Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] Dante, Cino da Pistoia e Guittone, con Guinizzelli e Cavalcanti, Onesto da Bologna, e «i ciciliani, / che fur già primi, e quivi eran da della lingua viene data dall’attività dei grammatici. Giovanni Francesco Fortunio dai Fragmenta – e dai Trionfi – ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] & Cortelazzo, Michele, Dizionario etimologico della lingua italiana, Bologna, Zanichelli (1a ed. 1979-1983, 3 voll.).
Cardona Dizionario dei luoghi letterari immaginari, Torino, UTET.
Flechia, Giovanni (1871), Di alcune forme de’ nomi locali dell ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] benché proscritte dall’Elenco del sig. Bernardoni di Giovanni Gherardini.
Su una linea liberale si collocò anche e nuovi media. Verso la globalizzazione multimediale della comunicazione?, Bologna, CLUEB.
Scotti Morgana, Silvia (1981), Le parole nuove ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] incontrato l’uomo [che può risolvere tutti i tuoi problemi]
(2) ho parlato con Giovanni [che può risolvere tutti i tuoi problemi]
Sia in (1) che in (2 cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 1° (La frase. I ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] di Basilio Puoti, Carlo Botta, Luigi Angeloni, Giovanni Antonio Ranza. L’antifrancesismo compare in Rinaldo di storia della lingua italiana tenute nell’Università di Bologna l’anno accademico 1945-1946, Bologna, Libreria Minerva, pp. 65-97 (poi in ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] Sandro (1980), Lingua matrigna. Italiano e dialetto nella Svizzera italiana, Bologna, il Mulino.
Bianconi, Sandro (2005), L’italiano in Svizzera Osservatorio linguistico della Svizzera italiana.
Orelli, Giovanni (1986), Svizzera italiana, Brescia, La ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] di Sicilia. Esperienze di forme locali nella lingua comune, Bologna, il Mulino.
Telmon, Tullio (1994), Gli italiani ., vol. 3° (Le altre lingue), pp. 597-626.
Tropea, Giovanni (1976), Italiano di Sicilia, Palermo, Aracne.
Trovato, Salvatore C. ( ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] -152.
Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1983), Grammatica italiana. Con nozioni di linguistica, Bologna, Zanichelli (14a ed. 1995).
Nencioni, Giovanni (1977), L’interiezione nel dialogo teatrale di Pirandello, «Studi di grammatica italiana» 6 ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] ):
(66) Guai a coloro che dicono il dolce amaro o l’amaro dolce (Giovanni dalle Celle & Luigi Marsili 1991: 400)
(67) non per danari il , a cura di L. Renzi, Id. & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2º (I sintagmi ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] cura di A. Fioritto, Bologna, il Mulino.
Melis, Guido & Tosatti, Giovanna (2001), Il linguaggio della .
Serianni, Luca (2003), Il linguaggio burocratico, in Id., Italiani scritti, Bologna, il Mulino, pp. 123-139.
Sobrero, Alberto A. (1993), Lingue ...
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attenzionare v. tr. (bur.) Richiamare l’attenzione su qualcuno o su qualcosa | Per estensione, seguire, tenere d’occhio, prendere in esame (detto di cose, oltre che di persone). ◆ Nel linguaggio brigatista significa che il militante di vecchia...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...