Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] agli inizi del Cinquecento dalla maggior autorità di quel momento, ➔ Pietro Bembo, «tenuto il maggiore huomo che havesse l’Italia in quel tempo»; l Decamerone, volume primo, Venezia, Domenico e Giovanni Battista Guerra.
Salviati, Leonardo (1586), Del ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] basata la teoria del classicismo volgare elaborata dallo stesso Bembo nelle Prose della volgar lingua (1525). Quali modelli due principali grammatiche italiane di fine Ottocento, quella di Giovanni Moise (1878) e la Sintassi italiana dell’uso moderno ...
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FERRERI, Zaccaria
Eckehart Stöve
Nacque a Vicenza nel 1479 da famiglia nobile. Quindicenne, entrò nel monastero benedettino di S. Giustina a Padova. Nel 1504 si recò a Roma, dove due anni dopo conseguì [...] Giulio II il 20 febbr. 1513 e l'elezione di Giovanni de' Medici offrirono ai prelati compromessi con il concilio nuove alto livello nella familia del pontefice, accanto a celebri umanisti come P. Bembo, J. Sadoleto e G. F. Poggio. Da Leone X ricevette ...
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PORZIO, Simone
Vincenzo Lavenia
PORZIO, Simone. – Nacque a Napoli nel dicembre del 1496 o nei mesi seguenti, secondo una nota manoscritta apposta su un libro posseduto da Minieri Riccio (Fiorentino, [...] in una lingua degna della nobiltà pretesa da Pietro Bembo era stato prospettato dall’Accademia degli Infiammati di Padova, il dicastero tornò a occuparsi de De mente e il consultore Giovanni Soderini suggerì di nuovo di espurgarlo (p. 217); dopo fu ...
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TATTI, Francesco (detto Sansovino)
Simone Testa
Naque a Roma nel 1521, primogenito dello scultore e architetto fiorentino Iacopo Tatti, ma era nato, forse, da una relazione extraconiugale della madre, [...] imprenditoriale, raccolse i titoli di famosi autori quali Bembo, Sannazzaro e Ariosto, già stampati con notevole un atto notarile per un vecchio amico dell’ Accademia degli Infiammati, Giovanni Andrea dell’Anguillara (Bonora, 1994, p. 31). Il 16 ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] di tipo moderno è l’edizione aldina del De Aetna (1496) di Bembo, dove sono introdotti la ➔ virgola di forma attuale ‹,›, il ➔ punto di scrivere le parole italiane … (1883) di Giovanni Gherardini, come l’esclamativo triplicato ‹!!!› o l’interrogativo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In una Firenze che tra Quattro e Cinquecento vive il tormentoso passaggio dalla repubblica [...] pontificio per quasi un ventennio: nel 1516 Leone X (Giovanni de’Medici) lo nomina governatore delle città emiliane, compito Guicciardini, infatti, a partire dalle Prose della volgar lingua del Bembo (1525), sulle quali si pone quesiti e di cui fa ...
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DONATI, Forese
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XIII da Simone di Forese e Tessa (Contessa), nobile donna di cui s'ignora il casato.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente [...] o la furbesca confezione della tenzone - che coinvolgerebbe Giovanni Gherardi da Prato e un goloso spiantato fiorentino, Ma tralasciando la testimonianza in senso opposto di Pietro Bembo.
La stragrande maggioranza degli studiosi accetta le conclusioni ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] , rielaborato e compiuto nel 1525, prima della lettura del Bembo, Guicciardini «sostituisce il lui con l’egli» (Fubini , Commissione per i testi di lingua, pp. XL-LXXXIX.
Nencioni, Giovanni (1988), La lingua del Guicciardini, in Id., La lingua dei ...
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CAMPAGNOLA, Giulio
Eduard A. Safarik
Nacque nel 1482 (o intorno a questa data) a Padova da Girolamo, notaio, erudito e forse anche artista dilettante. Da lui il C. non solo ricevette, con tutta probabilità, [...] Bambino con tre gatti). Due fogli (nn. 16, S. Giovanni Crisostomo penitente;17, Paesaggio con un pastore e una suonatrice di flauto Michiel citi come esistenti a Padova in casa di Pietro Bembo "quadretti de capretto inminiati", finora non si è potuto ...
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inorare
v. tr. [comp. di in-1 e oro, sul modello del lat. inaurare: v. inaurare], ant. – Ricoprire d’oro, ornare di fregi d’oro; dorare. ◆ Part. pass. inorato, anche come agg., dorato: il Senato fece porre una statua di rame inorata nella...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...