giottéschi, artisti Collaboratori ed epigoni trecenteschi di Giotto. Fin dal secondo-terzo decennio del 14° sec. nuclei di a.g. si formarono nei centri più importanti d'Italia. Il gruppo evidentemente [...] . Anche nella Napoli angioina, dove Giotto aveva lavorato negli ultimi anni, si assistette al fiorire di lavori di sensibilità giottesca, come appare evidente negli affreschi di S. Lorenzo e di S. Pietro a Maiella. Di notevole importanza fu anche ...
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Pittore napoletano del sec. 14º. Firmò una Crocifissione (Salerno, Museo Diocesano) nella quale sono evidenti riferimenti giotteschi nella particolare lezione di Maso di Banco. Per ragioni stilistiche, [...] gli sono state attribuite altre opere, tutte databili tra il 1335 e il 1345, e in particolare gli affreschi di S. Maria Incoronata a Napoli (staccati e conservati in S. Chiara), che nelle parti realizzate ...
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Pittore veneziano (m. Venezia prima del 14 luglio 1397), di cui rimane un'unica opera firmata nell'Accademia di Venezia (trittichetto con la Crocefissione e due santi) influenzata da modi giotteschi. Gli [...] è attribuito un paliotto con l'Apocalisse nel museo di Torcello ...
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Superando la confusione creata intorno al suo nome dal Vasari, che lo dice attivo in Toscana, la critica ha individuato un gruppo coerente di sue opere ad Assisi, che lo mostrano tra i più raffinati coloristi [...] giotteschi: Incoronazione della Vergine e storie di s. Stanislao (Basilica inferiore), Crocifissione (sala capitolare del conv. di S. Francesco), Crocifissione e Flagellazione (Mus. diocesano). ...
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MAESTRO delle VELE
V. Santoleri
Anonimo pittore attivo nel primo quarto del sec. 14° nella basilica inferiore di S. Francesco ad Assisi, dove affrescò le vele della crociera al di sopra dell'altare [...] della nascita di San Francesco. Studi recenti sulla Basilica di Assisi, AC 71, 1983, pp. 203-214; id., Restaurata la croce giottesca di San Felice in Piazza, ivi, 81, 1993, pp. 133-137; G. Bonsanti, Giotto? O solo un ''parente''? Una discussione, ivi ...
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Pittore bolognese (notizie dal 1342 al 1373), padre di Lippo di Dalmasio. Non si conoscono sue opere certe ma documenti lo attestano presente a Pistoia; R. Longhi ha raggruppato sotto il suo nome opere [...] omogenee che ne fanno una importante personalità in grado di accordare espressionismo gotico bolognese con modi tardo-giotteschi: Storie di s. Francesco, Pistoia, S. Francesco; Storie di s. Gregorio Magno, Firenze, S. Maria Novella, cappella ...
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Storico dell'arte, nato a Treviso il 10 febbraio 1886. Professore universitario dal 1939 al 1956, ha insegnato nell'università di Trieste.
Importanti i suoi studî sull'arte medievale italiana pubblicati [...] nei tre volumi I primitivi (I, Dall'arte benedettina a Giotto, Novara 1941; II, I senesi e i giotteschi, ivi 1946; III, I padani, ivi 1947). Si ricordano inoltre i volumi: Paolo Veronese e la pittura a Verona nel suo tempo, Pisa [1940]; Il Tintoretto ...
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Andrea Pisano (o da Pontedera o di Ugolino)
G. Kreytenberg
Orafo e scultore, capomastro dell'Opera del duomo a Firenze e Orvieto, nacque a Pontedera intorno al 1295 - il padre, ser Ugolino, era notaio [...] anche il nipote Andrea di Nino.
La figura artistica di A. va ricordata soprattutto per aver egli applicato i principi giotteschi della pittura monumentale al genere del rilievo (Falk, 1940) e per aver dato, in definitiva, un impulso decisivo allo ...
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Pittore (sec. XIV-XV). Non ne rimane alcuna notizia biografica e restano solo due opere firmate e datate: la prima, un grande polittico del 1404, proveniente dalla chiesa di S. Agostino in Vicenza, ora [...] a B. gli affreschi della vòlta e delle pareti; ma troppa differenza passa tra queste pitture, evidentemente derivate dai giotteschi padovani, e la maniera del maestro che si avvicina piuttosto alla scuola veneziana, come si può rilevare dal polittico ...
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Pittore (sec. 13º-14º). Il suo nome deriva da una tavola con S. Cecilia e otto storie della santa (Firenze, Uffizi). Si ritiene autore del primo e degli ultimi tre affreschi del ciclo della vita di s. [...] nella chiesa di S. Simone e di una Madonna nella chiesa di S. Giorgio alla Costa (Firenze), quest'ultima attribuita da altri allo stesso Giotto. L'artista dipende dalla scuola romana e da quella fiorentina del sec. 13º e subisce influssi giotteschi. ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...