De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] che lo stesso Volpi suggerì alla Federazione bancaria italiana.
I cattolici si resero perfettamente conto di non Tesoro Marcello Soleri a sostituire i due vice commissari con Alberto Theodoli e Giorgio Bruno Zambruno.
Il regime commissariale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] dalle ragioni seconde alle prime e dai contingenti penetra nell’assoluto» (I metodi e i fini…, cit., poi in Per la storia d’Italia e Ruggero Moscati (1934-1937), Giorgio Candeloro (1935-1937), Francesco Cataluccio, Federico Curato, Carlo Zaghi (1937- ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] presidente del Consiglio regionale (cfr. S. Soave, Federico Chabod politico, 1989). Il senso del suo impegno i problemi importati dalla Germania insieme con i sani metodi di ricerca (un’alternativa a Croce è qui già intravista nell’opera di Giorgio ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] 1865 e, come ha indicato Giorgio Candeloro, «si disse da sull’argomento in modo diretto. Federico Chabod ne ha dedotto che di F. Mellano, Cattolici e voto politico, cit., p.158-175.
41 ASV, AES I periodo, Italia, P.O. 227, fasc. 48, ff. 22-23.
42 M ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] modernità, a partire dalla morte di Federico II e alla progressiva acquisizione di alcuni dei casi più indicativi. Giorgio Merula (Merlani, 1430/1431-1494 con lo Sforza e poi con Venezia, per prestare i suoi servizi di storico.
Il caso più singolare ...
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L'Eta dei Lumi. Introduzione. L'Eta dei Lumi: tempi, luoghi e modi
John L. Heilbron
Introduzione. L'Età dei Lumi: tempi, luoghi e modi
La divisione del tempo in secoli e della conoscenza naturale in [...] di quanto tutti i re Giorgio abbiano fatto con l'Osservatorio di Gottinga. Trovando i lunghi telescopi rifrattori Jean-Baptiste Vaquette de Gribeauval riuscì a controllare i nemici fino a quando Federico II in persona arrivò a condurre l'assalto ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] fu il cardinale Biandrate di San Giorgio il quale, avendo condannato a morte iconografico, opera di Federico Ranaldi, custode della 375-413; T. Magnuson, Rome in the Age of Bernini, I, From the Election of Sixtus V to the Death of Urban VIII, ...
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Costantino e Costantinopoli sotto Mehmed II
L’eredità costantiniana dopo la conquista ottomana di Costantinopoli
Anna Calia
Il 29 maggio 1453 segna la caduta di un impero e l’atto di fondazione di un [...] lancia un appello contro il Turco in un’epistola a Federico III16. In queste testimonianze la figura di Costantino Magno Enea Silvio Piccolomini. Giorgio di Trebisonda, cretese di origine ma vissuto per lo più in Italia, è tra i primi a interessarsi ...
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Costantino nella storiografia italiana su Roma
Federico Santangelo
Costantino e il suo tempo rappresentano banchi di prova fondamentali per il farsi della disciplina storica in Italia. Bastino due esempi, [...] sia in Oriente92.
In un’utile messa a punto, Giorgio Bonamente (1947) intende non parlare di Costantino né in A. Giardina, Le due Italie nella forma tarda dell’impero, in Società romana, cit., I, pp. 1-36, 619-634, in partic. 5 ( = Id., L’ Italia ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] di spezzare l'accordo tra Luigi XI e il re di Boemia Giorgio Podiebrad, sospettato di favorire l'eresia hussita, e anche per assicurare alla sperati per la crociata contro i Turchi. Federico III, nonostante i tentativi di persuasione del cardinale ...
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diniano
s. m. e agg. Sostenitore di Lamberto Dini; che si richiama alla sua linea politica. ◆ Anche Letizia Moratti si è lasciata lusingare dal «workshop» diniano. (Foglio, 28 ottobre 1999, p. 1, Prima pagina) • Il ricordo di questo «giallo»...
gattomane
agg. (scherz. iron.) Che è fissato per i gatti, che ama smodatamente i gatti. ◆ Per i gatti ricchi e per i loro padroni prospera a Roma, in via Federico Cesi, un negozio unico nel suo genere in Italia: […] Amore per i gatti o consumismo...