Poeta (Casal Monferrato 1845 - Torino 1905), magistrato; appartenne al gruppo della Scapigliatura. Fu pure pittore; ma anche la sua poesia (Versi, postumi, 1907) interpreta romanticamente il paesaggio, talora orrido, talora misteriosamente malinconico. Il C. morì suicida. Un'edizione delle sue Poesie, comprendente anche le inedite o mai raccolte, è stata curata da F. Flora (1956) ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] dopo una vita di stenti e di sregolatezze; Emilio Praga (1839-1875), distrutto dall’alcool a trentasei anni; GiovanniCamerana (1845-1905) suicida a conclusione di una onorata carriera di magistrato.
Primi a fare le spese della contestazione degli ...
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Boito, Arrigo
Poeta e musicista (Padova 1842 - Milano 1918). Affiancò fin da giovane la passione per la musica a quella per la letteratura. Diplomatosi in composizione al Conservatorio di Milano (1861), [...] della scapigliatura. Frequentò il salotto della contessa Maffei e strinse amicizia tra gli altri con Emilio Praga, GiovanniCamerana, Giovanni Verga, Luigi Capuana. Il sodalizio con Praga diede vita a una commedia in prosa scritta in collaborazione ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] proprio anelito all’assoluto, là dove si placano (come in Giulio Salvadori) o non si placano (come in GiovanniCamerana) le ribellioni degli scapigliati. Ma anche nel rinnovamento pascoliano, là dov’esso è più sentimento del mistero che religiosità ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Pavia dandone l’investitura a Berengario. Questi, tuttavia, si inimica il papa Giovanni XII, che richiama in I. Ottone.
962: Ottone I riceve dal (G. Rovani, I.U. Tarchetti, C. Boito, G. Camerana, C. Dossi), ma in realtà non tutti gli aspetti della ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] Die Büchse der Pandora, atto III, da D'Annunzio in Giovanni Episcopo. Il sadismo non sarà più limitato alla grossolanità delle torture A. Boito (1901), in certi versi flaubertiani di G. Camerana. Nell'opera del Boito, Asteria, ‟la martire del senso ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] non solo il Capuana ma anche - tra gli altri - Giovanni Verga, con il quale iniziò un'amicizia continuata fino alla morte favorì gli incontri con Treves, Boito, Praga, Giacosa, Camerana; cominciò insomma un periodo di intensa attività mondana e ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] 1894; Curtatone e Montanara, Pisa 1899; Ricordo di Giovanni Boglietti, Biella 1901; Felice Carelli, Mondovì 1906; Giuseppe I colori del vero, Pisa 1969, pp. 275 s.; G. De Rienzo, Camerana, Cena e altri studi piemontesi, Bologna 1972, pp. 147-83; A. ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] incoraggiato da Balbo e stimolato dal suo direttore spirituale Giovanni Battista Giordano (1755-1836), curato della chiesa di B. Alfonzetti - S. Tatti, Roma 2011, pp. 33-50; O. Camerana, “Le mie prigioni”, il libro più famoso scritto in Torino, in I ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] ; E. Scialla, Una vita come impegno, Milano 1969; S. Manturazzo, Ilmissionario dell'istruzione: G. C., Ivrea 1970; C. De Rienzo, Camerana, C. e altri piemontesi, Bologna 1972, pp. 87-115; S. Manturazzo, G. C. e l'espression. sociale, Milano 1973; Id ...
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