NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] così come lo accompagnò in Francia e Inghilterra, tra il 1434 ed il 1435, di D. Gionta, Romae 1994. Per gli aspetti generali della biografia: D. Giorgi, Vita Nicolò V (1447-55), in La storia dei Giubilei, II, 1450-1575, Firenze 1998, pp. 74-91; G. ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Ingegneria e macchine
Marcus Popplow
Jürgen Renn
Ingegneria e macchine
Questo capitolo è dedicato allo studio di progetti ingegneristici [...] dei sovrani di quattro paesi: Olanda, Inghilterra, Germania e Francia. Ad alimentare la nel trattato di architettura di Francesco di Giorgio Martini. Nell'introduzione al capitolo dedicato Rodolfo II (1552-1612) di ricompensare con una tonnellata d'oro ...
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DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] Giorgio Doria, uno Stefano De Mari o un Ambrogio Spinola.
Ma al D. si guardava come interlocutore possibile anche dalla lontana Inghilterra Colecciòn de documentos inéditos para la historia de España, Madrid 1843, II, pp. 171-195; III, pp. 17, 20, 36, ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] ha scritto:
«in Inghilterra i baroni adottarono presto , p. 86.
59 Cfr. A. D’Angelo, Vescovi Mezzogiorno e Vaticano II. L’episcopato meridionale da Pio XII a 1969, pp. 425-452
87 Cfr. F. De Giorgi, Post-concilio e dissenso nella chiesa di Lecce, « ...
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Meridionale, questione
GGuido Pescosolido
di Guido Pescosolido
Meridionale, questione
sommario: 1. Un problema antico, controverso e irrisolto. 2. Nord e Sud all'inizio del XX secolo. 3. Le strategie [...] era del 31° e in Inghilterra l'analfabetismo era di fatto ", diretta da Giorgio Amendola, Mario 57,3° (v. tab. II).
7. Dopo l'intervento
Oggi Salvemini, B. (a cura di), La Puglia, in Storia d'Italia. Le regioni dall'Unità ad oggi (a cura di ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] d'Oglio, Gazzuolo, Goito mentre il castello di San Giorgio , pp. 167, 235, 264 s., 292 s., 301-316, 414, 758 s.; II, pp. 68 s., 359; III, pp. 72-74, 81-85, 119 s., Luzio, La galleria dei Gonzaga venduta all'Inghilterra…, Milano 1913, passim alle pp. 74 ...
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L'uomo medievale
Chiara Frugoni
Il Medioevo
Medioevo è una parola formata da due vocaboli di origine latina e significa "età di mezzo". Per lungo tempo si è pensato che fosse un'età 'buia' compresa [...] girare: si poteva uscire soltanto per chiamare d'urgenza il dottore o il prete. Gli 'armi, all'armi!
Papa Urbano II, nel 1095, spinse i cristiani a cavallo, di nome Giorgio, vede la scena. La e dai cieli di tutta l'Inghilterra. Harry ed Effie, però, ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] nelle dimore di Matteo Dandolo e Giorgio Contarini: cfr. Urbinati, p. 171-207; M. Maylender, Storia delle accademie d'Italia, Bologna 1926-30, II, p. 180; III, p. 299; IV in lingua straniera (Francia, Germania, Inghilterra e Spagna), ibid., XVI (1975 ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 23 apr. 1597, da Tommaso di Gasparo del ramo detto della Madonna dell'Orto e da Marina di Vincenzo Pisani, sin dall'adolescenza la sua esistenza - resa [...] e l'Inghilterra all'"amicitia" Giorgio 1964, passim;F. Testi, Lettere, a cura di M. L. Doglio, II, Bari 1967, pp. 8, 22, 59, 127 s., 141, 170 1980), p. 88; G. Mazzatinti, Inv. dei mss. delle Bibl. d'Italia, LXVIII, p. 212; LXXXV, pp. 113, 128; LXXXVII, ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] che questi due poteri dovevano unirsi e che, d'altronde, non vi era tra loro che una labile Inghilterra, inauguravano un nuovo tipo di rapporti con Roma. Se il Papato, dopo la morte di Federico II , Nicola da Otranto, Giorgio di Gallipoli), i quali ...
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