Grammatico e letterato (n. a Bologna ultimo quarto sec. 13º; era ancora in vita nel 1327). Nel 1319 insegnava poesia latina in patria; dopo il 1323 insegnò per qualche tempo a Cesena. Scrisse un Diaffonus, [...] da Tolentino; alcune allegorie sulle Metamorfosi e un commento del poema stesso. Ma è ricordato soprattutto per i versi . Compose poi per lui un epitaffio, in versi, che ebbe l'approvazione del Boccaccio; un'altra egloga indirizzò ad A. Mussato. ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] ; ma qualche studioso ha espresso dei dubbî sulla paternità dantesca di tale opera. Negli anni del soggiorno ravennate cade la corrispondenza poetica con GiovannidelVirgilio, che esortava D. a scrivere in latino anziché in volgare e lo invitava a ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] bucolica, iniziata nel primo Trecento con le prove di Dante e di GiovannidelVirgilio e proseguita più tardi dal Petrarca e da alcuni minori, e del genere serbano la caratteristica essenziale, che è la rappresentazione di eventi autobiografici ...
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FRANCESCO da Buti (de Buiti, da Butrio)
Francesco Bausi
Figlio di Bartolo, nacque a Pisa, da famiglia originaria del castello di Buti nel contado di quella città, intorno al 1324.
Sebbene nel passato [...] , II, Milano 1951, pp. 1132-1134; P.O. Kristeller, Un'"Ars dictaminis" di GiovannidelVirgilio, in Italia medioevale e uman., IV (1961), p. 190; N. Sapegno, Storia lett. del Trecento, Milano-Napoli 1963, pp. 180-184; F. Mazzoni, F. di Bartolo da B ...
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DA TEMPO, Antonio
Pasquale Stoppelli
Nacque, con molta probabilità, a Padova verso la fine del XIII secolo dal giudice Buzzacarino di Antonio Panevino, appartenente ad una antica famiglia padovana che [...] e originale centro di cultura preumanistica (basti ricordare i nomi di Lovato Lovati, Albertino Mussato e GiovannidelVirgilio). Contemporaneamente, con le altre città venete, già permeate da tradizioni letterarie francesi (che avevano tra l ...
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ALBINI, Giuseppe
Nicola Terzaghi
Nato a Bologna, da antica e nobile famiglia romagnola, il 22 genn. 1863, laureatosi nel 1886, fu dal 1898 professore in quella università, tenendo prima la cattedra [...] quella delle Edogae di Dante, insieme col Carmen e con l'Ecloga responsiva di GiovannidelVirgilio (1933), per quella, davvero eccellente, delle Bucoliche di Virgilio (1898), oltre che per il saggio Praecipuae quaestiones in Satyris A. Persi Flacci ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Mussato, direttamente o indirettamente, possono considerarsi gli storici Ferreto de’ Ferreti e Giovanni da Cermenate, il poeta GiovannidelVirgilio che cercò di indurre Dante alla poesia latina. Dante vi si cimentò, avendo già scritto in l. trattati ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] spirituale e culturale al di sopra dei secoli. Il culto di Dante fu subito accomunato a quello di V., da GiovannidelVirgilio a Benvenuto da Imola, allo spagnolo Enrico de Villena, che nello stesso anno tradusse l'Eneide e la Divina Commedia ...
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Latinista (Verona 1898 - Bologna 1978); prof. di letteratura latina nell'univ. di Bologna (1936-68). Ha compiuto varie ricerche su Ammiano Marcellino (Studia ammianea, 1935; Nuovi studî ammianei, 1936), [...] saecularibus ... (1941); Lyra romana. Lyricorum carminum Latinorum reliquiae (1946); La corrispondenza poetica di Dante e GiovannidelVirgilio e l'ecloga di Giovanni al Mussato (1965: n. ed., con notevoli mutamenti e aggiunte, di quella curata da G ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] G. Billanovich, Il Petrarca e i retori latini minori, in Italia medioevale e umanistica, V (1962), p. 120; Id., GiovannidelVirgilio, Pietro da Moglio, Francesco da Fiano, ibid., VI (1963), p. 220; G. Padoan, Petrarca, Boccaccio e la scoperta delle ...
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mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...