AQUILI, Antonio, detto Antoniazzo Romano (Antonazzo, Antonaccio)
Luisa Mortari
Figlio di Benedetto, se ne hanno notizie dal 1461 - data della esecuzione di una copia, mai rintracciata, della Madonna [...] col Bambino (firmata e datata 1486) della cattedrale di Velletri; attorno al 1485, le due copie libere della Navicella di Giotto nei Musei di Lione e di Lisieux.
Importanti incontri determinano gli sviluppi del percorso dell'artista. Del 1475 è la ...
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D'ALOISIO (D'Aloisio da Vasto), Carlo
Paola Pallottino
Nacque a Vasto (Chieti) il 13 apr. 1892 da Luigi e da Lucia Jecco. Ottenuta la licenza tecnica, con la sola guida del vero, si dedicò all'arte [...] svolto intensa attività di saggista ed e stato nel 1930 il creatore dell'Almanacco degli artisti o Il vero Giotto, che, con il contributo di artisti e letterati come Bragaglia, Prampolini, Marinetti, Casorati, Bontempelli, Bartolini, apparve fino al ...
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AGNOLO ZOTO (Agnolo o Angelo Zotto, Zoppo, Zottomio, Agnolo da Fimexello, Angelo Aloisio da Padova, latinamente Angelus Claudus de Fiumesello, Angelus de Padua)
Terisio Pignatti
Pittore di Padova, attivo [...] .
L'attribuzione ad A. di affreschi nel Salone del palazzo della Ragione di Padova, che il Vasari erroneamente attribuisce a Giotto e la tradizione locale padovana opina essere dello Zoto, potrebbe esser dovuta a una confusione di nomi.
Fonti e Bibl ...
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MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] glorie della Toscana premessa alle Notizie del 1681, rivendicò, contro il parere del M., il primato di Cimabue e di Giotto nella rinascita pittorica dopo i secoli di "barbarie".
Nel 1681, afflitto da problemi di salute, il M. rinunciò spontaneamente ...
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GIULIANO di Giovanni da Poggibonsi
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo artista, attivo nel XV secolo, figlio di un Giovanni originario di Poggibonsi.
L'identità di [...] l'impossibilità di ricondurre esattamente il numero di statue provenienti dalla cattedrale fiorentina e dal campanile di Giotto ai documenti pubblicati dal Poggi. Lanyi riconobbe nella coppia di piccole figure di profeta provenienti dalla porta ...
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BENOZZO di Lese (Benozzo Gozzoli)
Emma Micheletti
Nato a Firenze intorno al 1420, figlio di Lese (Alessio) di Sandro, fu chiamato Benozzo Gozzoli per la prima volta dal Vasari nella seconda edizione [...] a un modo di narrare spoglio, mentre con ogni probabilità rivive in lui l'eco delle severe storie francescane che Giotto aveva dipinto quasi due secoli prima nella basilica superiore della vicina Assisi. Il disegno è puro, nitido nello scandire, con ...
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MANZONE, Giuseppe
Francesca Lombardi
Nacque ad Asti il 17 giugno 1887 da Giovanni, calzolaio, e da Giuseppa Bay. Scoperta precocemente la propria vocazione artistica, forse anche grazie all'amicizia [...] , in direzione di un realismo più concentrato, severo, asciutto può essere difatti ricondotto alla suggestione esercitata da Giotto e dai maestri rinascimentali, specie fiamminghi e tedeschi, che lo stimolarono alla "rinuncia degli effetti facili e ...
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DREI (de Rei, Rei)
Carla Benocci
Famiglia originaria "forse di Carrara" (Bertolotti, 1884) o di Firenze (Arch. d. Rev. Fabbr. di S. Pietro, I piano, serie 2, pacco 7, c. 329; Ibid., Arch. della Confraternita [...] , 1931, p. 177); nel 1629 (16 febbraio, 7 settembre, 19 dicembre) fu pagato per il lavoro di sistemazione del mosaico di Giotto (ibid., p. 169), e in quegli anni (1628-30) lavorava alle nicchie delle statue dell'area centrale della basilica di S ...
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Scultore e architetto (n. 1248 circa - m. Siena dopo il 1314, forse 1320), figlio di Nicola Pisano. Fu col padre a Siena, tra i suoi aiuti all'opera del pergamo del duomo (1265-68), e con lui collaborò [...] fra due Angeli scolpite per la cappella degli Scrovegni a Padova (1305 circa), che ben si accordano con gli affreschi di Giotto. Una serenità nuova si riscontra nelle ultime opere: la Madonna della Cintola a Prato (1312) e il sepolcro per Margherita ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] una produzione artistica ben anteriore al "risorgimento" dell'arte che Vasari vorrebbe situare a Firenze e far decorrere da Cimabue e Giotto, il D. esce a citare - ed è il primo a farlo, fra gli storici dell'arte - quello stesso passo dell'Apologia ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...