La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] le nazioni". Così, il 31 marzo 1797, il patrizio Giorgio Morosini (11), quando il territorio veneto è invaso dai mondo, che non c'è più la dolcezza del conversare. Tutto ciò fa parte delvecchio regime o comunque c'è stato prima della rivoluzione ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] a quella friulano-istriano-dalmata un rapido Überblick delvecchio Gioacchino Volpe (14): che è portato , "Ateneo Veneto", n. ser., 19, 1981, pp. 27-41.
19. Giorgio Cracco, Società e stato nel medioevo veneziano (secoli XII-XIV), Venezia 1967, e ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] il ruolo di grande mediatore e tessitore tra gli ambienti delvecchio liberalismo e quelli della nuova destra, ma anche per il italiano, a cura di Silvio Tramontin-Antonio Lazzarini-Antonio Niero-Giorgio Fedalto, Venezia 1974, pp. 25-50.
206. ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] delvecchio sistema è la giustizia; qui davvero le riforme sono rivoluzione: il 16 maggio è decretata la "chiusura del p. 370.
177. G. Cozzi, Repubblica di Venezia, p. 371; Giorgio Zordan, Il codice per la veneta mercantile marina, I-II, Padova 1981- ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] procedette infatti a una vera e propria epurazione delvecchio personale e a una riorganizzazione dell’amministrazione, la ), Ferdinando Fassati di Balzola nella carriera interna (1873), Giorgio Calvi di Bergolo (1876), Edmondo Mayor des Planches ( ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Costituzione e giustizia costituzionale
Paolo Caretti
Le origini della giustizia costituzionale: l’esperienza nord-americana
L’introduzione nei moderni ordinamenti giuridici di un sistema di giustizia [...] Con la fine del secondo conflitto mondiale tutto il panorama cambia. Proprio l’esperienza delvecchio Stato liberale ottocentesco istituti e alle categorie del passato. Sono così i ripetuti interventi di Mortati, Egidio Tosato, Giorgio La Pira, Piero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] al problema delle fonti del diritto e della pluralità di esse di fronte all’unicità delvecchio potere legislativo. È qui 2009.
P. Cappellini, Napoleone a Ferrara. Tempo del Codice e utopia, in Studi in onore di Giorgio Cian, 1° vol., Padova 2010, pp. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La pena
Francesco Palazzo
Scienza penale ed esperienza giuridica
Due premesse sono utili a dichiarare in limine la coordinate di fondo, entro le quali si svolgerà la seguente rassegna della cultura [...] attualizzare la base di legittimazione delvecchio codice penale del fascismo nonostante l’avvento della a due costituenti che penalisti non erano: Lelio Basso (1903-1978) e Giorgio La Pira.
In secondo luogo, occorre dare atto che nel clima tutto ...
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La nuova disciplina del contratto a termine
Giorgio Fontana
Il presente contributo analizza le novità introdotte dal “decreto dignità” del Governo Conte (d.l. 12.7.2018, n. 87, conv. con mod. dalla [...] settori produttivi. Ciò appare non pienamente comprensibile considerando che in passato la contrattazione collettiva, nel contesto delvecchio regime di tipizzazione legale, aveva svolto una funzione di articolazione “periferica” dei meccanismi di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia
Ciro Lo Muzio
La russia
Nel vasto areale comprendente sia le regioni della più antica etnogenesi slava [...] fedele da altre chiese dell’XI secolo (chiese dei monasteri di S. Giorgio e di S. Irene a Kiev, chiese di S. Sofia a Polock all’austero Pantokrator di tradizione bizantina. La Trinità delVecchio Testamento (1410-1420 ca.), considerata il capolavoro ...
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Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...
vannacciano agg. Del militare e politico italiano Roberto Vannacci; relativo alla sua ideologia e alle sue prese di posizione. ◆ E invece qui non c’è bisogno di entrare nel merito del pensiero vannacciano, perché ciò che importa non è tanto...