MANENTI, Giovanni
Dante Pattini
Nacque presumibilmente a Venezia verso la fine del XV secolo.
Si conosce poco circa le sue origini. "Cittadino veneziano" (cioè originario di Venezia), come si definì [...] monede false a Brexa" e fu posta una taglia sul capo dei quattro complici, condannati a morte in contumacia (GiovanniBono, Ambrogio da Milano, Agostino Stiverio e sua moglie Allegrina). In attesa della sentenza definitiva il M. trascorse alcuni mesi ...
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GIOVANNI Diacono
Luigi Andrea Berto
Napoletano, visse tra la fine del IX secolo e gli inizi del X e svolse la sua attività di diacono presso la chiesa di S. Gennaro ad Diaconiam di Napoli. È stato ipotizzato [...] che visse a Napoli in quel periodo) a un diacono di nome Giovanni.
L'opera più famosa di G. - scritta durante la sua furono ispirati dal demonio - per esempio, il duca di Napoli Bono, il quale aveva fatto imprigionare il vescovo Tiberio, che gli ...
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Scrittore e prelato diplomatico (Santa María de Nueva Segovia 1404 - Roma 1470). Fu dapprima alla corte dei re di Castiglia Giovanni II ed Enrico IV; stabilitosi poi a Roma, vi ricoprì numerose cariche [...] nel 1468 come castellano di Sant'Angelo ebbe in custodia il Platina, che l'introdusse come interlocutore nel De falso et vero bono; fu in relazione anche col Bessarione e apprezzato dagli umanisti. Lo scritto più noto, tradotto in varie lingue, è un ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] eletti per designazione dei tre elettori, l'uno pro bono et proficuo communis, l'altro per il regolamento di furono, in ordine di tempo, i seguenti: nel 1639, quello dei Ss. Giovanni e Paolo (opera d'inaugurazione: Delia, di P. Sacrati su libretto di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] culture, dopo le traduzioni dei Padri greci compiute da Giovanni Seoto Eriugena nel IX sec., sono rappresentati dalle traduzioni dottrina dei filosofi, del quale nell'opuscolo De summo bono ci ha lasciato un'affascinante presentazione. Questo ideale, ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] luoghi storici diversi e più ostili.
Morto Giulio II ed eletto papa Giovanni de' Medici (1513), il C., si trasferì a Roma con dignità e splendor suo, come tavole di pittura poste al suo bono e natural lume". Si direbbe che la distinzione tra mente e ...
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CAMMELLI, Antonio, detto il Pistoia
Domenico De Robertis
Nacque a Pistoia, come ripetutamente attesta egli stesso (sonn. 196, v. 3; 233, vv. 12-14; 479, v. 1; Dialogo, p. 14), e come conferma il soprannome [...] . ital., XXXIX[1902], p. 197 n. 2). La lettera con cui Giovanni Gonzaga accompagnava il sonetto del Prete di Correggio al C., in A. Luzio-R la prima volta a Venezia nel 1508 da Manfrino Bono di Monferrato, in due distinte edizioni: Philostrato e ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] Tommaso Grossi; si recò infine due volte in casa di Adelaide Bono Cairoli malata.
Tornò a Milano anche nei due anni seguenti (cfr i tentativi sporadici, in un vemacolo approssimativo, di Giovanni Giraud. Nella introduzione al corpus dei sonetti - ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] 1407, a Roma, dove rimase fino al 1429; da Giovanni Aurispa (1376-1459) e da Ranuccio da Castiglion Fiorentino fu inedita, a cura di A. Perosa, Firenze 1970.
De vero falsoque bono, ed. M. De Panizza Lorch, Bari 1970.
Gesta Ferdinandi regis Aragonum ...
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BUCCIO di Ranallo
Claudio Mutini
Nacque all'Aquila nel territorio di Poppleto (Coppito, frazione dell'Aquila) assai probabilmente intorno agli ultimi anni del sec. XIIIda famiglia agiata, forse appartenente [...] , IV (1913) pp. 109-111, ove si legge che "Giovanna e Coletta, suo mundualdo, quali esecutori del testamento di Buccio di Rainaldo traccia ideale e tematica: il fine del poema è che "... bono stato pillieno / li altri che regerando, / Opprimendo li ...
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