Pittore fiorentino, attivo nella prima metà del sec. 14º, forse padre di Giottino. È ricordato dalle fonti (F. Villani, L. Ghiberti, G. Vasari) come uno dei migliori allievi e seguaci di Giotto, abile [...] nell'imitare la natura e dalla maniera "dolcissima"; le opere a lui riferite, a Firenze e ad Assisi, tuttavia, sono andate perdute o non sono identificabili con certezza. Restituiti a P. Capanna i dipinti ...
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Storico e critico d'arte italiano (Roma 1899 - ivi 1982); prof. univ. dal 1948, ha insegnato storia dell'arte medievale e moderna nell'univ. di Napoli. Ha scritto fra l'altro: Storia della scenografia [...] (1957); Incontri con Roma nel Rinascimento: L. B. Alberti, Donatello, A. Mantegna, Raffaello (1960); Michelangelo pittore (1964); Giotto e l'architettura (1967); Arnolfo e il gotico italiano (1969); Simone Martini e il suo tempo (1971); Gian Lorenzo ...
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UMBRIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Umberto CALZONI
Pietro ROMANELLI
Giorgio CANDELORO
Giulio BERTONI
Giovanni F. CECCHINI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Compartimento [...] .
Fra tutti i pittori recatisi lungo un secolo ad Assisi i Senesi riuscirono a stabilire un dominio duraturo nella regione. Giotto è stato compreso assai poco e non sono molte le pitture trecentesche in tutta l'Umbria nelle quali si riesca, entro ...
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GUGLIELMO da Forlì
Marta Ragozzino
Di G., detto anche Guglielmo dagli Organi dal nome di una antica e nobile famiglia della città (Viviani Marchesi) e ricordato da Vasari tra i discepoli di Giotto, [...] guide ottocentesche Casali e Calzini - Mazzatinti) che, sulla base della nota vasariana, considerarono G. allievo di Giotto, e per questo "mitico fondatore della scuola pittorica forlivese" (Argelli), immaginarono che egli fosse vissuto nei primi ...
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Collezionista e critico d'arte (Plymouth, Massachusetts, 1874 - Assisi 1955). Stabilitosi in Italia, ebbe contatti con B. Berenson. Si dedicò alla critica e soprattutto allo studio dell'arte senese e dell'Italia [...] centrale (Giotto, 1902; Vita di Pietro Laureati, 1912; Pitture senesi, 1934). La sua pregevole raccolta di dipinti del Trecento e del Quattrocento è passata in eredità ai francescani di Assisi. ...
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MAESTRO della S. CECILIA
V. Santoleri
Pittore anonimo, attivo a Firenze nel primo quarto del sec. 14°, così denominato dal dossale con S. Cecilia (Firenze, Uffizi), databile intorno al 1304 e proveniente [...] , BurlM 50, 1927, pp. 91-104; P. Toesca, La pittura fiorentina del Trecento, Verona 1929, pp. 41-42; P.M.B. Marinangeli, Giotto nella basilica di Assisi, Assisi 1937, p. 37; A. Parronchi, Attività del Maestro di S. Cecilia, RivA 21, 1939, pp. 193-228 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le opere d’arte realizzate nel corso del Medioevo sono per lo più anonime. A partire [...] sono chiamati in causa quali esempi della fugacità della fama: ““Credette Cimabue ne la pintura tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, sì che la fama di colui è scura”” (Purgatorio, XI, 94-96). Dante affianca l’esempio di questi due pittori a ...
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PETRARCA, Francesco
M. Ariani
Poeta e scrittore in volgare e in latino, nato ad Arezzo nel 1304, morto ad Arquà nel 1374.P. è, assieme a Giovanni Boccaccio, il massimo esponente del protoumanesimo tardomedievale: [...] the Problem of Chronology in the Late Paintings of Simone Martini, Paragone 28, 1977, 331, pp. 3-9; C. Gilbert, The Fresco by Giotto in Milan, Arte lombarda, n.s., 1977, 47-48, pp. 31-72; E.H. Wilkins, On Petrarch's Appreciation of Art, in Studies ...
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Pittore fiorentino del XIV secolo, il cui nome ci è tramandato dalle fonti come quello di un maestro burlone e spensierato. È ancora stilisticamente indefinito, quantunque i vecchi scrittori concordi, [...] a una piena maturità schiettamente giottesca, ad esempio nella Madonna di San Giorgio alla Costa data dal Ghiberti a Giotto. Il fatto che l'ignoto pittore ebbe una prima attività non puramente giottesca favorirebbe la proposta identificazione, se fu ...
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Pittore, nato nel 1834 a Pisa, morto a Firenze nel 1905. Giovanissimo studiò con Gaetano Bianchi e poi col Bezzuoli e col Pollastrini. Legatosi presto d'amicizia col Signorini, la sua attività migliore [...] 'accademia di Firenze; dipinse ceramiche per la manifattura di Doccia. Attraverso il Bianchi, che restaurava gli affreschi di Giotto, dell'Uccello e del Ghirlandaio, prese presto contatto con l'arte classica toscana. Ma nei quadri storici del primo ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...