PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] quella di Loches (dip. Indre-et-Loire), eretta dai conti d'Angiò nella prima metà del sec. 11°, il donjon di Montbazon ( primo quarto del 6° - in due chiese, dedicate rispettivamente a s. Giovanni Evangelista (Mango, 1985, pp. 58-59) e a s. Eufemia ...
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BIBBIA
H.L. Kessler
L'illustrazione delle Sacre Scritture nacque come risposta alla cultura greco-romana e si sviluppò nel corso del Medioevo fino a divenire un elemento centrale dell'arte cristiana.
Origini
Pressoché [...] 61; PG, LXXIX, coll. 577-580) e ancora nel sec. 13° Giovanni Balbi da Genova, fra i tre motivi per cui la Chiesa istituì il culto di Angers, realizzati nell'ottavo decennio del secolo per Luigi d'Angiò (Angers, Château, Mus. des Tapisseries, Gal. de l ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] compiere il viaggio da Carlo d'Angiò, al cui servizio si trovava a quei tempi e al quale i Perugini l'avevano richiesto, non sembra aver aderito per allora all'invito, e di fatto l'opera venne realizzata da Nicola Pisano e Giovanni Pisano con i loro ...
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AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] di chiese, palazzi, attività e commerci di ogni tipo; il papa Clemente VI la acquistò, per 80.000 fiorini d'oro, da Giovanna I d'Angiò. Ritornata la corte pontificia a Roma nel 1377, la città, che aveva in pochi decenni decuplicato la sua popolazione ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] a S. Prassede, S. Cecilia, S. Maria in Trastevere, S. Giovanni a Porta Latina, S. Sebastiano al Palatino, S. Clemente; per quanto . de l'Apocalypse), eseguito per incarico del duca Luigi I d'Angiò, tra il 1375 e il 1379, nelle officine parigine di ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] livelli del progettista, soprattutto architettonico e decorativo (Giovanni Pisano a Pisa e a Siena, Arnolfo L'abbazia di Santa Maria di Realvalle: una fondazione cistercense di Carlo I d'Angiò, ivi, 1993, 1, pp. 153-196.V. Ascani
Area germanica
In ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] Eustachio compare fra le miniature di molti manoscritti, tra cui le Ore di Giovanna di Savoia (Parigi, Mus. Jacquemart-André, c. 146r, metà del sotto i bastioni di Benevento combattendo contro Carlo d'Angiò, il suo manoscritto rientrò nel bottino di ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] dato che proprio in quegli anni Folco V d'Angiò venne incoronato re di Gerusalemme. Elementi di forte Monasteries in Medieval Greece, Chicago-London 1979; C. Calano, San Giovannid'Acri. Contributi alla conoscenza di una città crociata, Palladio, n. ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] della facciata del Palazzo Sclafani, Roma 1885; V. Di Giovanni, La topografia antica di Palermo dal secolo X al XV, 9-70; R. Spahr, Le monete siciliane dai bizantini a Carlo I d'Angiò (582-1282), Zürich-Graz 1976; V. Pace, Le componenti inglesi nell ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] ricordato in un passo dell'inventario di Luigi I d'Angiò (1339-1384).Distinti tipologicamente in base alla particolarità la brocca (xéstes) sia nell'uso profano sia - come già attesta Giovanni Crisostomo (PG, LXII, col. 28) - in rapporto al servizio ...
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cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....