onde non dare nell'occhio di Gioberti e dei giobertiani ch'io fossi un rosminiano. Mi promise aiuti, mezzi, consigli, libri per guida, pubblicità per le opere che io ...
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DABORMIDA, Giuseppe
Paola Casana Testore
Nacque a Verrua Savoia (prov. di Torino) il 21 novembre del 1799, da Giovanni Battista e da Vittoria Seghini. Il padre, magistrato sotto l'antico regime, pare [...] contro il ministero del 18 ag. 1848, e contro il D. in particolare. Questi, in un primo momento, avrebbe voluto querelare il Gioberti per diffamazione, ma ne fu distolto da alcuni amici, tra cui A. La Marmora, C. Bon Compagni, L. Farini e G. Massari ...
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Editore italiano (Livorno 1815 - Trevi 1880), indirizzato agli studî da F. D. Guerrazzi, si trasferì in Svizzera. Stabilitosi nel 1842 a Losanna, divenne l'editore dei liberali e dei neoguelfi italiani. [...] , che si diffondevano clandestinamente in Italia. L'impedimento posta dai governi alla diffusione del Gesuita moderno del Gioberti, contribuì a portare al fallimento la casa nel dicembre 1848; da allora B. andò esule in Inghilterra e in Australia ...
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scolpitamente
scolpitaménte avv. [der. di scolpito, part. pass. di scolpire], letter. – In modo chiaro e ben distinto: si sentiva erompere dall’anima un flutto di parole, che avrebbe voluto pronunziare in ginocchio, dolcemente, scolpitamente,...
nudita
nudità s. f. [dal lat. tardo nudĭtas -atis, der. di nudus «nudo»]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere nudo o parzialmente nudo, con riferimento al corpo umano, o alla sua raffigurazione nell’arte: la n. del corpo, delle braccia,...