GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] Romanino, presente a Verona nel 1540 per eseguire le ante d'organo di S. Giorgio in Braida, e soprattutto dalla vitalità esuberante e grottesca di Giulio Romano, i cui disegni, con Storie della Vergine, furono dipinti a fresco nel coro del duomo ...
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BUONACCORSI (Bonaccorsi), Pietro, detto Perin (o Pierin) del Vaga
Maria Vittoria Brugnoli
Figlio di Giovanni, nacque a Firenze nel 1501. La fonte più attendibile, per la sua biografia, è il Vasari il [...] la pala per l'altare dei SS. Giovanni Battista e Giorgio (disegno nella Kunsthaus di Zurigo, n. 152) - che R. Bruno, Perino del Vaga. Poetica dell'"Idea" e stile in Castel S. Angelo, I, in La Critica d'Arte, n.s. XIX (1972), pp. 37-57; Encicl. ...
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CAMBIASO (Cangiaso), Luca
Bertina Suida Manning
Figlio del pittore Giovanni, nacque il 18 ott. 1527 a Moneglia, ma trascorse la prima giovinezza a San Quirico in Val Polcevera, luogo d'origine della [...] parrocchiale di Taggia. È invece smarrita una pala con S. Lorenzo fra i ss. Caterina e Giovanni Battista, dipinta nel 1551 per la chiesa di il Martirio di s. Giorgio, eseguite per Niccolò Raggio per la chiesa di S. Giorgio; sono invece smarriti gli ...
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GAGGINI (Gagini), Domenico
Rita Bernini
Figlio di Pietro, nacque a Bissone, in Canton Ticino, nel terzo decennio del XV secolo. È molto probabile che il padre appartenesse a un ramo della famiglia di [...] all'artista per quei lavori e se nel 1484 Giorgio da Milano aveva lasciato incomplete le opere di muratura Attività artistica di D. G. in Palermo, in Arte e artisti dei laghi lombardi, I, Como 1959, pp. 245-263; S. Bottari, Un'opera di F. Laurana, ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] , ai quali la nuova religione si sostituiva, costituisce il nucleo significante di tanti episodi agiografici come, tra i più famosi, quelli di s. Giorgio, s. Teodoro o s. Silvestro, in cui analogo è il riferimento all'affrancamento di un luogo dalla ...
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BASILEA
H.-R. Meier
(lat. Basilia, Civitas Basiliensium; ted. Basel)
Città della Svizzera settentrionale, capoluogo del cantone omonimo, situata su un'ansa del Reno vicino al confine con la Germania [...] aggiunte sempre sulla facciata due grandi statue equestri di S. Giorgio e S. Martino, oggi sostituite da copie. Nel Anna d'Asburgo (m. nel 1281) e del figlioletto Carlo. I pezzi più importanti dell'antico tesoro del duomo vennero messi all'asta ...
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BELLOTTO (Bellotti, Belotti, Belotto), Bernardo
Stefan Kozakiewicz
Nacque a Venezia il 30 genn. 1721 (more veneto 1720) da Lorenzo e da Fiorenza Canal, sorella del Canaletto; suo ftatello Pietro fu [...] i soggetti storici polacchi: oltre all'Elezione il B. dipinse, nel 1779, L'entrata di Giorgio , pp. 6 s., nn. s s.; T. Mańkowski, Galeria Stanislawa Augusta, Lwów 1932, I-II, v. Indice; A. O. Quintavalle, La Regia Galleria di Parma, Roma 1939, pp ...
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FERRARI, Luca (Luca da Reggio)
Paola Ceschi Lavagetto
Nato a Reggio Emilia il 17 febbr. 1605 da Battista, orefice, e da tale Bartolomea, venne battezzato due giorni dopo (Balletti, 1886, p. 37).
Un suo [...] si ritrova in alcune pale come quella, di recente recuperata, con il Padre Eterno, angeli e i ss. Bartolomeo Bernardi e Giovanni, della chiesa di S. Giorgio di Chirignago vicino Venezia, che oltre alla firma ha rivelato, durante il restauro, la data ...
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ATTICA e GRECIA CENTRALE
L'A., la Megaride, la Beozia, l'Eubea, le isole di Egina, di Salamina e le Sporadi settentrionali (Skíathos, Skópelos, Alonisos), fin dal sec. 4° fecero parte della prefettura [...] a Tebe, a croce libera con cupola (seconda metà sec. 10°), quella di S. Giorgio di Lukision, chiesa tetraconca a navata unica (seconda metà del sec. 11°), i monasteri di Hosios Meletios sul monte Citerone e di Sagmata (sec. 12°), del tipo composito ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] , Giovanni Senza Terra ed Enrico III, dal 1180 al 1247, che portano i tipi e il nome di Enrico II. La leggenda poteva contenere un riferimento importanti come Stefano, Lorenzo, Martino, Michele o Giorgio nell'atto di uccidere il drago, fino a santi ...
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sincronetta s. f. (m. -o, anche se percepito perlopiù come scherz.; al f. anche nella forma fr. non adattata synchronette o semi-adattata sincronette) Nel linguaggio giornalistico, atleta che pratica il nuoto sincronizzato. ◆ Da domani a Roma...
translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...