PALATINO (Palatium)
Giuseppe Lugli
È il colle sacro di Roma, su cui Romolo tracciò il solco primigenio, e sul quale fondò la nuova città, recingendola con muro e fossato, a guisa delle più antiche città [...] , nel luogo ove era il Lupercale: l'ara fu posta da C. Sestio Calvino nel 129 a. C. invece di altra più amica, distrutta o deperita. Il ; di tal titolo fu insignito Platone padre del papa Giovanni VII.
Nel sec. IX fu costruito presso S. Cesario ...
Leggi Tutto
STREGHE E STREGONERIA
Stefano LA COLLA
Raffaele CORSO
. Carattere essenziale che, nell'opinione volgare di tutti i tempi, distingue la stregoneria o magia nera dalla magia bianca, è lo scopo a cui [...] in pari tempo dagli ecclesiastici e dai laici.
Il Formicarms di Giovanni Nider (circa 1440) era stato di grande ausilio per i giudici e gli stregoni. Né i riformatori, con Lutero e Calvino alla testa, furono da meno dei cattolici nella lotta contro ...
Leggi Tutto
PRESBITERIANI
Camillo Crivelli
Il presbiterianismo è il regime ecclesiastico stabilito da Calvino e adottato anche da confessioni che non professano tutte le dottrine di lui, e rappresenta, con l'episcopalianismo [...] il Consensus Sendomirensis (1570), che è piuttosto un modus vivendi fra luterani e calvinisti, e in Ungheria la Confessio Czengerina (1570).
Nella Scozia Giovanni Knox presentò al parlamento scozzese la Confessio Scoticana I (1560): sono XXV articoli ...
Leggi Tutto
SOVRANITÀ
Emilio CROSA
. Il concetto di sovranità indica al suo apparire nell'alto Medioevo (lat. superanus; it. soverano; fr. sovrain) un attributo di superiorità non assoluto, ma relativo, per cui [...] e dal ceppo originario di queste dottrine, dal Calvino, si elaborarono nelle profonde crisi storiche dell'Inghilterra la ragione e la coscienza. Gli scritti di Giacomo Otis, Giovanni e Samuele Adams, Alessandro Hamilton ebbero la più grande efficacia ...
Leggi Tutto
SOTERIOLOGIA
Alberto PINCHERLE
Nicola TURCHI
. È, come dice il nome (gr. σετηρία "salvezza" e λόγος), la "dottrina della salvezza", intesa come parte fondamentale di una dottrina religiosa. Certo, [...] , cui giustamente fu sottratta la vittima vicaria. Pure Giovanni Damasceno, ultimo dei grandi teologi greci, segue la alla propria salvezza. Contro i novatori sia luterani sia calvinisti - questi ultimi assai più consequenziarî - il concilio di ...
Leggi Tutto
PURGATORIO
Enrico ROSA
Luigi GIAMBENE
. Secondo la dottrina cattolica, è un luogo o stato di espiazione e pena temporanea, in cui le anime dei giusti, morti nello stato di grazia ma non ancora mondi [...] vivi, nonché dei suffragi per i morti; e più ancora Calvino, che la denunziò come un exitiale satanae commentum. Altri poi ammisero a Cirillo di Gerusalemme nelle sue Catechesi, a S. Giovanni Crisostomo nelle sue omilie, massime quanto al pregare per ...
Leggi Tutto
SERVETO (Servet), Miguel
Delio Cantimori
Conosciuto anche sotto i nomi di Miguel de Vilanova, e Michel de Villeneuve, nacque (data più probabile) il 29 settembre 1511 a Vilanova de Sixena (Lérida); [...] famiglia devota e studiò a Saragozza, poi a Barcellona sotto Giovanni de Quintana: nel 1528 era iscritto fra gli studenti di anni il S. avesse un primo ma non importante contatto con Calvino.
Da Parigi dovette rifugiarsi a Charlieu, poi di nuovo a ...
Leggi Tutto
FORTINI, Franco
Giuseppe Antonio Camerino
(pseud. di Lattes, Franco)
Poeta e scrittore, nato a Firenze il 10 settembre 1917. Professore di Storia della critica all'università di Siena. Già collaboratore [...] e nel 1948 pubblica il romanzo Agonia di Natale (poi Giovanni e le mani, 1972), in cui rappresenta l'atteggiamento e prefazioni a opere di massimi autori del Novecento europeo.
Bibl.: I. Calvino, in l'Unità, 14 luglio 1946; G. Petrocchi, in La fiera ...
Leggi Tutto
ŁASKI, Jan
Jan Dabrowski
Riformatore polacco, nato a Łask nel 1499, morto l'8 gennaio 1568 a Pińczów. Figlio maggiore del palatino di Sieradz, Jarosław Ł., deve la sua educazione allo zio, arcivescovo [...] nella sua azione in Ungheria e ottenne (1530) dal re Giovanni Zápolya il vescovato di Veszprem, che però non fu confermato dal laici; nella questione della Cena condivise i principî di Calvino; ripudiò la parte esteriore del culto e soprattutto ogni ...
Leggi Tutto
MARNIX, Philippe de, signore di Sainte-Aldegonde
François L. Ganshof.
Figlio di Giacomo di M. e di Maria di Haméricourt, nato a Bruxelles tra il 7 marzo e il 20 luglio 1540, morto a Leida il 15 dicembre [...] trasse la ferma risoluzione di dedicare la vita al trionfo del calvinismo. Rientrato in patria, continuò lo studio della teologia, ma nel a reclutare truppe in Germania, mentre suo fratello Giovanni, signore di Thoulouse nella Franca Contea, si mise ...
Leggi Tutto
calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...
schifo1
schifo1 agg. e s. m. [dal fr. ant. eschif che è dal francone skiuh(j)an «aver riguardo»]. – 1. agg. a. ant. Schivo; ritroso, sdegnoso: vidi ... Laura mia con suoi santi atti schifi Sedersi in parte (Petrarca); schifiltoso: e tu schifo...