L’immagine di Costantino nelle fonti arabe
Il primo imperatore cristiano nello specchio dell’islam
Marco Di Branco
Gli storici arabi medievali condividono con i loro colleghi bizantini il punto di vista [...] patriarchi: il patriarca di Alessandria, il patriarca di Roma, il patriarca diAntiochia e il patriarca di Costantinopoli; e il A far conoscere il Kitāb Hurūšiyūš agli studiosi di tutto il mondo fu Giorgio Levi Della Vida, che pubblicò un lungo saggio ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] suscitato un «terzo avversario più pericoloso ancora: il vescovo di Costantinopoli». Questi avrebbe presto offuscato il prestigio dei patriarchi di Alessandria e diAntiochia e avrebbe poi preteso di trattare con il papa romano «da potenza a potenza ...
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Mercatura e moneta
Gerhard Rösch
Sfruttamento delle saline, pesca e forse in misura minore navigazione tra l'Istria e la capitale Ravenna: queste le attività di base che reggono l'economia della [...] maggiori monasteri veneziani, primo fra tutti quello di San Giorgio Maggiore, possedevano terreni agricoli in quei luoghi. i Veneziani ottennero infine dal Principato diAntiochia il riconoscimento scritto delle proprie prerogative commerciali ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] il dux Aegypti Artemio, su sollecitazione diGiorgio, vescovo di Alessandria, fece entrare i suoi soldati nel chiese e martyria. Da Malala, profondo conoscitore della storia diAntiochia, dei suoi monumenti e della sua ornamentazione, si apprende ...
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Marco Bussagli
Futurismo
«È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro
manifesto di violenza travolgente
e incendiaria col quale fondiamo
oggi il futurismo»
(Filippo Tommaso Marinetti)
Il [...] Carrà, dopo aver incontrato Giorgio De Chirico, si rivolse alla pittura metafisica, come anche Mario Sironi e Giorgio Morandi, i cui esordi di Soffici (Sintesi di paesaggio autunnale, 1913) per realizzare il suo Dal Pacifico alle porte diAntiochia ...
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FALSIFICAZIONE
D. Mustilli
La f. degli oggetti d'arte anche se, come nella nostra trattazione, limitata solamente a quelli dell'arte antica, non si sottrae agli elementi che caratterizzano ogni falsificazione: [...] pensarlo il prezzo di duecento ducati, per il quale l'opera fu acquistata dal cardinale Riario di S. Giorgio. Analogamente, i Stroganoff e quindi al Metropolitan Museum di New York. Di tutti, soltanto il calice diAntiochia è ancora discusso e la sua ...
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PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] III, 20), vide l'icona miracolosa di S. Giorgio.Le sinagoghe di questo periodo, riccamente decorate a mosaico di Gerusalemme - uno dei quattro stati crociati nel Levante, con la contea di Tripoli del Libano, il principato diAntiochia e la contea di ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] dei turchi selgiuchidi nella decisiva battaglia diAntiochia sul Menandro (1211): scontro decisivo, si veda W.E. Kaegi, Heraclius: Emperor of Byzantium, Cambridge 2003.
4 Giorgiodi Pisidia, Il ritorno della Santa Croce, poema 6, 47-62, ed. e ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] Verso la metà del VII sec., Atanasio di Balad, patriarca monofisita diAntiochia, vuole spiegare la logica in maniera Giorgio, Pitagora, Bardesane e altri studi siriaci, a cura di Riccardo Contini, Roma, Bardi Editore, 1989, pp. 399-430.
Maruta di ...
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URBANO VI
Ivana Ait
Bartolomeo Prignano nacque a Napoli nel 1318. Scarse sono le notizie sulle origini della famiglia. Si ritiene che il padre Nicolò, probabilmente proveniente da Pisa, emigrato a Napoli [...] 1379 dalla Compagnia di S. Giorgio, composta di italiani al servizio di U. e al comando di Alberico da Barbiano, degli ufficiali di Curia nominati da U.); V. Pacifici, Tivoli e Corrado diAntiochia, "Archivio della Società Romana di Storia Patria", ...
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