ANGIOLINI, Luigi
Ettore Bonora
Nacque a Seravezza (Lucca) il 7 marzo 1750 da Giuseppe e da Anna Salvi da Pietrasanta. Fatti i suoi primi studi in Versilia, frequentò prima l'università di Pisa, quindi [...] e nella Lombardia: a Padova strinse amicizia col celebre medico Giovanni della Bona e con Melchiorre Cesarotti; a Venezia frequentò i quel sentimentale che, grazie alla grande diffusione dei Canti di Ossian, erano ormai entrati nel patrimonio della ...
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GUERRI, Domenico
Saverio Bellomo
Nacque ad Anghiari, presso Arezzo, il 20 genn. 1880 da Guido e da Prisca Vignoli. Dopo avere frequentato il seminario di Sansepolcro, si perfezionò nel R. Istituto di [...] con G. Boccaccio, autore di Esposizioni sui primi diciassette canti dell'Inferno.
Il testo del commento era leggibile in dei caratteri dell'opera (Caratteri e forma del "Comento" di Giovanni Boccaccio sopra la Commedia di Dante, Braga 1913), il G. ...
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FRANCHI, Raffaello
Silvia Zoppi Garampi
Nacque a Firenze il 21 maggio 1899 da Annibale e da Agostina Chiarelli. Appena adolescente iniziò a lavorare nella trattoria del padre a piazza Pitti, la "piazza [...] Papini" - nel 1914 iniziò la corrispondenza tra il F. e Giovanni Papini - "con le tasche piene di poesie manoscritte mi parve di , e lo stesso F. ebbe a dichiarare: "I Canti di Campana stanno agglutinando e fortificando la nostra atmosfera" ( ...
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CHIURLO, Bindo
Gianfranco D'Aronco
Nato a Cassacco (Udine) il 13 ottobre del 1886 da Giovanni e da Teresa Monassi, frequentò il ginnasio dei salesiani a Mogliano e a Este e il liceo classico a Udine, [...] mai abbandonato criterio di "poesia e non poesia", è anche alla base dell'ampio saggio Valutazione psicologica e artistica dei canti popolari friulani (pubblicato nel 1934 sulla Rivista di sintesi letteraria, dal C. in quell'anno fondata e diretta a ...
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FARRI (De Farri, Faris), Pietro
Mario Infelise
Tipografo, figlio di Domenico, nacque a Venezia attorno al 1553.
Poche sono le notizie sulle sue attività giovanili. Apprese l'arte tipografica nell'officina [...] iniziativa e a proprio rischio. Nel 1595 stampò la versione di Giovanni Giorgini, patrizio di Jesi, de I cinque libri delle odi di , il Nuovo Mondo, in 4º, un poema in 24 canti sulla scoperta dell'America. Di patrizi marchigiani furono anche le ...
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COLLEPIETRA (Collipietra, Collipetra), Giovanni Battista
Marcello Fagiolo
Nacque in Toscana forse intorno all'anno 1530. La sua attività di architetto e ingegnere ci è nota solamente per il periodo [...] non cedere agli edificij o degli Egizij, o de' Romani" (V. Di Giovanni, Del Palermo restaurato, in G. Di Marzo, Biblioteca sicula, X, Palermo 1872 1609 con. la piazza circolare dei Quattro Canti, progettata dal fiorentino-romano Giulio Lasso).
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CONTILLI, Gino
Sergio Martinotti
Nato a Roma il 19 aprile dell'anno 1907 da Maurizio e da Anna Colarossi, fu "fanciullo cantore" alla basilica di S. Giovanni in Laterano sotto la guida di R. Casimiri. [...] 'anno dopo l'Offerta musicale veniva inclusa nei programmi della II Settimana internazionale della nuova musica di Palermo; ed infine la cantata In Lunam veniva eseguita in un concerto del novembre 1964 all'Auditorium della R.A.I. di Torino. Tuttavia ...
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GONZAGA, Lucrezia
Roberta Monica Ridolfi
Nacque il 21 luglio 1522, forse a Gazzuolo (o a Mantova), da Pirro, signore di Gazzuolo, fratello di Luigi, conte di Sabbioneta e da Emilia d'Annibale Bentivoglio, [...] celebrò nelle sue rime e scrisse in suo onore un intero poema di undici canti (Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero di Dormi nel 1565 a Bologna, per i tipi di Giovanni Rossi, con il titolo: Rime di diversi nobilissimi, et ...
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MACEDONIO, Marcello
Girolamo De Miranda
Nacque a Napoli il 17 apr. 1582 da Loise, di nobile famiglia appartenente all'antico "sedile" di Porto, e dalla capuana Lucrezia Di Falco. Dal matrimonio, celebrato [...] lista, che comprende un Trionfo della Croce in venti canti, un poema su S. Caterina vergine e martire e s., 275; P. Manzi, La tipografia napoletana nel '500. Annali di Giovanni Giacomo Carlino e di Tarquinio Longo (1593-1620), Firenze 1975, pp. 318 ...
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DEL BENE, Benedetto
Salvatore Adorno
Nacque a Verona nel 1749 da Girolamo e Barbara Cartolari. Il padre, uomo di lettere, lo educò alla lettura dei classici latini di cui divenne attento e appassionato [...] alle Lettere di Orazio. Il D. tradusse inoltre in esametri latini i canti di Angelo Mazza sui dolori di Maria Vergine, l'ode di Th. di Manzoni.
Tra gli elogi i più noti sono quelli a Giovanni Arduino e a Zaccaria Betti. Da ricordare inoltre che si ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
etnomusica
s. f. Musica etnica. ◆ si prosegue ampliando gli orizzonti geografici verso tutte le aree del pianeta dove si fa musica spontanea: dai Paesi arabi all’Asia e all’Africa, facendo una puntata sull’America centro-meridionale. La differenza...