BONAVENTURA da Bagnoregio, Santo
F. Colalucci
B., al secolo Giovanni Fidanza, nacque a Bagnoregio intorno al 1217. Nel 1234 entrò nell'Ordine minoritico a Parigi e fu affiliato alla provincia romana; [...] Art, IV, Iconography of the Saints in the Painting of North West Italy, Firenze 1985, coll. 174-176; E. Simi Varanelli, Giotto e Tommaso. I fondamenti dell'estetica tomista e la "renovatio" delle arti nel Duecento italiano, 2 voll., Roma 1988. ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] prima attività vengono ancora riferiti alcuni disegni a penna, libere copie tratte nelle chiese di Firenze dalle opere di Giotto e di Masaccio (Parigi, Louvre; Albertina di Vienna), che esprimono una nuova e grandiosa concezione plastica integrata da ...
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Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] m. dell’abside del duomo di Pisa, in parte su disegno di Cimabue; quello, parzialmente perduto, della Navicella, su disegno di Giotto, nell’antico S. Pietro di Roma; quelli della facciata di S. Maria Maggiore, ivi; quelli del duomo di Messina; quello ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] non ancora ben studiati musaici di San Marco.
Spetta a Padova di aver chiamato i più alti campioni dell'arte italiana con Giotto e Giovanni Pisano. Ma la loro luce troppo alta però avrebbe più spaurito che vinto, se non fosse giunta un'altra corrente ...
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BENEDETTO di Leonardo, detto B. da Maiano
Giulia Brunetti
Nacque probabilmente a Maiano (Firenze) nel 1442; figlio di Leonardo d'Antonio, legnaiolo e scalpellino, che si stabilì a Firenze con la famiglia [...] Napoli a Lorenzo de' Medici) a Firenze e compiuta nel 1489. Firenze, S. Maria del Fiore: tondo con la figura di Giotto a mezzo busto (1490); busto del musico Antonio Squarcialupi. Parigi, Museo del Louvre: busto di Filippo Strozzi, firmato e datato ...
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TOLENTINO
P.F. Pistilli
(lat. Tolentinum)
Cittadina delle Marche (prov. di Macerata), prossima alla riva sinistra del fiume Chienti, a metà strada tra la costa adriatica e la dorsale appenninica.T. [...] a Pietro (per es. Natività, Strage degli Innocenti, Nozze di Cana), il cui stile, influenzato dall'opera di Giotto, risente anche dei modi lorenzettiani di Assisi (Boskovits, 1989). La fabbrica conventuale eremitana fu completata intorno al 1370 ...
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LANDO (Orlando) di Pietro
Simona Moretti
Nacque da un certo Pietro, forse a Siena o comunque in territorio senese, in una data imprecisata, fatta risalire ipoteticamente intorno al 1280 (Leone de Castris, [...] il disegno architettonico cosiddetto "pergamena senese" (Siena, Museo dell'Opera del duomo, n. 154), dopo un'iniziale assegnazione a Giotto con riferimento al campanile di S. Maria del Fiore, è stato attribuito a L. e identificato come progetto per ...
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GIOVANNI Battista, Santo
P. Castellani
G., detto il precursore di Cristo (Mt. 3, 3; Mc. 1, 2-4; Lc. 1, 76) e considerato l'ultimo dei profeti e il primo dei martiri della fede cristiana, nei vangeli [...] il ciclo della Vita di G. Battista e quello del suo omonimo Evangelista. Tra i casi più famosi sono gli affreschi di Giotto nella cappella Peruzzi in Santa Croce a Firenze (1320 ca.) e quelli di Matteo Giovannetti nel palazzo dei Papi di Avignone ...
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CATERINO (Catarino)
Francesca D'Arcais
Personalità secondaria della pittura veneziana della fine del sec. XIV, menzionato per la prima volta nel 1362 (Thieme-Becker), C. è ricordato con il pittore Donato [...] Peristil, VII-IX (1965-66), pp. 57-61; F. D'Arcais, Per il catal. di C., in Arte veneta, XXVII (1965), pp. 142-44;L. Grossato, in Da Giotto a Montegna (catal.), Venezia 1974, scheda 49;U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, p. 185(s. v. Catarino). ...
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MAESTRO del CODICE DI S. GIORGIO
A. Tomei
Anonimo miniatore e pittore attivo tra Avignone e Firenze nella prima metà del Trecento, così denominato (De Nicola, 1908) per la sua opera principale, la decorazione [...] oggetti d'arte, cat. (Siena 1982), Firenze 1982, pp. 166-170; F. Avril, ivi, pp. 174-175 nr. 60; M. Gosebruch, Giotto und die Buchmalerei der Dantezeit, in Scritti di storia dell'arte in onore di Roberto Salvini, Firenze 1984, pp. 183-189; R. Offner ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...