ANTONIO di Francesco (o Veneziano).
E. Neri Lusanna
Pittore attivo nel sec. 14°, ricordato per la prima volta in un pagamento effettuato nel 1369 dall'Opera del duomo di Siena per aver dipinto la Madonna [...] U. Procacci, Gherardo Starnina, RivA 18, 1936, pp. 77-94:85; L. Coletti, I primitivi, II, I senesi e i giotteschi, Novara 1946, p. LVII ss.; F. Antal, Florentine Painting and its social background, London 1947, p. 205; R. Oertel, Frühe italienische ...
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STEFANO FIORENTINO
Pittore fiorentino, allievo di Giotto, attivo dall'ultimo decennio del Duecento alla prima metà del Trecento.L'artista è ricordato per la prima volta nel 1347, quando compare come [...] Fuorcivitas in Pistoia, Bullettino storico pistoiese 2, 1900, pp. 1-6; L. Coletti, I Primitivi, II, I senesi e i giotteschi, Novara 1946, pp. XXXVIII-XXXIX; R. Longhi, Stefano Fiorentino, Paragone 2, 1951, 13, pp. 18-40; P. Venturoli, Giotto, StArte ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] vera e propria chiesa con annessa torre campanaria. Il piccolo edificio, detto anche cappella dell'Arena e noto per il ciclo giottesco, è un'aula suddivisa in due zone da due altari separati da iconostasi. L'altar maggiore, oggi al centro dell'abside ...
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GAZZOTTO, Vincenzo
Francesca Castellani
Figlio di Isidoro, di professione oste, nacque a Padova il 10 ag. 1807. Nonostante l'origine modesta e la scarsità di mezzi economici, sin da giovanissimo il [...] tipicamente narrativi del momento, il G. rispondeva con un'ispirazione tratta dai modelli della pittura antica: dagli affreschi giotteschi di Giusto de' Menabuoi e di Altichiero, fino alle copie dirette da Guariento e Gentile Bellini. Tornata in ...
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TRATTATI TECNICO-ARTISTICI
S.B. Tosatti
I t. tecnico-artistici rappresentano "la parte più originale di ciò che possiamo chiamare la letteratura artistica del Medio Evo" (Schlosser, 1924, trad. it. [...] prospettato che i modi di dipingere descritti dall'artista nel Libro dell'arte illustrino diversi metodi attuati da Giotto e dai giotteschi in vari cicli pittorici: da un lato, la maniera più tradizionale, già praticata da Giotto ad Assisi e poi dai ...
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BOLZANO
S. Spada Pintarelli
(lat. Pons Drusi; ted. Bozen; Bauzanum nei docc. medievali)
Città dell'Alto Adige, capoluogo di prov., alla confluenza del Talvera con l'Isarco. Punto di collegamento tra [...] Corrado Crille, la prima (inizi del sec. 14°) in 'stile lineare', la seconda (1340 ca.) legata ai canoni giotteschi ormai diffusi nella zona. L'intensa attività pittorica trecentesca locale è testimoniata dagli affreschi nella navata destra, con le ...
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GIOVANNI di Corraduccio
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, probabilmente originario di Foligno, documentato a partire dal 1404 e fino al 1437.
Citato nelle fonti (Scarpellini, [...] Un capolavoro orvietano, in Pantheon, XXII (1964), 6, pp. 357-362; P. Scarpellini, Di alcuni giotteschi nella città e nel territorio di Assisi, in Giotto e i giotteschi in Assisi, Roma 1969, p. 268; Id., Un capolavoro del Trecento umbro, in Paragone ...
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BUONAMICO BUFFALMACCO
L. Bellosi
Pittore di origine fiorentina, attivo nella prima metà del Trecento. Con il nome Buffalmacco vive nella letteratura novellistica trecentesca come figura di pittore burlone. [...] un'arte aggiornata sui modi della pittura fiorentina dei primi due decenni del Trecento, assai poco in linea con i canoni giotteschi, per la quale si è talvolta chiamato in causa il Maestro della S. Cecilia (Venturi, 1907; Sirén, 1919-1920). Ma ...
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BARONZIO, Giovanni
Carla Guglielmi Faldi
Pressoché nulle sono le notizie documentarie che riguardano questo pittore rimitiese attivo nella prima metà dei Trecento: deve essere morto prima del 1362, [...] , XXII (1940), pp. 20,21, 24, 30; G. Sinibaldi G. Brunetti, Pitture ital. del Duecento e Trecento - Catal. della mostra giottesca di Firenze del 1937, Firenze 1943, pp. 569, 571, 573, 575, 577; A. Santangelo, Catal. del Museo di Palazzo Venezia, I ...
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ORIMINA, Cristoforo
A. Perriccioli Saggese
Miniatore napoletano attivo nei decenni centrali del Trecento.Appartenente a una famiglia di pittori - un Pietro Orimina nel 1328 venne pagato per affreschi [...] degli Angioini di Napoli, al pari delle numerose miniature che arricchiscono il codice, mostrano una conoscenza piena della cultura giottesco-masiana diffusa a Napoli a partire dagli anni trenta del 14° secolo.L'inizio dell'attività di O. si ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...