Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] toscani come Collodi, Pratesi, Fucini, decisamente meno prevedibile appare la presenza di tracce manzoniane in scrittori come Giovanni ➔ Verga, Luigi ➔ Pirandello, Carlo Emilio ➔ Gadda, e altri. In questi autori (come è stato osservato a proposito di ...
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SELVATICO, Riccardo
Tiziana Agostini
– Nacque a Venezia il 16 aprile 1849, da Ercole, possidente terriero, e dalla contessa padovana Luigia Cortesi. Ebbe due fratelli: Silvestro (1844-1937), scienziato [...] di uomo di teatro a tutto campo; in contatto con Giuseppe Giacosa già dagli anni Settanta, nel 1884 aiutò GiovanniVerga nella rappresentazione della Cavalleria rusticana. Fu di quel periodo anche l’idea di gestire in prima persona un teatro, di ...
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] un esempio di costruzione passiva:
(1) Questa mattina il conte di San Gottardo è stato ucciso dai francesi (GiovanniVerga, I Carbonari della montagna)
In (1) compaiono un ➔ sintagma nominale come agente (dai francesi) e uno come paziente (il conte ...
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ZUCCARI, Anna
Mariangela Tartaglione
ZUCCARI, Anna (Neera). – Nacque a Milano il 7 maggio 1846 da Fermo, architetto, e da Maddalena Manusardi.
Dopo aver frequentato le scuole elementari a Milano, nel [...] anche le raccolte di corrisponden;ze epistolari che intrecciò con i più illustri intellettuali del tempo (Paolo Mantegazza, GiovanniVerga, Luigi Capuana, Filippo Tommaso Marinetti).
Negli anni, la sua produzione prese le forme più varie e trovò una ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] lo seppe, santo diavolone! voleva trargli fuori le budella dalla pancia, voleva trargli a quel di Licodia!» (GiovanniVerga).
Per ciò che concerne il verbo, è interessante osservare che l’intensificazione del ➔ participio passato può realizzarsi sia ...
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Con il termine diatesi (dal gr. diáthesis, lett. «disposizione»; in inglese è in uso il termine voice, reso in italiano con voce) si intende una categoria propria dei ➔ verbi che serve a esprimere le correlazioni [...] 2) Corrado aveva ricevuto una lettera urgentissima. – Gli rincresce anche a lui, poveretto. Gli è arrivata fra capo e collo (GiovanniVerga, Mastro don Gesualdo)
(3) I miei abiti e miei capelli bruciavano, ed io non cessavo di gridare: – Ajuto! ajuto ...
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TARGIONI-TOZZETTI, Giovanni
Emanuele D'Angelo
TARGIONI-TOZZETTI, Giovanni. – Nacque a Livorno il 17 marzo 1863, figlio di Ottaviano, letterato, e di Annina Bresciani, fratello maggiore di Elena e di [...] , per l’amico Pietro Mascagni (Roma, teatro Costanzi, 17 maggio 1890). Fu Targioni-Tozzetti, veduto il dramma di GiovanniVerga allestito all’Arena Labronica dalla compagnia di Cesare Rossi, a proporre il focoso e rivoluzionario soggetto all’operista ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] in viso, con i capelli ricciuti, e degli occhi un po’ addormentati che facevano girare il capo alle ragazze (GiovanniVerga, Mastro don Gesualdo, Milano, Feltrinelli, 2003, p. 70)
A un’apposizione può aggiungersene una seconda con una funzione di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel cinema europeo il riferimento ai due grandi generi letterari e teatrali è forte. [...] , emerge anche nei film più rigorosi, come La terra trema (1947), liberamente ispirato a I Malavoglia (1881) di GiovanniVerga, e Bellissima (1951) con Anna Magnani. È però con Senso (1954) che il regista italiano fonde la propria formazione ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] verista per pervenire all’impersonalità. Si consideri il passo seguente tratto dalla novella Cavalleria rusticana di Giovanni ➔ Verga: «Dapprima Turiddu come lo seppe, santo diavolone! voleva trargli fuori le budella dalla pancia, voleva trargli ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...