Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] : la penna, il ciotolo, il segno geometrico, la parola cantata, il pane sacramentale, la carne dei sacrifizî non sono mai diverso da ogni abluzione rituale giudaica e dallo stesso battesimo di Giovanni il Battista (Matt., III, 11; Giov., I, 26- ...
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GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] di Li Po (v.) che parla dei peschi fioriti e dei versi cantati in lieto convito con gli amici poeti, al chiaro di luna. Marco dei giardini del Quattrocento, ma la vivissima descrizione che Giovanni Rucellai nei suo Zibaldone ci dà del suo giardino a ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] capitoli 28-34, 42-53 e 57, formano le gāthā ("canti, inni" in versi), che costituiscono il nucleo più antico del non è il solo tramandato): i 4 Vangeli (Matteo, Marco, Luca e Giovanni), gli Atti degli Apostoli, le epistole di S. Paolo (ai Romani, le ...
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. Le origini. - La vita civile degli Arî insediati nel Pengiab e nell'alta valle del Gange verso il 1000 a. C. si accentra nel villaggio, dove i sacerdoti o brahmani, gelosi custodi del "sapere" (veda), [...] . Oltre a osservare il celibato, essi debbono anche astenersi: 1. dal cibo fuori del tempo prescritto; 2. da spettacoli, musiche, canti e danze; 3. dall'uso di ghirlande, profumi, pomate e ornamenti; 4. dal dormire in letti larghi e alti; 5. dall ...
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PADOVA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giuseppe FIOCCU
Attilio SIMIONI
Tammaro DE MARINIS
Roberto CESSI
Elio MIGLIORINI
Paola ZANCAN
Giusto ZAMPIERI
Città del Veneto, con 83.000 abitanti (secondo [...] , che deve però la sua forma attuale essenzialmente a fra Giovanni degli Eremitani, il quale ne iniziò il rimaneggiamento nel 1306; ai tornei degli Obizzi, favole mitologiche nelle quali prevalgono canti, danze e concerti musicali. Del 1643 è l'Amor ...
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ROMANZO
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
F. G.
*
Emerico VARADY
Oriente. - Se la differenziazione del romanzo dalla novella va cercata in una diversità quantitativa, cioè in una maggiore lunghezza [...] si era piegato nel Seicento agl'influssi francesi e spagnoli (Eromena di Giovanni Biondi; Dianea di G. F. Loredano; Eudemia di G. V. memoria della sua terra natale, che evocò dapprima nei canti leggendarî, offrì nei suoi numerosi romanzi (Waverley, ...
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Tutti gli esseri viventi si distinguono in due grandi gruppi: gli animali e le piante (regno animale e regno vegetale). E le scienze biologiche, nel loro vastissimo campo di studio, indagano per l'appunto [...] pasto ai buoi legumi o cereali; e il giorno di S. Giovanni si dà loro da bere l'acqua dei santi martiri, per preservarli fringuello; l'inverno l'orso e il lupo. Il cuculo, che suol cantare in Europa fra il marzo e l'aprile (Entre mars et avril chante ...
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La commedia greca. - La commedia greca ha vita assai lunga. Da Cratino, suo grandissimo corifeo, quasi un Eschilo della commedia (muore poco prima del 420 a. C.), giunge a Menandro, con cui può dirsi conclusa [...] : il primo a credere è il peccatore, si chiami pure Don Giovanni. Ne uscì un nuovo genere di commedia in cui l'emozione comica vecchio geloso Orazio provoca il sonno di Pantalone con melodiosi canti, e rapisce sua moglie. Due comiche divennero famose ...
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. Oriente. - Nelle antiche monarchie orientali la corrispondenza epistolare ha carattere soprattutto ufficiale: lettere di sovrani fra loro, istruzioni a generali e governatori, e rapporti di questi al [...] veramente opera loro; e formalmente, epistole poetiche erano già certi canti di Alceo (Herodot., V, 95). Né si deve tacere Cassino (con Alberico di Monte Cassino, Ugo di Bologna, Giovanni Caetani, poi papa Gelasio II), nella Curia romana (con ...
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PRAGA (cèco Praha; ted. Prag: da práh "soglia", da mettere in rapporto con le piccole rapide della Moldava in corrispondenza dei banchi granitici)
Elio MIGLIORINI
Alzbeta BIRNBAUMOVA
Paul NETTL
Karel [...] inizio del sec. XVIII, le chiese di K. I. Dientzenhofer, S. Giovanni na Skalce e S. Carlo Borromeo: ma i palazzi e le case senza però riuscire a valori intimamente etnici. Questi canti s'intonano piuttosto alla musica popolare degli slavi meridionali ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
etnomusica
s. f. Musica etnica. ◆ si prosegue ampliando gli orizzonti geografici verso tutte le aree del pianeta dove si fa musica spontanea: dai Paesi arabi all’Asia e all’Africa, facendo una puntata sull’America centro-meridionale. La differenza...