Padre e dottore della Chiesa (Damasco dopo il 650 - San Saba, presso Gerusalemme, 749). Dalle fonti biografiche più antiche si sa che dapprima visse nella corte del califfo Yazīd, e tenne importanti cariche; poi si ritirò a vita monastica, a San Saba. L'opera principale è la Fonte di conoscenza (Πηγὴ γνώσεως), divisa in tre parti (capitoli filosofici o Dialettica, libro delle eresie, capitoli teologici ...
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Scrittore bizantino (sec. 7º), fratello adottivo di s. GiovanniDamasceno. Scrisse canoni molto ammirati dai Bizantini, e un commento alle poesie di s. Gregorio Nazianzeno. ...
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GIOVANNI Italo
Antonio Rigo
I dati disponibili su G., ricavabili per lo più dal paragrafo consacratogli dall'Alessiade di Anna Comnena, sono scarsi e in sostanza ci informano soltanto sul breve arco [...] occidentali, eretiche per un bizantino, ma non sono altro che una compilazione ricavata dalle orazioni sulle immagini sacre di GiovanniDamasceno. Quando G. nella Quaestio 80 parla di una bevanda simile al vino ricavata dalla pera o dalla mela non ...
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Teologo (Novara fine sec. 11º - Parigi 1160), chiamato dai posteri magister sententiarum. Il suo scritto principale, i Libri Sententiarum, il testo teologico più diffuso nel Medioevo, gli fruttò una celebrità [...] forse di origine vittorina), ma anche da Abelardo, da Anselmo di Laon, da Ugo di S. Vittore e da GiovanniDamasceno (conosciuto nella traduzione latina di Burgundio Pisano). P. organizza la materia in quattro libri (divisi in capitula, mentre il ...
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Filosofo inglese (Stradbrook, Suffolk, 1175 - Lincoln 1253). Fautore di un ritorno al platonismo agostiniano, risulta centrale nella sua fisica e metafisica la dottrina della luce e il concetto di illuminazione [...] Lincoln (1235). Conoscitore del greco, tradusse in latino varie opere (tra cui il De fide ortodoxa di GiovanniDamasceno, gli scritti dello pseudo-Dionigi con gli scoli di Massimo Confessore, opuscoli pseudoaristotelici, l'Ethica Nicomachea e parte ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] allargò ai primi tempi cristiani e alla patristica greca: tradusse e commentò lo Pseudo-Dionigi, Ignazio, Policarpo, GiovanniDamasceno, Basilio, Gregorio di Nazianzo; ristampò opere di filosofi e mistici medievali (Riccardo di S. Vittore, Raimondo ...
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Erudito (Boulogne-sur-Mer 1661 - Parigi 1733), domenicano. Curò una raccolta critica delle opere di GiovanniDamasceno (Joannis Damasceni opera omnia quae exstant et ejus nomine circumferuntur, 2 voll., [...] 1712), pregevole per le notazioni storico-critiche che accompagnano la revisione dei testi. Fu anche autore di un compendio storico di tutte le Chiese d'Oriente (Oriens christianus in quattuor patriarchatus ...
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Vescovo melchita di Ḥarrān in Mesopotamia (n. Edessa 740 circa - m. 820 d. C.). Discepolo di S. GiovanniDamasceno, polemizzò con numerosi opuscoli in greco e in arabo contro i dogmi dell'islamismo, difese [...] il culto delle immagini e in genere le dottrine cattoliche. Fu forse il primo scrittore cristiano a usare l'arabo in materia religiosa ...
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Poeta liturgico bizantino (n. in Sicilia 815 circa - m. 886), autore di numerosissimi canoni in onore di santi. Ordinò e compose in gran parte la paracletica o grande ottoeco, libro liturgico contenente, [...] oltre l'ottoeco di s. GiovanniDamasceno, gli uffici di tutti i giorni della settimana. ...
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Pittore di vetrate (n. Varallo; notizie dal 1420 al 1489). Figlio del maestro Leonardo, dal 1445 fu attivo a Milano; note due vetrate dell'abside del duomo con S. GiovanniDamasceno e S. Eligio (1479-89), [...] che risentono dell'ambiente ferrarese e di V. Foppa ...
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patrologia
patrologìa s. f. [comp. del gr. πατήρ -τρός «padre» e -logia]. – 1. Lo studio storico, letterario, dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e, più ampiamente, degli scrittori cristiani dall’età sub-apostolica sino a Gregorio...