SCROVEGNI, Maddalena
Remy Simonetti
– Nacque a Padova verso il 1356 da Ugolino di Enrico e da Luca di Pietro Rossi di Parma.
Le notizie sulla sua giovinezza sono decisamente scarse, non è dato sapere [...] di M. Ferrari - M. Navoni, Milano 2007, pp. 153-217 (in partic. pp. 158, 170); C. Frugoni, L’affare migliore di Enrico. Giotto e la cappella degli Scrovegni, Torino 2008, p. 11; L. Jacobus, «A shining star of justice sent down from Heaven»: Maddalena ...
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MAGRI, Pietro
Salvatore De Salvo
Nacque a Vigarano Mainarda, presso Ferrara, il 10 maggio 1873 da Francesco e da Carolina Storari. Nel 1877 si trasferì con la famiglia ad Alfonsine e nel contempo fu [...] produzione profana, nella quale manifestò la sua vena ironica: opere, operette (Una prima escursione in montagna, 1925; Piccolo Giotto, 1927; La buona novella, 1928), inni e canti popolari. Compose, inoltre, musica da camera (suites, fughe, gavotte ...
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CATERINO
Pittore veneziano della seconda metà del Trecento, attivo a Venezia, nel Veneto e in Dalmazia.Il riconoscimento del pittore si basa anzitutto sulla pala dell'Incoronazione della Vergine, firmata [...] pp. 57-62; European Paintings in the Collection of the Worcester Art Museum, Worcester 1974, I, pp. 334-336; L. Grossato, Da Giotto a Mantegna, cat. (Padova 1974), Milano 1974, nr. 49; M. Muraro, in Venezia e Bisanzio, cat., Venezia 1974; F. Zeri ...
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MACHILONE
Cristina Ranucci
Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Spoleto e attivo almeno a partire dal 1230, anno in cui appose la sua firma subito dopo quella [...] R. Vodret, Palazzo Barberini: capolavori della Galleria nazionale d'arte antica, Roma 1998, p. 17; C. Ranucci, in Dipinti romani tra Giotto e Cavallini (catal., Roma), a cura di T. Strinati - A. Tartuferi, Milano 2004, pp. 50-52; Diz. della pittura e ...
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D'ANCONA, Paolo
Rosella Siligato
Nacque a Pisa il 7 nov. 1878 da Adele Nissim e da Alessandro, l'insigne storico della letteratura, che lo indirizzò agli studi letterari; frequentò il liceo e l'università [...] . 1951; Michelangelo: gli affreschi della cappella Paolina in Vaticano, ibid. 1952; Beato Angelico, ibid. 1953; Mantegna, ibid. 1953; Giotto, ibid. 1953; Gli affreschi della Farnesina a Roma, ibid. 1955; Il Cenacolo di Leonardo, ibid. 1955; Tiepolo a ...
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ORSINI, Romano
Marco Vendittelli
ORSINI, Romano. – Figlio di Gentile di Bertoldo Orsini, certamente non viene ricordato come uno dei principali esponenti della famiglia dalla quale discendeva, tuttavia [...] italiano per gli studi storici, XXIII (2008), pp. 214 s.; C. Ciucciovino, La cronaca del Trecento italiano. Giorno per giorno l’Italia di Giotto e Dante, I, 1300-1325, Roma 2007, pp. 560, 584 s., 609 s., 619, 753; J.-C. Maire Vigueur, L’altra Roma ...
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comunale, civiltà
Antonio Menniti Ippolito
L'epoca delle città-Stato
Intorno all'anno Mille si intensifica la rinascita della vita sociale, economica, politica e culturale dell'Occidente europeo. In [...] , la vitalità della civiltà comunale è testimoniata dai nomi di Dante, Petrarca, Boccaccio, dei pittori Duccio di Buoninsegna, Giotto e Simone Martini.
Ma le città, in questa fase storica, cambiano anche aspetto: si costruiscono palazzi pubblici per ...
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RAINALDO di Ranuccio
Maria Cristina Rossi
RAINALDO (Rinaldo) di Ranuccio. – Non si hanno informazioni sulla data di nascita e sulla famiglia di origine di questo pittore umbro nativo di Spoleto, che [...] nel XIII secolo, a cura di E. Menestò, Spoleto 2011, pp. 279-297; G. Benazzi, Croce di R. di R., in Da Giotto a Gentile. Pittura e scultura a Fabriano tra Due e Trecento (catal., Fabriano), a cura di V. Sgarbi - G. Donnini - S. Papetti, Firenze ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] splendida regalità di Pietro d'Aragona (X, 7); ma può anche far risaltare figure meno appariscenti di poeti e artisti, come Giotto (VI, 5) e Guido Cavalcanti (VI, 9), brillare nel contegnoso decoro di un uomo di corte come Bergamino (I, 7), nella ...
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Il primo dei sette sacramenti della chiesa cattolica, riconosciuto come sacramento da quasi tutte le altre confessioni cristiane.
L'uso di lavare tutto o parte del corpo si ritrova come rito religioso [...] , gli angioli con le vesti del Redentore; e fu mantenuto anche nelle più diverse realizzazioni artistiche del soggetto; da Giotto, che vi improntò una sua religiosità, al Verrocchio che effuse la luce. Nell'arte del Rinascimento e in quella moderna ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...