Figlio (Meissen 1468 - Schweinitz über Jessen 1532) dell'elettore Ernesto, regnò insieme al fratello Federico il Saggio fino al 1525. Morto costui senza eredi, divenne elettore e fu, a differenza di Federico, [...] fautore della Riforma. Organizzò la Chiesa nazionale in Sassonia, sulla quale si modellarono le altre Chiese luterane. Nel 1531, insieme a Filippo d'Assia, promosse la formazione della lega di Smalcalda ...
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Figlio (Torgau 1503 - Weimar 1554) dell'elettore GiovanniilCostante, al quale successe nel 1532. Si trovò in conflitto con il cugino Maurizio di Sassonia, partecipò alla guerra di Smalcalda, ma ritornò [...] nei suoi dominî quando questi furono invasi da Ferdinando d'Asburgo e dal cugino. Battuto presso Mühlberg (1547), fu fatto prigioniero e costretto a rinunciare all'elettorato a favore del duca Maurizio. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] risolutivo, come si è detto, è il protagonismo storico-narrativo del Comune: ma costante nel suo rilievo umano e sociale è sempre di notizie che vi sono esposte soprattutto sul regno di Giovanna I.
Una vera fioritura di poemi di argomento storico si ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] il riferimento ampio, costante e quasi naturale a un papa come Gregorio Magno. A questa luce fontale occorre cogliere il giorni un pontificato, Roma 1983; A. Riccardi, Il potere del papa da Pio XII a Giovanni Paolo II, Roma-Bari 1993, pp. 343 ss ...
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Il Sud e i conflitti sociali
Lucy Riall
Nella straordinaria successione di eventi che portò all’unificazione della penisola italiana fra il 1859 e il 1861, nessuna vicenda fu più spettacolare di quella [...] privilegi e la corruzione della capitale napoletana. La costante crescita dei movimenti di opposizione, malgrado i ancora coperte da un velo di mistero, ma sappiamo che il loro capo, Giovanni Corrao, fu in prima linea nella lotta contro la leva ...
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GIOVANNI MARIA Visconti, duca di Milano
Andrea Gamberini
Figlio di Gian Galeazzo, conte di Virtù e dal 1395 duca di Milano, e di Caterina di Bernabò Visconti, nacque ad Abbiategrasso, presso Milano, [...] forse per compiacere i Milanesi e compensarli così della sua costante lontananza (Bueno De Mesquita, p. 177). Ebbe pareva concorde su due dei discendenti di Bernabò, Estorre e Giovanni -, quando il 16 maggio 1412, mentre G. si recava nella chiesa ...
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Giovanni Paolo II
Papa (Wadowice, Cracovia, 1920-Città del Vaticano 2005). Karol Wojtyła è stato eletto papa il 16 ott. 1978 succedendo a Giovanni Paolo I. Primo papa non italiano dell’epoca moderna [...] della famiglia, la pace e la giustizia sociale. Il pontificato (sotto il quale si è avuto lo scisma di M. Lefebvre è stato ancora caratterizzato da un’attività molto intensa. Costante è stata soprattutto la ricerca di visibilità e di presenza ...
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GIOVANNI XXI, papa
José Francisco Meirinhos
Sono stati identificati diversi Pietro Ispano - nome di G. prima dell'elezione al pontificato - che hanno operato in Portogallo nella prima metà del sec. [...] durante la sua permanenza a Guimarães nel 1258. Questa fedeltà costante spinse il re a proporlo, l'11 dic. 1257, come priore quando questi giunsero a Viterbo con la lettera di Giovanni Beccos nella quale si accettavano i termini proposti dalla Chiesa ...
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GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] per la prima volta nel 961. Nello stesso anno, Giovanni XII gli affidava l'incarico di bibliotecario romano, che egli questa decisione sfavorevole al loro protetto, il quale si trovava in costante conflitto con il suo clero.
Nell'estate del 968 ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] elettori era un espediente transitorio, non una regola morale e costante [...] non si è preteso mai che fosse cosa illecita proposito si aggiunge la testimonianza di Giovanni Battista Scalabrini, vescovo di Piacenza, il quale raccontò a Bonomelli che, ...
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fedele
fedéle agg. e s. m. [dal lat. fĭdēlis, der. di fides «fede»]. – 1. Che osserva la fede data, che risponde alla fiducia di cui gode, o è costante nell’amore, nei rapporti affettivi: sposa f., marito f., amico f.; impiegato, amministratore,...
onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in senso più positivo, il valore morale, il...