POMPONAZZI, Pietro (latinizz. in Petrus Pomponatius)
Guido Calogero
Pensatore italiano del Rinascimento, nato a Mantova il 16 settembre 1462, morto a Bologna il 18 maggio 1525. Dopo avere studiato all'università [...] (v. F. Fiorentino, Il risorgimento filosofico nel Quattrocento, Napoli 1885, p. 218); ma giustamente è stato osservato (G. Gentile, GiordanoBruno e il pensiero del Rinascimento, 2ª ed., Firenze 1925, p. 45 n.) che la virtù è concepita dal Pontano ...
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PATER, Walter Horatio
Mario Praz
Letterato, nato a Shadwell (Londra) il 4 agosto 1839, morto a Oxford il 30 luglio 1894. La famiglia paterna, d'origine olandese (a un suo ramo apparterrebbe il pittore [...] finito, ha per sfondo la Francia di Carlo IX, contiene un ritratto di Montaigne, e introduce come personaggi Ronsard e GiordanoBruno.
Il P. ha rispecchiato la sua vita d'intellettuale contemplativo, spesa tra le cose belle e le delicate emozioni, e ...
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Questa espressione, introdotta nella seconda metà del '700 nel linguaggio filosofico, può ricevere significati di estensione assai diversa. Presa nel senso più ristretto, designa le teorie che affermano [...] l'azione divina per dirigere tutte le cose. Le correnti della filosofla della natura che maggiormente dipendono dal neo-platonismo (GiordanoBruno, p. es.) ammettono con questo che tutte le cose sottostanno a una necessità che è insieme una legge ...
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Teoria che nega la continuità e l'infinita divisibilità della materia e vede nei corpi raggruppamenti di atomi, cioè di elementi (fisicamente) indivisibili, immutabili, separati dal vuoto. Generalmente [...] in Girolamo Fracastoro e di cui si sa che nel sec. XVI era diffusa in una scuola di medici) fu sostenuta da GiordanoBruno, che nella sua teoria dei minimi concepì i corpi solidi come raggruppamenti di atomi, divisi però non dal vuoto, ma dall'aria ...
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Il titolo doctor fu adoperato originariamente nel Medioevo, alla pari con quelli di scholasticus e di magister, per designare i maestri più celebrati, a ciò contribuendo la designazione di doctores ecclesiae [...] eommedia greco-latina e con i "pedanti" della commedia umanistica del Cinquecento, culminanti nel Manfurio del Candelaio di GiordanoBruno.
Nella commedia dell'arte, il Dottor Graziano ha per cognome Baloardo o, più spesso, Balanzon; talvolta medico ...
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RONCONI, Luca
Rodolfo Sacchettini
Regista teatrale e d’opera, nato a Susa (Tunisia) l’8 marzo 1933 e morto a Milano il 21 febbraio 2015. In sessant’anni di attività, con più di duecento regie, ha reinventato [...] successivi: Lolita (sceneggiatura di Vladimir V. Nabokov, 2001), con un allestimento ironico da set cinematografico; Candelaio di GiordanoBruno (2001); Quel che sapeva Maisie di Henry James (2002), con la grande prova d’attrice di Mariangela Melato ...
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MERSENNE, Marin
Ettore BORTOLOTTI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Teologo e scienziato francese, nato a Oizé (Sarthe) l'8 settembre 1588, morto a Parigi il 10 settembre 1648. Al collegio di La Flèche [...] subtils libertins découverte et réjutée par raison de philosophie et de théologie (voll. 2, Parigi 1624) combatte specialmente GiordanoBruno e P. Charron, mentre La vérité des sciences contre les sceptiques ou Pyrroniens si oppone allo scetticismo ...
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GREVILLE, Sir Fulke, primo barone Brooke
Piero Rebora
Poeta e uomo di stato inglese, nato nel 1554 a Beauchamp Court (Warwickshire), morto nel 1628 ucciso da un servo durante un litigio. Venne educato [...] tutte pubblicate postume. Col Sidney e il Florio appartenne al gruppo d'intellettuali che si strinsero attorno a GiordanoBruno durante la sua permanenza londinese (1583-1585). Le discussioni cosmologiche contenute nella Cena delle Ceneri ebbero per ...
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MOCENIGO
Giuseppe Pavanello
I Mocenigo, detti anche Moysolini, sarebbero stati secondo alcuni dei tribuni antiqui di Aquileia, secondo altri degli agricoltori o commercianti di Lombardia; nell'uno e [...] grande valore, Leonardo allievo del Sarpi e Giovanni, che oscurò la sua buona fama, consegnando nelle mani del Santo Uffizio GiordanoBruno (1592). Da Giovanni e Niccolò, fratelli del doge Alvise I, derivano i due rami dei Mocenigo di San Samuele e ...
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STAFFELDT, Adam Wilhelm von Schack
Giuseppe Gabetti
Poeta romantico danese, nato a Gartz nell'isola di Rügen il 28 marzo 1769, da famiglia nobile d'origine tedesca, morto a Schleswig il 26 dicembre [...] nel 1798, a Venezia. Natura malinconica e meditativa, subì l'influenza - oltreché di Oehlenschläger - di Steffens e di Schelling, di GiordanoBruno, e coi suoi due volumi di liriche (Digte, 1804; e Nye Digte, 1808) fu in Danimarca l'interprete di un ...
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dïàlogo s. m. [dal lat. dialŏgus, gr. διάλογος, der. di διαλέγομαι «conversare, discorrere»] (pl. -ghi). – 1. a. Discorso, colloquio fra due o più persone: prendere parte al d.; ebbero un d. animato; ho udito alcune battute del d. fra i due;...
vannacciano agg. Del militare e politico italiano Roberto Vannacci; relativo alla sua ideologia e alle sue prese di posizione. ◆ E invece qui non c’è bisogno di entrare nel merito del pensiero vannacciano, perché ciò che importa non è tanto...