Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] , L’eresia del Novecento. La Chiesa e la repressione del modernismo in Italia, Torino 2010, pp. 100-106; cfr. anche M. Guasco, Il da M. Guasco, L’azione di mons. Piastrelli nei confronti del giovane clero, cit., p. 57.
44 Una lettera di Piastrelli ad ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] dell’Impero è notevole. Sembra che esso sia stato portato in Italia da mercanti che commerciavano tra Delo e i porti della Campania iniziazione attraverso sette livelli: il corvo, il fidanzato o giovane sposo (nymphus), il soldato, il leone, il ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] origine della Riforma si spiega anche e soprattutto in quel clima, l’Italia della prima età moderna era senz’altro un caso a sé non meno Padri della Compagnia di Giesù per essercitio de’ giovani scolari nel Ginnasio publico di Città fanno seguir ...
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La storia delle Universita pontificie romane 1861-2011
Paul Gargaro
Norman Tanner
Introduzione
1
Le università pontificie2 sono istituti universitari fondati o approvati dalla Santa Sede per lo studio [...] straordinaria predilezione per il Collegio Romano. Da giovane laico era stato membro di una confraternita legata 2006, p. 372.
76 Cfr. J.D. Durand, Il Vaticano, Roma e L’Italia (1929-1959), in La PUL e la Preparazione del Concilio, a cura di P. ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] tutto? ”»104.
Con Betti, ma di vent’anni più giovane, Diego Fabbri, giunto alla pubblica notorietà negli anni Cinquanta, con 305.
26 La cultura, a cura di A. Asor Rosa, in Storia d’Italia, IV, 2, Dall’Unità a oggi, Torino 1975, p. 1213. Su Fogazzaro ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] "in utroque iure" gli studi giuridici, fu il più giovane a dimostrarsi il più dinamico e di successo, come appare allacciava nello stesso tempo con i protagonisti e le élites d'Italia, come pure d'Europa, relazioni sociali utili per lui nel ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] dedicano a opere di bene, a consigliare le più giovani, a una più intensa pratica ascetica. Devono praticare la altre province è il vescovo più anziano per ordinazione. Per tutta l’Italia, infine, la Chiesa e l’episcopato di riferimento sono quelli di ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] , Milano 1946.
137 J.D. Durand, L’Église catholique dans la crise de l’Italie (1943-1948), Rome 1991.
138 A. Acerbi, Il problema dei giovani nella pastorale dei vescovi durante il secondo dopoguerra. Orientamenti e contributi dell’episcopato nell ...
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Il protestantesimo in Italia tra emigrazione e immigrazione
Paolo Naso
L’emigrazione all’estero ha notevolmente influito sulla vita dell’evangelismo così come oggi l’immigrazione in Italia contribuisce [...]
La svolta avvenne nel 1877 con l’arrivo di un giovane pastore, Daniele Armand-Ugon. Dai suoi carteggi con il Tron, che con i suoi rapporti e con i viaggi in Italia teneva aggiornata la Chiesa sui progressi della colonia. Tuttavia il melting ...
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Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] presenza di preti liberali, favorevoli cioè a una riconciliazione con lo Stato italiano, stava diventando insignificante, cresceva invece la presenza, soprattutto fra i giovani preti, di una linea che, pur partendo da un atteggiamento intransigente ...
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giovane
gióvane (meno com. gióvine) agg. e s. m. e f. [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. gióvani). – 1. agg. a. Che è nell’età della giovinezza: uomo g., donna g.; due g. sposi; una signora giovanissima; da g., in gioventù: da g....
simil-giovane
s. m. e agg. (iron.) Chi o che è considerato giovane senza esserlo più. ◆ per vendere Don Giovanni e San Giovanni Battista e Amleto e Leopardi ai più imbranati pubblici giovani e simil-giovani, sarà più ruffiano farli interpretare...