Benedettino (m. 1046), probabilmente italiano e della nobile famiglia veneziana dei Sagredo. Abate del chiostro di S. Giorgio in Venezia, durante un pellegrinaggio a Betlemme, costretto dalla tempesta [...] educazione del figlio s. Emerico, finché nel 1030 gli fu affidata la diocesi di Csanád. Morì vittima delle sollevazioni contro i sacerdoti cristiani, fatto precipitare dal colle che oggi, a Budapest, porta il suo nome. Delle opere ci è pervenuta solo ...
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Padre e dottore della Chiesa (Alessandria 295 circa - ivi 373). Fu vescovo di Alessandria e combatté tenacemente l'arianesimo, subendo più volte l'esilio. Autore di opere apologetiche e dogmatiche, fu [...] 'imperatore Costanzo, che inviò ad Alessandria un altro usurpatore, Giorgio (356); il rientro all'avvento di Giuliano (362) e spiegare le sue posizioni e la sua attività. I suoi scritti furono comunque ritenuti importantissimi dalla Chiesa "ortodossa ...
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Cardinale, teologo e apologista cattolico inglese (Londra 1801 - Edgbaston, Birmingham, 1890). Figura trainante del cosiddetto Movimento di Oxford e autorevolissimo nel suo paese per la dottrina e le mirabili [...] Poco dopo, al tempo del concilio Vaticano I, appunto perché cattolico ma alieno dall'oltramontanismo Ma Leone XIII lo creò (1879) cardinale diacono del titolo di S. Giorgio in Velabro.
Opere
Poeta delicato e raffinato prosatore, N. è noto anche ...
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Missionario ed esploratore (Piovà d'Asti 1809 - S. Giorgio a Cremano 1889). Cappuccino, nel 1846 fu consacrato vescovo e inviato in Etiopia a fondare il vicariato apostolico dei Galla. Il suo primo tentativo [...] attraverso l'Egitto e il Sudan, riuscì a raggiungere i paesi galla: cominciava allora il suo più intenso e venne nominato cardinale (1884). Su istanza di Leone XIII redasse I miei trentacinque anni di missione nell'Alta Etiopia (12 voll., 1885- ...
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Ecclesiastico (Savona 1460 - Napoli 1521), nipote di Girolamo. Creato cardinale di S. Giorgio al Velabro il 10 dicembre 1477, il 26 aprile dell'anno successivo, trovandosi a Firenze ospite dei Pazzi, fu [...] Raffaello. Partecipò attivamente alla vita della curia romana, salvo nel periodo fra il 1499 e il 1503, per contrasti con i Borgia. Accusato di aver partecipato alla congiura ordita dal card. Alfonso Petrucci e da altri cardinali contro Leone X, nel ...
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Umanista e riformatore della Chiesa dei Sassoni della Transilvania (Braşov 1498 - ivi 1549). Insegnante a Cracovia, scrisse un De gramatica (1530) e dei Rudimenta cosmographiae (1530); ma dal 1533 passò [...] città transilvane. Attaccato dalla regina Isabella d'Ungheria e da Giorgio Martinuzzi, H. si difese con la famosa Apologia reformationis (1543 ). Pastore di Braşov (1544), fu tra i più autorevoli fautori dell'adesione della Chiesa sassone alla ...
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Teologo e polemista cattolico, di cognome Dobneck, detto C. dal nome del villaggio natio (n. Wendelstein "macina rotante", presso Schwabach, 1479 - m. Breslavia 1552). Studiò a Norimberga e Colonia, fu [...] Emser, gli succedette (1528) come cappellano e consigliere del duca Giorgio di Sassonia, partecipando alla dieta di Augusta (1530) e alla Riforma. Dei numerosi scritti, hanno particolare interesse i tendenziosi, ma importanti, Commentaria de actis et ...
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Patriarca cattolico di Costantinopoli dal 1275 al 1282 (m. 1296); nel 1270 fu incaricato di ricondurre in Francia i legati di Luigi IX, inviati a Bisanzio per trattare l'unione delle Chiese, e assisté [...] Anema. Qui un più approfondito studio teologico lo condusse ad accettare i dogmi della Chiesa latina. Così quando a Lione fu conclusa l parte delle correnti contrarie all'unione, capeggiate soprattutto da Giorgio di Cipro, sino a quando nel 1282 l' ...
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Patriarca (Costantinopoli 797 - ivi 877); di nome di battesimo Niceta e figlio dell'imperatore Michele; dopo la deposizione del padre visse nel monastero dell'isola di Proti, ne divenne igumeno (840), [...] lo fece deporre (forse inducendolo ad abdicare) in un sinodo diretto da Giorgio di Siracusa. Succedette a I. Fozio. Deposto quest'ultimo a sua volta da Basilio il Macedone, I. riebbe il patriarcato (867) e fu approvato come legittimo da un concilio ...
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Deista inglese (Liverpool 1693 circa - Londra 1769); nei suoi scritti (raccolti in A collection of the tracts of a certain free enquirer noted by his sufferings for his opinions), impugna i miracoli della [...] è attribuito lo scritto A history of the man after God's own hearth (1761), il cui autore intende dimostrare come sia stato insultato Giorgio II dai panegiristi che l'hanno paragonato a David; tale scritto sembra aver ispirato il Saul di Voltaire. ...
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sincronetta s. f. (m. -o, anche se percepito perlopiù come scherz.; al f. anche nella forma fr. non adattata synchronette o semi-adattata sincronette) Nel linguaggio giornalistico, atleta che pratica il nuoto sincronizzato. ◆ Da domani a Roma...
translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...