Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] rinvio di Costantino della causa pendente a Cartagine al giudiziodel vescovo di Roma era stato un atto «ineccepibile», stridente di quella in cui la società cristiana si era impegolata il giorno in cui aveva accettato la tutela o il favore di un ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] rispetto all'anno solare. Nella seconda metà del Cinquecento lo scarto aveva ormai raggiunto i dieci giorni, e quindi l'equinozio di primavera - , avviata da tempo, consentono di proporre un giudizio globale sul suo operato. Nel tentare di delineare ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] ». Tutte caratteristiche incompatibili con la formazione del nuovo Stato nazionale che, a giudizio di d’Azeglio, dovrebbe collocare la capitale. Così il 21 settembre piazza Castello e il giorno dopo piazza San Carlo si trasformano in scenari di una ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] in compenso di esprimersi in merito entro un termine di venti giorni. Le sessioni conciliari dunque si susseguono senza di lui e moderno giudizio sul rimprovero allora mossogli è stato avanzato in modo incisivo da uno dei migliori esperti del periodo ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] s'è "inteso".
Nella latitanza dell'imperatore - "non ha trattato da 50 giorni in qua alcun negotio", scrive il D. il 16 apr. 1591 - i cortigiani subalterni e servili. Ed ancor più pesante è il giudiziodel D. su "certi cardinali" ostili a Venezia e ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] tacere il giudizio complessivamente negativo in termini di efficacia che è stato dato del welfare italiano, variegata; le relazioni sono ancora praticate, anche se al giorno d’oggi molto minacciate dall’anonimità, dalla crisi della famiglia ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] coloro che vi si dedicavano, le persone che ai nostri giorni rispondono al nome di scienziati. Ciò non vuol dire che anche a partire da un giudizio a posteriori, tenendo conto cioè del loro successivo sviluppo e del contributo che diedero alla ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] in febbraio un compenso di 44.000 ducati d'oro -, a giudizio della quale F. non è all'altezza d'un incarico di tanto l'ingresso solenne del sovrano a Milano con un folto corteo di cui fa parte pure F., il quale, il medesimo giorno, scrive alla moglie ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] in questi giorni, il terzo volume della biblioteca anti-religiosa russa. Sotto vi è anche l’avversione anticristiana del giudaismo. svolta, le sue promesse e i suoi limiti, vedi il giudizio in sintesi di G. Miccoli, Santa Sede, questione ebraica e ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] lo stesso che ha sempre preteso dalla comunità dei vescovi: «Datemi giorni di bonaccia e notti senza tempesta, in modo che anche a lontani questi fatti dal giudizio espresso da Eusebio di Cesarea secondo cui, dopo la conclusione del concilio di Nicea, ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio asse riconduce una stella (g. sidereo...