Uomo politico (Pescia 1814 - Marsiglia 1849). Emigrato volontario in Francia, nel 1845 collaborò a Parigi alla Gazzetta Italiana della Belgioioso. Venne a contatto, attraverso Daniel Stern, con M. Hess [...] ses rapports avec la liberté et la civilisation moderne, 1847). Rientrato in Italia nel 1848, propugnò contro V. Gioberti la Costituente montanelliana e, inviato del governo provvisorio toscano in Sicilia, tentò di suscitarvi tendenze repubblicane. ...
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FEA, Pietro
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 26 nov. 1849, unico figlio maschio di Leonardo, bibliotecario della Camera, e di Angiola Ponzio. Visse un'infanzia felice, insieme con uno stuolo [...] allo stesso piano di uno stabile di via Bogino. Ricevuta la prima istruzione dalla madre, proseguì studi regolari presso il liceo "Gioberti" di Torino e, per l'ultima classe, presso il liceo "Dante" di Firenze (dove la famiglia si era trasferita ...
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FERRARIS, Luigi
Sandra Pileri
Nacque a Sostegno (Vercelli) il 6 marzo 1813 da Nicolò e Laura Bozzi. Laureatosi in giurisprudenza, divenne uno stimato avvocato, e ben presto si inserì in quel gruppo [...] dal 1838) e nel caffè Barone di via Dora Grossa discuteva di politica, diritto e delle ultime lettere inviate da V. Gioberti. Nel 1842 era diventato esponente di spicco di questo gruppo con l'avv. G. Paroletti, direttore di quel periodico che si ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] due anni dopo quando gli attacchi di lui ai gesuiti lo portarono sulle posizioni del fratello Francesco, esposte allo stesso Gioberti: «Or vengo a te per soggiungerti con tutto il dolore dell’amicizia, che tu hai molto scandalezzato, non il volgo ...
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cattolicesimo liberale
Movimento politico della prima metà del sec. 19°, diffuso in Belgio, Francia e soprattutto Italia. Teorizzò la conciliabilità della dottrina cattolica con i principi liberali della [...] di uno stretto vincolo tra Stato e Chiesa e di un regime politico assolutista, ma anche, con V. Gioberti, al cattolicesimo sociale favorevole a regimi democratici basati sul suffragio universale. Il c.l. italiano sostenne inoltre la conciliabilità ...
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Giurista e uomo politico (Tricase, Lecce, 1812 - Napoli 1879). Studiò giurisprudenza a Napoli e vi esercitò poi l'avvocatura, acquistando notevole fama. Deputato (1848) al parlamento napoletano, perseguitato [...] in contumacia alla pena di morte e alla confisca dei beni. A Londra e a Parigi conobbe G. Pepe e V. Gioberti. Stabilitosi (1852) a Torino, in collaborazione con Mancini e con A. Scialoja attese alla pubblicazione di un Commentario del codice di ...
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Carutti di Cantogno, Domenico
Storico e uomo politico (Cumiana, Torino, 1821 - ivi 1909). Iniziò lo studio del diritto all’università di Torino, che però abbandonò per assecondare l’interesse per la [...] (1847). Tornò a Torino nel 1847, dove collaborò alla «Concordia» di Lorenzo Valerio e, vicino alle idee di Gioberti, partecipò alle iniziative dei gruppi liberali. Dopo Novara si spostò su posizioni filogovernative e fu, con Domenico Berti, direttore ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] liberale: sin dal febbraio del 1848 – dalle colonne del «Risorgimento» – il conte di Cavour, pur tra lodi di maniera verso Gioberti e Pio IX, non aveva mancato di ricordare come «i principii d’eguaglianza civile, base degli ordini nuovi, sono stati ...
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Tecchio, Sebastiano
Uomo politico (Vicenza 1807 - Venezia 1886). Laureatosi in giurisprudenza a Padova, iniziò a esercitare l’avvocatura a Vicenza. Quando quest’ultima insorse, nel marzo 1848, fu membro [...] in Piemonte, fu eletto deputato al Parlamento subalpino e fu, dal 1848 al 1849, ministro dei Lavori pubblici nel gabinetto Gioberti e, dal 1862 al 1863, presidente della Camera. Commissario regio per Novara, Vercelli, Ivrea durante la guerra del 1859 ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] , l'esser vissuto fin dai primi anni fuori del Piemonte, perché ciò l'avviò ad essere il più profondamente italiano, dopo il Gioberti, dei Piemontesi del Risorgimento. Dopo un lungo soggiorno a Firenze, nel 1807 l'A. ritornò a Torino, e le sue prime ...
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scolpitamente
scolpitaménte avv. [der. di scolpito, part. pass. di scolpire], letter. – In modo chiaro e ben distinto: si sentiva erompere dall’anima un flutto di parole, che avrebbe voluto pronunziare in ginocchio, dolcemente, scolpitamente,...
nudita
nudità s. f. [dal lat. tardo nudĭtas -atis, der. di nudus «nudo»]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere nudo o parzialmente nudo, con riferimento al corpo umano, o alla sua raffigurazione nell’arte: la n. del corpo, delle braccia,...