BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] rapporti con l'eretico saluzzese Giorgio Biandrata e con Jan Boner, membro influente del patriziato calvinista, e avvia possesso della raccolta, ricca di oltre mille volumi, delvecchio convento francescano; ma il suo carattere strettamente medievale ...
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PORTA, Giuseppe
Mattia Biffis
PORTA (Salviati), Giuseppe. – Figlio di Ludovico e di una certa Maria de Rocca, nacque il 20 maggio 1520 (come riportato da Migliorini, 1899, p. 6, sulla scorta di documenti [...] cena per il refettorio e i tre tondi con scene delVecchio Testamento (Elia nutrito dall’Angelo; La raccolta della manna; va annoverata anche la Presentazione al Tempio per S. Giorgio Maggiore, lasciata incompiuta al momento della morte e portata ...
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CLOVIO, Giorgio Giulio
Kruno Prijatelj
Nacque nel 1498 nel villaggio di Grižane (vicino Crikvenica, litorale croato a sud est di Fiume); non è sicura la forma originale del suo nome, del quale è peraltro [...] del Messale del preposito di Čazma Giorgio de Topusko e del vescovo di Zagabria Simone Erdödy (Zagabria, Tesoro del Sindone della Galleria Sabauda di Torino, che segnano il ritorno delvecchio artista a una visione più classica e più calma (N. ...
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BOCCANEGRA, Guglielmo
Robert Sabatino Lopez
Proceduta forse da un "Buccanigra", che appare come teste in un contratto genovese del 1201, la famiglia del B. si proclamò sempre "popolare", cioè borghese [...] per molti anni, a prezzi di favore, da uomini delvecchio governo e sottogoverno, che ne incassavano tutti i proventi; ; nel 1260 si inizia la costruzione del nuovo palazzo comunale, l'odierno palazzo S. Giorgio; e si lavora all'ampliamento delle ...
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TOMMASEO, Niccolò
Gabriele Scalessa
– Nacque a Sebenico, in Dalmazia, il 9 ottobre 1802 da Girolamo, commerciante, e da Caterina Chevessich, massaia illetterata e dall’animo pio.
Compì i primi studi [...] anni Quaranta si svolse anche la collaborazione con l’editore Giorgio A. Andruzzi, che accolse l’adattamento in versi italiani al popolo italiano nel 1846-47, riscrittura di episodi delVecchio Testamento, aventi quali destinatari il popolo e i ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XVI secolo, il giardino diventa il medium tra l’"artificiosa natura" [...] Alla prematura morte del Tribolo (nel settembre del 1550), i lavori vengono proseguiti da vari artisti, tra cui Giorgio Vasari e Baccio una metamorfosi naturalistica: i capelli e la barba delvecchio diventano stalattiti, il corpo si fa montagna e ...
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BO, Giorgio
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Sestri Levante (Genova) il 4 febbr. 1905 da Silvio, banchiere, e da Maria Rosa Bo. Compiuti gli studi secondari presso un collegio di Chiavari, retto dai padri [...] 1943, aderì al movimento cristiano sociale e, il 27 luglio, insieme con P. E. Taviani e altri esponenti del movimento e delvecchio Partito popolare (tra cui A. Pellizzari), costituì il Partito democratico sociale cristiano della Liguria, che a fine ...
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FIDENZA
F. Gandolfo
(lat. Fidentia, Fidentiola vicus; fino al 1927 Borgo San Donnino)
Città dell'Emilia-Romagna (prov. di Parma) nata, per la posizione lievemente sopraelevata, come posto di controllo [...] e il 1366, furono portati a compimento sotto la guida di Giorgio da Como. La cinta presentava due porte: la sola superstite è delle ripetute distruzioni del sec. 12° si ebbe la fondazione del Burgus novus, con la riattivazione delvecchio asse viario, ...
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BORGHINI, Raffaello
Remo Ceserani
Nacque forse nel 1537 a Firenze, probabilmente da Francesco e da Alessandra Buontempi.
Sul B. si hanno scarse notizie biografiche. La data di nascita del 1541, spesso [...] non breve, in Provenza. Egli stesso dichiara (in una canzone al cardinale Giorgio d'Armagnac, che si legge in Rime, pp. 40-42), di aver Filarete. Dopo varie complicazioni (fra cui l'impazzimento delvecchio Nastagio) si arriva al lieto fine, con ...
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Brucioli, Antonio
Robert N. Lear
Carlo Varotti
Nacque a Firenze nel 1487, e non negli ultimi anni del 15° sec., come a lungo si è creduto (Landi 1982), presso una famiglia di modesta, ma non infima [...] svolta maturò assai prima del 1549 (così riteneva Giorgio Spini), se già in una lettera del luglio 1537 Filippo Strozzi ’ santi padri, profeti et apostoli, raccolte da sacri libri delVecchio e Nuovo Testamento (Venezia 1534; Brescia 1538, col titolo ...
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Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...
vannacciano agg. Del militare e politico italiano Roberto Vannacci; relativo alla sua ideologia e alle sue prese di posizione. ◆ E invece qui non c’è bisogno di entrare nel merito del pensiero vannacciano, perché ciò che importa non è tanto...