Primogenito (Le Mans 1133 - Chinon 1189) di Goffredo Plantageneto conte d'Angiò e di Matilde, figlia di Enrico I. Salì al trono nel 1154. Riprese la lotta contro l'autonomia baronale, avviò una riforma [...] alla morte di Goffredo (1151), dell'Angiò, della Turenna e del Maine, nel 1152 quali egli aveva attribuito rispettivamente il regno d'Inghilterra, la Bretagna e l'Aquitania, assegnare l'Aquitania al figlio Giovanni. Dopo una prima riconciliazione, ...
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Figlio (n. forse a Valenciennes tra il 1274 e il 1276 - m. Buonconvento 1313) di Enrico III, conte di Lussemburgo, e di Beatrice di Avesnes e di Beaumont. Scese in Italia (1311) per restaurare il potere [...] conferimento della corona di Boemia al proprio figlio Giovanni (1310). Passate quindi le Alpi nell'ottobre emesso una sentenza di condanna per delitto di lesa maestà contro Roberto d'Angiò, con la quale lo aveva privato, come vassallo dell'Impero, di ...
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Nobile famiglia di Genova, proveniente dalla Provenza o dalla Riviera di Levante. Il primo personaggio sicuramente storico fu Grimaldo (sec. 12º), che fu più volte ambasciatore. Arricchiti dal commercio [...] nella metà del sec. 13º li portò ad affiancarsi a Carlo d'Angiò contro Manfredi, si andò gradatamente trasformando, al tempo dei contrasti e le armi dei G. secondo le disposizioni fissate da Giovanni I nel suo testamento. L'amicizia con la Francia, ...
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Figlio (Norimberga 1368 - Znojmo 1437) dell'imperatore Carlo IV e di Elisabetta di Pomerania, fratello di Venceslao IV; ultimo imperatore della casa di Lussemburgo. Il fidanzamento con Maria d'Angiò (1380), [...] una soluzione allo scisma d'Occidente, anche per l'instabile situazione creatasi in Boemia. Convinse l'antipapa Giovanni XXIII a convocare il venne in Italia (1431), e a Milano fu incoronato re d'Italia, poi a Roma (1433) fu incoronato imperatore da ...
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Figlio (n. 1265 circa - m. tra il 1348 e il 1350) del senatore Giovanni; senatore nel 1292, provocò nel maggio 1297 l'aperta rottura con Bonifacio VIII, avversario della sua famiglia, assalendone e trafugandone [...] , e con questi riprese il dominio della città. Passò poi alla parte guelfa, e fu vicario di Roberto d'Angiò; nominato senatore di Roma da Giovanni XXII, si oppose a Ludovico il Bavaro che era sostenuto invece dal fratello Sciarra. Nel 1339 fu fatto ...
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Figlio quintogenito (Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1461) di Carlo VI di Francia, per la morte dei fratelli maggiori diventò nel 1417 delfino. Luogotenente del regno nel 1417, per la pazzia del padre, fu [...] per scherno Il re di Bourges). Nello stesso anno sposò Maria d'Angiò. Indolente e debole, lasciò che gli Inglesi estendessero il loro dominio in Francia. La riscossa francese, iniziata da Giovannad'Arco, continuata poi da altri capitani, lo ebbe più ...
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Figlio (1661-1700) di Filippo IV e di Marianna d'Austria, debole di salute, succedette al padre (1665). La madre, reggente, affidò il governo al gesuita J. E. Nidhard, provocando l'opposizione di don Giovanni [...] sua morte, il duca di Medinaceli. C. sposò Maria Luisa d'Orléans e, in seconde nozze, Maria Anna di Neuburg, che dominò il marito. Morì senza eredi nominando successore Filippo d'Angiò, nipote di Luigi XIV, per le sollecitazioni di papa Innocenzo XI ...
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Famiglia napoletana che sembra discenda da Oderisio, conte di Sangro (1093). Essa acquistò in seguito molti altri titoli fra i quali il principato di San Severo, di Castelfranco, di Fondi, ducato di Torremaggiore, [...] suoi membri: Oderisio, abate di Montecassino e cardinale (1121); Nicolò, gran siniscalco del Regno ai tempi di Carlo II d'Angiò; Giovanni Francesco (v.); Raimondo (v.). Attualmente esistono le linee di Fondi, di San Severo, dei duchi di Sangro, e di ...
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Cugino (m. Gerusalemme 1131) di Baldovino I, lo seguì nella crociata; fu conte di Edessa dal 1100 al 1118. Chiamato a succedere a Baldovino I nel regno di Gerusalemme (1118), lottò vittoriosamente contro [...] il sultano di Aleppo, al-Ghāzī (1120). Tentò per due volte invano (1126 e 1129) di espugnare Damasco. Gli successe la figlia Melisenda, col marito Folco V d'Angiò che, all'atto del matrimonio, aveva ricevuto Tiro e San Giovannid'Acri. ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] di Milano (1299), negoziata da Bonifacio VIII, da Carlo II d'Angiò e da Matteo Visconti, per il momento compose il lungo del porto e dei diritti percepiti sopra di esso: così a S. Giovannid'Acri, così a Giaffa, così a Gerusalemme. In tal guisa le ...
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cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....