DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] tra gli Opuscula). Come generale dell'Ordine e portavoce di principi stranieri (una delegazione del duca GiorgiodiSassonia gli aveva affidato, il 19 febbr. 1513, il compito di rappresentarlo al concilio) e soprattutto come esperto nei lavori ...
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Teologo e polemista cattolico, di cognome Dobneck, detto C. dal nome del villaggio natio (n. Wendelstein "macina rotante", presso Schwabach, 1479 - m. Breslavia 1552). Studiò a Norimberga e Colonia, fu [...] Spira (1526). Morto l'amico H. Emser, gli succedette (1528) come cappellano e consigliere del duca GiorgiodiSassonia, partecipando alla dieta di Augusta (1530) e alla confutazione della Confessio augustana; morto il duca, andò canonico a Breslavia ...
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Controversista cattolico (n. Leisnig, Sassonia, - m. dopo il 1535), parroco a Cöln sull'Elba; pubblicò due violenti opuscoli contro Lutero (1531, 1535), lasciandone un terzo inedito; prestò inoltre il [...] suo nome per la pubblicazione dello scritto polemico Widder des Lutters Warnung an die Tewtschen (1531) del duca GiorgiodiSassonia. ...
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Teologo luterano (Lichtenfels sul Meno 1490 - Gotha 1546). Lottò in favore della Riforma, i cui principî divulgò con successo a Gotha (1524) e poi ad Annaberg e a Lipsia, dopo la morte del duca Giorgio [...] diSassonia. Autore d'una Historia reformationis (1540). ...
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Comunità religiosa sorta in Boemia nel 1462 con derivazione dalla Chiesa hussita, quando Pio II annullò i compactata con cui la Chiesa cattolica aveva riconosciuto la comunione sotto le due specie e la [...] Giorgiodi Podĕbrady, essi ebbero ampio respiro e possibilità di proselitismo sotto il regno dei Jagelloni, e con Luca di Praga e Lorenzo di confondendosi poi di fatto con il calvinismo polacco. Si diffusero dapprima in Sassonia ma di lì molti ...
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Nome assegnato al partito luterano dei principi tedeschi firmatari della solenne protestatio, la rivendicazione di diritti presentata nel 1529 alla dieta di Spira che aveva confermato la condanna di M. [...] : la ‘protesta’ era firmata dai principi Giovanni diSassonia, Filippo d’Assia, Giorgiodi Brandeburgo-Ansbach, Ernesto e Francesco di Luneburgo, Volfango di Anhalt, e da 14 città (Costanza, Heilbronn, Isny, Kempten, Lindau, Memmingen, Nördlingen ...
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PIO III, papa
Matteo Sanfilippo
PIO III, papa. – Secondo la tradizione, Francesco Tedeschini (Todeschini)-Piccolomini nacque a Siena il 9 maggio 1439, figlio quartogenito del giurista Nanni di Piero [...] al cardinale Jacopo Ammannati-Piccolomini per scomunicare Giorgiodi Podiebrad, re di Boemia, già indicato da Pio II come con Massimiliano I, re d’Ungheria. Ospitò anche Ernesto, duca diSassonia, nel 1482.
Nella primavera del 1484 la tensione fra il ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] più rigida le congregazioni, come quella lombarda e diSassonia, che aspiravano ad emanciparsi dall'autorità centrale.
Nonostante cardinale di S. Giorgio al Velabro, protettore dell'Ordine agostiniano e legato ad E. da vincoli di stima e di amicizia. ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] di Enrico II, Maurizio diSassonia e altri principi tedeschi contro Carlo V.
G. aveva quindi decretato, nella seconda metà di nel 1519). Secondo quanto riporta Giorgio Vasari - che intorno al 1548 si era occupato di palazzo Del Monte a Monte San ...
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CLES, Bernardo
Gerhard Rill
Nato l'11 marzo 1485 a Cles (Trento) da Ildebrando, maresciallo di corte di Sigismondo del Tirolo e consigliere di corte presso il "gubernium" austriaco, e da Dorothea Fuchs [...] principe elettore diSassonia. Nonostante il fallimento della Dieta, Adriano VI, al quale lo legava una comunità di interessi, che durante il vescovato del predecessore, Giorgio d'Austria (un figlio illegittimo di Massimiliano I), vi si era ...
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