Ministro (sec. 6º) di Giustiniano imp. d'Oriente, cui rese importanti servizî in materia finanziaria, venendo incontro alle crescenti esigenze per le spese militari e le costruzioni sontuose attraverso [...] e imposte sempre nuove. L'enorme pressione tributaria fu una delle cause della rivolta detta di Nìka (532). Destituito dalla prefettura del pretorio (532), fu reintegrato nel grado (534), ma cadde definitivamente in disgrazia (541) quando si mise ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] stato di regni o territori vassalli o comunque subordinati al predominio di Roma, come la Tracia, Licia e Rodi, Cappadocia, Ponto sotto la direzione del senese Giovannidi Stefano; va ricordata anche la presenza di artisti romani (Paolo Romano).
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] , la Bitinia, la Paflagonia, la Cappadocia; si consolidava il regno di Pergamo, mentre l’Egitto conquistava la Cilicia primi scritti spirituali monastici: l’anonimo Liber graduum e le opere diGiovannidi Apamea.
Il periodo che va dal 5° sec. alla ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] seguita alla morte di Basilio II permise ai Turchi Selgiuchidi di occupare Armenia, Mesopotamia, Cappadocia e parte . Giovannidi Studion, a Costantinopoli, 463), sia di tipo orientale a volte, quali le già citate chiese di Salonicco e quelle di S ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] di Roma, Efrem di Antiochia, Zoilo di Alessandria e Pietro di Gerusalemme. La condanna di Origene suscitò lo sdegno di Teodoro Askidas, vescovo di Cesarea diCappadocia dimostrò del tutto priva di efficacia, dato che un vescovo Giovanni, la cui sede è ...
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Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] figurano, soprattutto, le feste di Cirillo e Giovannidi Gerusalemme, quelle della visione di Cesarea in Cappadocia) sul tempio di Iside, questo luogo non rivendicava solo il titolo di «prima e madre di tutte le chiese armene», ma anche quello di ...
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Le città costantiniane: da York a Gerusalemme
Andrea Paribeni
Se ci si sofferma a considerare quale sia stato il rapporto che ha legato, nel corso del suo regno, Costantino e le città dell’Impero, inevitabilmente [...] dei 318 vescovi presenti al concilio composta da Gregorio, presbitero di Cesarea diCappadocia, in una data oscillante tra il VII secolo e la metà le chiese dei Ss. Sergio e Bacco e di S. Giovanni Battista nel quartiere dell’Hebdomon, a Costan; ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] , in particolare di Teodoro Askidas, vescovo di Cesarea diCappadocia, e di Leonzio di Bisanzio. Sebbene la 'epoca dei viaggi diGiovanni e di Agapito, ma il racconto è reso poco attendibile dalla seguente ipotesi di una concelebrazione del Natale ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] di matrice certamente propagandistica avrebbe presto attribuito all’Apostata stesso: secondo Giovanni Lido113, sul letto di 121A; 122C; 124BC; 127B-128A.
147 Si veda il caso di Cesarea diCappadocia in F. Fatti, Giuliano a Cesarea, cit., pp. 210-211. ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] da Anastasio, contro i suoi adepti. Giovannidi Efeso indica che molti di loro furono bruciati vivi in una nave dalla Palestina nel 536 e presto elevato alla sede di Cesarea diCappadocia dopo essere entrato nelle grazie dell’imperatore. Nel ...
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