GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] , consegnata dai Vangeli di Matteo e di Giovanni, in una visione resa più ecumenica dalla presenza, ai lati di Cristo, non solo a fuoco l'importanza di distinguere i destinatari delle celle e di collegare gli affreschi con alcuni aspetti della regola ...
Leggi Tutto
CERTOSINI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine religioso le cui origini risalgono a s. Bruno di Colonia, che, nel 1084, costituì nelle Alpi del Delfinato, in un luogo deserto chiamato Cartusia, poi Chartreuse, [...] nella diocesi di Squillace, chiamato Santa Maria e San Giovanni Battista della Torre; lo stesso Bruno lo descrive nella il lavoro manuale, rappresentato dall'Eufrate (Leoncini, 1990).Le sole celle medievali parzialmente conservate sono quelle ...
Leggi Tutto
CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] eremitico in cui le celle delle recluse si aprivano Piperonem (1243) e di S. Giovanni ad Nidum (1286), rimangono oggi a Paris 1962; L. Grassi, Iconologia delle chiese monastiche femminili dall'alto medioevo ai secoli XVI-XVII, Arte lombarda 9, 1964 ...
Leggi Tutto
BARBO, Ludovico
Alessandro Pratesi
Figlio di Marco e di una Capello, nacque a Venezia intorno al 1382. Entrato nella vita ecclesiastica come semplice chierico, ottenne in commenda ancor giovinetto, [...] nuova professione monastica e riceveva la benedizione abbaziale dalle mani di Giovanni del Pozzo, vescovo di Città di Castello i dormitori conventuali fossero restituiti all'assetto primitivo di celle separate lungo un corridoio, in luogo dei cameroni ...
Leggi Tutto
CONVENTO
C. Bozzoni
Il termine c., usato spesso impropriamente per designare una casa religiosa in genere, come sinonimo di monastero o cenobio, indica in senso stretto la comunità di un ordine regolare, [...] del designatum. Prati (1970) cita invece un passo del Decameron di Giovanni Boccaccio ("La quale a' frati di questo convento e a voi Fratrum Praedicatorum, XXXV). Le celle del dormitorio inoltre, separate l'una dall'altra mediante tramezzi lignei o ...
Leggi Tutto
CICLADI
M. Acheimastou-Potamianou
(gr. ΚυϰλάδεϚ; lat. Cyclades)
Complesso insulare nell'area centro-occidentale del mare Egeo meridionale, che comprende le isole di Ceo, Citno, Serifo, Sifno, Cimolo, [...] dei mari sono documentati dalle grandi basiliche paleocristiane negli conservano la chiesa e le antiche celle di un monastero è quello del piccolo inizi del 14°, come i dipinti murali di S. Giovanni a Kerami, dei Ss. Giorgio e Nicola a Lathrino, ...
Leggi Tutto
DE LUCA, Antonio Maria
Pietro Laveglia
Nacque a Celle di Bulgheria (Salerno) il 20 ott. 1764 da Francesco e Maddalena Grippi. Avviato alla carriera ecclesiastica, compì i primi studi sotto la guida [...] sua precedente domanda di rimpatrio accolta dalle autorità, decise di far ritorno a Celle suo paese nativo. Il viaggio ., sereno e fiducioso, si recò dal vescovo assieme al nipote Giovanni De Luca, sacerdote anche lui, ma il vescovo li consegnò ...
Leggi Tutto
SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] dipinta" di S. nel ciclo pittorico dell'Ospedale di S. Spirito). Il fanciullo venne affidato fin dall'età di nove anni al minorita conventuale Giovanni da Pinerolo (B. Platynae, p. 399). Nel settembre 1429, terminati a Savona gli studi elementari di ...
Leggi Tutto
Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] il meccanismo è talmente consolidato da diventare un vero e proprio strumento di governo con Barsanufio e Giovanni di Gaza, due reclusi che dalle loro celle dispensano consigli a monaci e laici e dirigono le comunità loro sottoposte.
Come già per il ...
Leggi Tutto
Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] erano stati sostituiti da celle individuali. Tuttavia, pur socialità, le sue letture, i suoi consumi; dall’altra parte anche in questo settore era calata la sul prestito a interesse o il toscano Giovanni Lami e quella miniera di informazioni sulla ...
Leggi Tutto
cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
permesso premio
loc. s.le m. Permesso concesso a un detenuto, come premio per la sua buona condotta. ◆ il giudice di sorveglianza del Tribunale di Pavia – un giovane giudice fresco di nomina, un giudice che non si è mai scomodato ad andare...