GIOTTO di maestro Stefano, detto Giottino
Ada Labriola
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore, che nel 1368 risulta essere iscritto alla Compagnia di S. Luca di Firenze (Gualandi). [...] Marle, The development of the Italian schools of painting, III, The Hague 1924, pp. 410-419; O. Sirén, Il problema Maso-Giottino, in Dedalo, VIII (1927-28), pp. 395-424; F. Lumachi, Firenze. Nuova guida illustrata, Firenze 1928, pp. 524 s.; R. Longhi ...
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CAPANNA, Puccio (Puccius Cappanne)
Miklos Boskovits
Pittore di Assisi che, secondo documenti recentemente ritrovati (Abate, 1956), nel 1341-42 eseguì un affresco "in Portis Bonaematris et Sancti Ruphyni" [...] inizi del Rinascimento italiano. L'arte del Trecento), Moskva 1959, p. 189 e n. 294; L. Marcucci, Dal "Maestro di Figline" a Giottino, in Jahrbuch der Berliner Museen, V (1963), p. 26 n. 12; G. Previtali, Giotto e la sua bottega, Milano 1967, pp. 114 ...
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GADDI, Agnolo
Ada Labriola
Figlio di Taddeo e nipote di Gaddo, fu attivo come pittore a Firenze e a Prato tra l'ottavo e l'ultimo decennio del Trecento. Il G. risulta documentato per la prima volta [...] Misericordia (per cui è stata avanzata la proposta di identificazione con lo stesso Giovanni Gaddi: Boskovits, 1975), di Giottino e di Giovanni da Milano appaiono centrali; così nella lunetta affrescata nel secondo chiostro di S. Spirito, con la ...
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STEFANO di Ricco, detto Stefano fiorentino
Gaia Ravalli
STEFANO di Ricco, detto Stefano fiorentino. ‒ Non se ne conoscono i luoghi e le date di nascita e di morte; risulta documentato la prima volta [...] , La «Gloria Celeste» di Stefano Fiorentino, in Rivista d’arte, XXXI (1956), pp. 3-23; L. Marcucci, Dal ‘Maestro di Figline’ a Giottino, in Jahrbuch der Berliner Museen, V (1963), pp. 14-43 (in partic. pp. 38-41); P. Venturoli, Giotto, in Storia dell ...
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MASO di Banco
Enrica Neri Lusanna
MASO di Banco. – Figlio di Banco, nacque probabilmente agli inizi del Trecento in territorio fiorentino, dove operò durante il secondo quarto del secolo XIV, come certificano [...] i due corpus dei pittori sia stato all’origine dell’equivoco in cui cadrà Vasari, unendo criticamente in un solo artista M. e Giottino. Il Libro di Antonio Billi ricorda di M. una scena con «il Duca d’Atene e i suoi seguaci nella faccia della torre ...
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FUMAGALLI, Gaspare
Gaetano Bongiovanni
Nacque probabilmente a Roma nei primi anni del XVIII secolo. Non si hanno notizie sulla sua famiglia e sulla formazione, né sui motivi che lo portarono in Sicilia, [...] gli apparati effimeri per la festa di s. Giacomo a Caltagirone. Nello stesso anno, insieme con Gaspare Giottino e Giuseppe Cavarretta, ricevette pagamenti per le architetture dipinte nel cappellone della chiesa palermitana di S. Sebastiano. Sempre ...
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GADDI, Taddeo
Ada Labriola
Figlio del pittore Gaddo di Zanobi, nacque probabilmente tra la fine del Duecento e i primi anni del secolo successivo. Fu operoso come pittore a Firenze e in Toscana tra [...] 2 ott. 1369 fu impegnato in lavori per Urbano V nel palazzo Vaticano, insieme con un gruppo di artisti tra cui Giottino (col quale percepì i pagamenti più elevati), Giovanni da Milano e il fratello Agnolo (Crowe - Cavalcaselle, 1903). Nulla rimane di ...
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PUCCIO di Simone
Sonia Chiodo
PUCCIO di Simone. – Non si conoscono i luoghi e le date di nascita e di morte di questo pittore attivo a Firenze e che compare per la prima volta nei documenti in un elenco [...] Century, V, Bernardo Daddi and his circle, a cura di M. Boskovits, Florence 2001, pp. 337-527, 586-600; Da P. di S. a Giottino. Restauri e conferme, a cura di A. Tartuferi - D. Parenti, Firenze 2005, pp. 13-24, 42-54; G. Utari, Una data per la Croce ...
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NARDO di Cione
Daniela Parenti
NARDO di Cione. – Nacque a Firenze intorno al 1320. Ebbe tre fratelli, anch’essi impegnati nelle arti: Andrea detto l’Orcagna, Matteo e Jacopo.
Il nome di Nardo compare [...] attestano la partecipazione di Nardo a quella corrente pittorica definita «dolcissima e unita», di cui principali esponenti furono Stefano e Giottino (Volpe, 1983; L’eredità di Giotto, 2008,p. 30).
In un documento databile verso il 1348-50, Nardo è ...
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FABBRI, Ulderico
Lucio Scardino
Nacque a Monestirolo (ora frazione di Ferrara) il 2 luglio 1897 da Chiarissimo, piccolo commerciante, e da Teresa Meotti. Trasferitosi con i genitori a Ferrara nel 1911, [...] - neoimperiale - di Rino Moretti, Ferrara, coll. Scardino) e una evidente attenzione rivolta verso l'infanzia (il marmoreo Giottino, Giotto bambino in atto di disegnare il cerchio, S. Giovannino in bronzo; entrambi nella coll. degli eredi Fabbri ...
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antigiottino
(anti-giottino), s. m. e agg. Simpatizzante o appartenente al movimento di contestazione del G8; a esso relativo. ◆ il popolo di Seattle in marcia su Genova, come era facile prevedere, non ha ascoltato gli inviti alla calma dei...
linea rossa
loc. s.le f. Linea che perimetra una zona di interdizione, nella quale è vietato l’accesso a chi non sia autorizzato. ◆ «Partito l’ordine ai giottini: sfondate ad ogni costo la linea rossa». Ordine di chi, quando, come? Non è dato...