Fondatore dei frati minori (Assisi ca. 1182 - ivi 1226). È uno dei santi più venerati della cristianità: voleva ripercorrere la vita povera di Cristo e degli apostoli e, come loro, mettere in pratica il [...] ecc.; patrono dell'Azione Cattolica e, con s. Caterina daSiena, patrono principale dell'Italia. Il padre, Pietro di mutato in quello di Francesco ("francese") il nome di battesimo (Giovanni) del figlio. F., ragazzo, studiò un po' di latino ...
Leggi Tutto
Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una [...] gli altri, salvo il tipo giovanile dato talora a s. Giovanni o il tipo di vegliardo dalla barba folta e la capigliatura ; la presenza di s. Domenico e spesso s. Caterina daSiena nella Madonna del Rosario ecc. Una particolare iconografia è quella ...
Leggi Tutto
Pittore (notizie fra il 1369 e il 1388), una delle più notevoli personalità della pittura toscana della seconda metà del Trecento. I suoi tre affreschi con Storie di s. Ranieri nel Camposanto di Pisa, [...] veneziana, la sua formazione è ancora discussa. Risulta da documenti che nel 1369-70 lavorava a Siena, nel duomo, che nel 1374 era a Firenze compositivo grandioso e semplice. A Giovannida Milano e a Tommaso da Modena paiono accennare un certo gusto ...
Leggi Tutto
Religione
Nella Chiesa cattolica, d. della Chiesa sono scrittori illustri per santità di vita e ortodossia, ma soprattutto per la loro scienza nelle cose sacre. Il titolo è attribuito con decreto del [...] (1959). Paolo VI, con innovazione senza precedenti, lo conferì a due donne: s. Caterina daSiena e s. Teresa d’Avila (1970); Giovanni Paolo II a s. Teresa di Lisieux (1997).
Teatro
Maschera della commedia dell’arte (fig.), poi caricatura del ...
Leggi Tutto
Canonista (n. Brescia fine sec. 12º - m. 1258). Studiò a Bologna; non fu scrittore originale, ma aggiornò e completò i Brocarda di Damaso e i Casus decretorum di Benincasa daSiena; curò i rifacimenti [...] Historiae librorum Decreti e dell'Ordo iudiciarius di Tancredi: la sua opera principale fu il rifacimento e completamento della glossa di Giovanni Teutonico al Decretum di Graziano, la quale, così adattata, fu riconosciuta poi come glossa ordinaria. ...
Leggi Tutto
Comune dell’Umbria (449,5 km2 con 164.880 ab. nel 2020), capoluogo provinciale e regionale. È posta su un colle a 493 m s.l.m. nella Valle Tiberina, presso l’incrocio di importanti vie di comunicazione, [...] (1278 ca.), di Nicola e Giovanni Pisano, termine dell’acquedotto medievale. Nel 14° è S. Domenico, rimaneggiato nel 17° sec. da C. Maderno (altare con rilievi di A. di Duccio). insieme a Cagliari, Lecce, Ravenna e Siena.
Provincia di P. (6337,1 km2 ...
Leggi Tutto
Letterato (Arezzo 1492 - Venezia 1556). Commentatore mordace di uomini ed eventi, nonostante i nemici che inevitabilmente si fece riuscì a mantenere salda la sua posizione. Fu autore di rime, di commedie [...] si trasferì ancora adolescente a Perugia, poi a Siena e di lì, protetto da Agostino Chigi, nella Roma di Leone X ( Giulio de' Medici. Fu poi alla corte dei Gonzaga e presso Giovanni dalle Bande Nere, con cui strinse una duratura amicizia. Tornò a ...
Leggi Tutto
Scultore (Firenze 1383 o 1386 - ivi 1466). Tra i protagonisti dell'umanesimo fiorentino, D. fu partecipe delle problematiche politiche e artistiche del suo tempo impegnandosi in continue sperimentazioni [...] in stretto rapporto con artisti quali Brunelleschi e Masaccio, stimato da umanisti, come N. Niccoli e P. Bracciolini, e di Siena dove è anche la tomba dell'arcivescovo Pecci (1426 circa). Con Michelozzo realizzò la tomba dell'antipapa Giovanni XXIII ...
Leggi Tutto
Pittore e architetto (Siena 1481 - Roma 1536). Influenzato dal Pinturicchio e dal Sodoma, P. si avvicinò in seguito all'ambiente romano di D. Bramante e Raffaello. Per A. Chigi realizzò a Roma la villa [...] con il fronte sul giardino caratterizzato da una loggia affiancata da ali sporgenti. La decorazione delle facciate con sorprendenti e raffinati esiti formali. Il figlio Giovanni Sallustio o Salvestro (n. forse Siena) disegnò, fra l'altro, la facciata ...
Leggi Tutto
Pittore (Vercelli 1477 - Siena 1549). Allievo a Vercelli di G. M. Spanzotti (dal 1490), fu a Milano, dove conobbe i pittori lombardi leonardeschi, e quindi a Siena. La prima commissione senese furono gli [...] villa di Agostino Chigi, poi detta Farnesina; di nuovo a Siena, nel 1518 affrescava, con Beccafumi e G. del Pacchia, Domenico, 1526; SS. Ansano e Vittore, 1529, Palazzo ducale; La Madonna dà l'abito a s. Ildefonso, 1530 circa, S. Spirito). L'opera ...
Leggi Tutto
mangia
màngia s. m. [tratto da mangiare2], tosc., invar. (il plur. è raro). – Persona che incute o vorrebbe incutere paura: fare il m., fare il gradasso, il prepotente. ◆ Con diverso sign., la parola è nota per il Mangia da Siena, nome dato...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...