(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] toglie il tetto ligneo e si voltano le cupole (1497-98); S. Giovanni in Monte è ricostruito sul modello di S. Petronio (1440); più originali e proprio da Bologna vennero edizioni come il Boccaccio dell'Azzoguidi, la Cosmografia tolemaica del Lapi, ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] Firenze la generazione immediatamente più giovane del Petrarca e del Boccaccio è tutta sulle loro orme: si raccolgono manoscritti, si Alessandro di Villedieu (secoli XII-XIII) e ai lessici di Giovanni da Genova, d'Uguccione e di Papia. Ed è anche ...
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Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Deve l'origine alla posizione geografica, sorgendo essa sulla riva sinistra del Po, a 47 m. s. m., in località adatta al passaggio di questo fiume; ha perciò [...] affreschi e di quadri dei migliori cinquecentisti cremonesi: Camillo Boccaccio, Giulio, Antonio e Bernardino Campi, Bernardino Gatti. In , e tra i moderni vi spicca il Piccio (Giovanni Carnevali); ricca e importante è la collezione di terrecotte ...
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GIOVANNA I d'Angiò, regina di Napoli
Romolo CAGGESE
Figlia di Carlo duca di Calabria (morto il 9 novembre 1328) e di Maria di Valois, nacque nel 1326, quando al padre, unico figlio superstite di Roberto [...] Sicilia e quella d'Ungheria fossero un giorno riunite. Il papa Giovanni XXII concesse, il 16 giugno 1332, la necessaria dispensa, e corte, servendosi di Filippa la Catanese di cui parla il Boccaccio, governante ed intima di G., e di quanti odiavano ...
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GHERARDI, Giovanni (o Giovanni da Prato)
Nacque a Prato intorno al 1367. Devoto di Dante, Petrarca e Boccaccio, lesse il poema e le canzoni morali di Dante, dal 1417 al 1425, in S. Maria del Fiore. Morì [...] glorie letterarie passate e già ben avviata verso la gloria dell'umanesimo.
Lo studio posto dal G. in Dante e nel Boccaccio è manifesto anche nel Trattato d'una angelica cosa mostrata per una divotissima visione, caldo di mistica moralità, e più ...
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Frate minore, traduttore e commentatore della Divina Commedia. Nato circa il 1360 a Serravalle, piccolo paese della Repubblica di S. Marino, fu reggente degli studî conventuali a Firenze intorno al 1395 [...] . Pur seguendo in gran parte Benvenuto da Imola, Giovanni da Serravalle, che era "uomo che pensava del francescane picene, Tolentino 1921, I, pp. 53-55; D. Guerri, Il commento del Boccaccio a Dante, Bari 1926, pp. 51-52; L. Nicolini, La vita e l'opera ...
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Filologo, nato a Catania il 4 giugno 1904; già redattore dell'Enciclopedia Italiana; direttore della rivista Filologia romanza; dal 1938 prof. di filologia romanza nell'univ. di Napoli.
Autore di saggi [...] filologica l'edizione critica del Teseida di G. Boccaccio. Altre opere: Il Boezio e l'Arrighetto nelle Ortega y Gasset, Milano 1944; Le novelle del Pecorone di Ser Giovanni Fiorentino, ivi 1944; Introduzione della linguistica romanza, Napoli 1946; ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] (le processioni fiorentine di bimbi nel giorno di S. Giovanni). Essa rivela del resto, insieme con la figura tanto art per artisti e per collezionisti. Il Trecento classico (col Boccaccio e col Petrarca, i cui Trionfi esercitarono del resto solo ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] a carattere popolare vibra in queste composizioni. Boccaccio, attraverso le traduzioni latine del Petrarca e del L'eroe della fata morgana, di Ladislao Arany, figlio di Giovanni, è il frutto più prezioso di questo genere letterario fiorito in ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio [...] Sardegna. - Uscì nel 1864 e fu diretto per parecchi anni da Giovanni De Francesco (Napoli 1836-Cagliari 1914), già garibaldino, direttore a (nato a Napoli nel 1863, autore di studî sul Boccaccio, di una vita di Pio XI ecc.). Redattori Egilberto ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...