Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] e gli intrighi delle grandi potenze, finché Ottone fu deposto e una costituente diede un nuovo re al paese, GiorgioI (1863). La nuova Costituzione (1864) stabilì un regime di democrazia liberale.
Il primo impulso allo sviluppo economico e civile ...
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Trento Comune del Trentino-Alto Adige (157,9 km2 con 120.641 ab. nel 2020), capoluogo di provincia e di regione, posto a 194 m s.l.m., nel fondovalle dell’Adige. Il sito urbano, pur dominato da alti monti, [...] durante la lotta delle investiture e passato nel 1363 sotto il dominio degli Asburgo. Nel 1407 il principe-vescovo GiorgioI di Liechtenstein fu costretto a riconoscere la libertà comunale; il vescovo umanista Giovanni Hinderbach (1465-86) favorì poi ...
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Nobile trentino (m. 1409), partecipò alla rivolta contro il principe vescovo GiorgioI di Liechtenstein, contribuendo alla libertà del comune, espressa in una magistratura di 16 cittadini (1407). Si ribellò [...] poi al dominio che Federico conte del Tirolo intendeva esercitare e offrì la città a Venezia. Cadde in battaglia, combattendo contro le truppe tirolesi ...
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(ted. Sachsen) Regione storica della Germania, la cui estensione e i cui limiti sono sensibilmente variati nel tempo. Nei primi secoli dell’era cristiana il nome designava il territorio abitato dai Sassoni; [...] . fu la roccaforte del luteranesimo; durante la guerra dei Trent’anni l’elettore Giovanni GiorgioI (1611-56), alleandosi ora con gli Svedesi, ora con gli Asburgo, ampliò i suoi possedimenti in Lusazia, ma indebolì la sua posizione politica a diretto ...
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(ted. Hessen) Stato federato della Germania (21.115 km2 con 6.075.359 ab. nel 2006). Comprende parte del bassopiano del Reno superiore, dell’altopiano dell’Odenwald, dei ripiani del Taunus e del Westerwald, [...] il langraviato di A.-Kassel passò quindi al primogenito Guglielmo IV il Saggio (1567-1592), il langraviato di A.-Darmstadt a GiorgioI il Pio, il langraviato di A.-Marburgo a Ludovico e il langraviato di A.-Rheinfels a Filippo (gli ultimi due ...
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Figlio (Gottorp 1818 - Copenaghen 1906) del duca Guglielmo della linea Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg. Fu riconosciuto dalle potenze europee come erede presuntivo di Federico VII (nei due protocolli [...] 'Europa", per gli stretti legami di parentela con le più insigni case regnanti d'Europa: suo figlio Guglielmo divenne GiorgioI di Grecia (1863), il nipote Carlo, re Haakon VII di Norvegia (1905). Delle figlie, Alessandra divenne regina d'Inghilterra ...
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Nobile inglese (n. 1660 - m. Isleworth, Middlesex, 1718). Di educazione cattolica, si convertì nel 1679 all'anglicanesimo e si unì ai whigs; nel giugno 1688 fu tra i sette firmatarî del documento che chiedeva [...] Utrecht; fu poi luogotenente generale in Irlanda (1713-14). Nominato lord tesoriere (1714) negli ultimi giorni di regno di Anna, agevolò una pacifica successione al trono della dinastia Hannover. Salito al trono GiorgioI, si ritirò a vita privata. ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] Lord.
Alla morte di Anna (1714), succeduta nel 1702 a Guglielmo III, l’ascesa al trono degli Hannover con GiorgioI (1714-27) segnò il prevalere del partito whig, più risolutamente antistuardista. Questo periodo è caratterizzato dal dominio del primo ...
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Uomo politico inglese (n. 1674 - m. Raynham, Worfolk, 1738). Membro del partito whig, negoziò e concluse con gli Olandesi il trattato della Barriera (ott. 1709). All'avvento di GiorgioI, formò il governo [...] con R. Walpole, e fu segretario di stato per il dipartimento settentrionale, finché (1717) non fu esonerato, soprattutto per opera di J. Stanhope, contrario alla sua politica tendente a subordinare gli ...
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Metropolita di Moldavia (n. 1595 - m. 1657); rimase sul trono arcivescovile di Iaşi dal 1632 al 1652 o 1654. A lui si deve l'introduzione della lingua romena nella liturgia, al posto dell'antico slavo, [...] soprattutto come mezzo per opporsi alla propaganda calvinista, svolta da GiorgioI Rákóczy. È autore altresì di opere letterarie che contribuirono al risveglio di una coscienza nazionale romena in Moldavia. ...
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sincronetta s. f. (m. -o, anche se percepito perlopiù come scherz.; al f. anche nella forma fr. non adattata synchronette o semi-adattata sincronette) Nel linguaggio giornalistico, atleta che pratica il nuoto sincronizzato. ◆ Da domani a Roma...
translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...