Storico italiano (Bologna 1909 - Roma 1988), è stato prof. di storia del Risorgimento nell'univ. di Pisa. Dopo alcuni studî di storia del pensiero politico su Paruta (1936) e Tocqueville (1942), si è dedicato a ricerche sul movimento cattolico (Il movimento cattolico in Italia, 1953) e a una vasta e impegnativa ricostruzione della storia d'Italia dalle origini del Risorgimento alla fondazione della ...
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Italia. - Con la caduta del fascismo si aprirono contemporaneamente in Italia il problema costituzionale e quello istituzionale. L'idea di una Costituente destinata, sia a decidere se l'Italia dovesse essere una monarchia o una repubblica, sia a elaborare la nuova costituzione - idea già propugnata nel Risorgimento da Mazzini, ma poi soverchiata nel 1860 dal principio plebiscitario annessionistico, ...
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VALLADOLID (A. T., 39-40)
Giuseppe CARACI
GiorgioCANDELORO
I.F.R. *
Capoluogo dell'omonima provincia nella Vecchia Castiglia e una delle città storiche più importanti e famose della Spagna. È posta [...] (41° 39′ 8″ N.; 4° 43′ 25″ O.) a 694 m. d'altezza, sulla destra del Pisuerga (affluente del Duero), dove a questo confluiscono le acque dell'Esgueva e presso il Canale di Castiglia. Residenza del governatore ...
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VERSAILLES (A. T., 32-33-34)
Valeria BLAIS
Pierre LAVEDAN
Georges BOURGIN
GiorgioCANDELORO
Augusto TORRE
Carlo MORANDI
Città della Francia settentrionale, capoluogo del dipartimento di Seine-et-Oise [...] con 66.859 abitanti (1931). Sorse in posizione bella e pittoresca a 130-140 m. s. m., circondata da alture coperte di boschi che permettono numerose ed incantevoli passeggiate. È sede di prefettura, di ...
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VITERBO (A. T., 24-25-26 bis)
Maria MODIGLIANI
Giuseppe RUA
Guido RUATA
Pietro TOESCA
GiorgioCANDELORO
Tammaro DE MARINIS
Città del Lazio settentrionale, capoluogo della provincia omonima. È situata [...] a 42° lat. N. e 29° long. E., fra 293 e 354 m. s. m., su un piano ondulato, alle estreme falde nord-occidentali dei Monti Cimini e al limite di un altro vasto piano che lo separa dai Vulsini. Come quasi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gioacchino Volpe
Eugenio Di Rienzo
Con una formula sintetica si può attribuire a Gioacchino Volpe il titolo di ‘storico della nazione’. Occorre però aggiungere che per Volpe la nazione non si risolse [...] un’irresistibile affinità culturale e travalicava ampiamente le barriere degli schieramenti ideologici. Pensiamo al caso di GiorgioCandeloro, autore di una Storia dell’Italia moderna d’impianto dichiaratamente gramsciano, nel quale tuttavia l’autore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] Chabod, Walter Maturi, Carlo Morandi (1930-1933), Franco Borlandi, Aldo Romano e Ruggero Moscati (1934-1937), GiorgioCandeloro (1935-1937), Francesco Cataluccio, Federico Curato, Carlo Zaghi (1937-1940), Ettore Passerin d’Entrèves, Tullio Vecchietti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] subito in una storia generale d’Italia (al periodo dal Settecento in poi sarà dedicata la Storia dell’Italia moderna di GiorgioCandeloro, 1956-1986). La prima storia di questa natura proviene invece dall’area laica, da un ‘gruppo di amici’ – tra i ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] ancora possibile a pochi cattolici di candidarsi o essere riconfermati alle elezioni politiche del 1865 e, come ha indicato GiorgioCandeloro, «si disse da alcuni, ma si negò da altri, che alcune candidature cattoliche, come quella del d’Ondes Reggio ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] di un effettivo avvicinamento, quasi un accordo, tra Vaticano e Quirinale in quell’anno di speranza 1887. Per GiorgioCandeloro il tentativo di conciliazione si ridusse in realtà a una semplice presa di contatto, voluta contemporaneamente dalle due ...
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