Archivi e biblioteche
Francesca Cavazzana Romanelli
Stefania Rossi Minutelli
«Non è ancora tutta morta la regina dell’Adriatico, ma dorme»
La guida alla città di Venezia, appositamente predisposta [...] Ranieri, fu quello delle Epistolae di Cicerone impresse daGiovannida Spira nel 1469, il primo libro stampato a cui erasi allora assoggettato di fresco anche il minore Archivio di Mantova […]. Per mille e una ragione […] non avrei mai aspirato ...
Leggi Tutto
Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] Si pensi all'appello interposto da tali Silvestro di Albertino da Arzignano e da Pietro di Giovannida Chiampo (120). Il della forza pubblica entrando nelle terre del duca di Mantova, con cui la villa confinava, anche se apparteneva alla ...
Leggi Tutto
Dai Veneti ai Venetici
Giovan Battista Pellegrini
Dai Veneti della terraferma ai Venetici della laguna
Nel suo volume Venezia ducale (1), il Cessi, dopo alcune considerazioni generali sull'origine [...] dell'Anconetta; "esiste ancora in Mantova una piazza così denominata", sotto il citato ancona, -etta da icona, pure greco, 'tabernacolo'. Wörterbuch, 7169a.
236. Ivi, p. 145.
237. GiovanniDa Schio, Saggio del dialetto vicentino, Padova 1885.
238. ...
Leggi Tutto
VENETIA et HISTRIA
F. Rebecchi
G. Ciurletti
B. M. Scarfì
M. Verzár Bass
R. Matija¿ic
La Regio X augustea, delimitata a Ν dalle Alpi, a S dal Po, a O dalla valle dell'Oglio, a E dal fiume Arsa, comprendeva [...] il Mincio e il Tartaro, Mantova 1989; S. Maggi, Considerazioni sulla scultura di età romana daMantova e dal suo territorio, in presso S. Daniele, Castions di Strada, S. Giovanni di Casarsa, Ponte S. Quirino). Posizioni particolarmente ricercate ...
Leggi Tutto
Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] mesi dopo, veniva rinnovata la Lega lombarda a Mantova.
Da questi eventi, e dalle vicende degli ultimi .I.S.2, VII, 2, a cura di C.A. Garufi, 1936-1938.
Giovannida Parigi, De potestate regia et papali, in J. Leclerc, Jean de Paris et l'ecclésiologie ...
Leggi Tutto
Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] più ‘moderate’ italiane di Concorezzo e Bagnolo (Mantova), che attorno al 1190 recepiscono la cosiddetta Interrogatio pp. 29-39, 87-88 (testimonianza di Biagio di Giovannida Mongiorgio che riferisce le opinioni dei dolciniani, in particolare di ...
Leggi Tutto
SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] tecnica "impressionistica" della pittura antica, mentre Giovannida Udine opta soprattutto per la decorazione e le 1969, pp. 69-74; N. Dacos, La collection d'antiques de Marco Mantova Benavides. À propos d'un ouvrage récent, in Arch. Class., 21, 1969 ...
Leggi Tutto
Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] sono soprattutto gli stucchi bianchi all’antica realizzati daGiovannida Udine che, per la capacità di svelare finalmente Schiavoni, a cura di L.V. Bardovskaja, catalogo della mostra (Mantova, 2009-2010), Ginevra-Milano 2009;
Raffaello e Urbino. La ...
Leggi Tutto
Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] in volgare nel secolo XV e anche commentata daGiovannida Capistrano e Nicolò da Osimo. Monasteri di Clarisse osservanti furono fondati in diverse parti d’Italia da aristocratiche principesse o da dame di corte, divenendo ben presto centri religiosi ...
Leggi Tutto
Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] tardi sarebbe uscito lo scritto ereticale di don Benedetto daMantova, il Beneficio di Cristo, un confratello e di latino e di greco, poi la paterna e alta figura di Giovanni Cornaro e il suo magistero di illuminata pietà; 1513 San Benedetto Po ...
Leggi Tutto
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...