Ornamento, come dice il vocabolo, del braccio, e precisamente dell'omero, dell'avambraccio, del polso, ma anche della caviglia (periscelide).
Etnologia. - L'uso di braccialetti è molto diffuso nei popoli [...] è quella del nastro ornato con un fregio semplice o duplice di fiori, animali e scene mitologiche, la quale già nel braccialetto in Oriente: De Groot, The religious system of China, I, Leida 1892, p. 328; L. Bourdeau, Histoire de l'habillement et de ...
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Nacque con tutta probabilità ad Atene (cfr. Epifanio, Adv. haer. 32, n. 6) tra il 145-150 da genitori pagani. Non si conoscono le circostanze della sua conversione al cristianesimo. Intraprese nella giovinezza [...] presso di lui è quasi completo, poiché li cita quasi tutti come S. Scrittura: si eccettuano II Pietro, III Giovanni, Filem 3ª ed., Lipsia 1908-20; H. U. Meyboom, Clemens Alexandrinus, Leida 1912: J. Patrick, Clement of Alexandria; Londra 1914; R. B. ...
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È, dopo Archimede, il più originale e profondo di tutti i matematici greci. Nacque verso il 262 a. C. a Perge, in Panfilia, a una quarantina di chilometri dall'attuale Adalia. Visse in Egitto, sotto Tolomeo [...] una versione araba, dall'orientalista Golio, professore a Leida, e poco dopo da Borelli nel 1658, nella Biblioteca Laurenziana. Golio morî prima di poterli tradurre, Borelli invece con l'aiuto di Abramo Ecchellense, professore a Roma, li pubblica in ...
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ORANGE (A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Léopold Albert CONSTANS
Jean Jacques GRUBER
Georges BOURGIN
Adriano H. LUIJDJENS
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Città della Francia sud-orientale, nel dipartimento di Valchiusa, 29 km. [...] di quella dididididididi Orange.
Il principato di Orange venne per eredità in possesso di Renato didididi principe di Orange, che i Hohenzollern hanno poi sempre portato. Ma Giovanni Guglielmo Friso, discendente diGiovanni il Vecchio (fratello didi ...
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Nacque a Digione il 30 giugno 1396, da Giovanni Senzapaura e da Margherita di Baviera. Intelligente, colto, laborioso, dotato di un senso politico molto fine, amava il fasto e la sua devozione non lo salvava [...] Fin dal 1421 egli acquistava dal conte Giovanni III la contea di Namur; l'anno dopo cominciarono le operazioni . J. Blok, Geschiedenis van het Nederlandsche Volk, 3ª ed., I, Leida 1923; id., Philips de Goede en de hollandsche steden, Amsterdam 1924; O ...
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TORRICELLI, Evangelista
Giovanni Vacca
Matematico e fisico, nato a Faenza (o nei pressi, a Modigliana) il 15 ottobre 1608. Studiò a Faenza sotto la cura dello zio paterno, monaco camaldolese, e poi [...] ; Œuvres, II, ivi 1908, p. 487) dice degli Opera geometrica di T. (1644): "nous avions déjà reçu des productions en géométrie qui surpassent stata adoperata da Galileo (Discorsi e dimostrazione Mat., Leida 1638, pi 171). Ma soltanto al Newton appare ...
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MAURIZIO conte di Nassau, dal 1618 principe di Orange
Adriano H. Luijdjens
Nacque nel castello di Dillenburg (Germania) il 13 novembre 1567, da Guglielmo I d'Orange e da Anna di Sassonia. Nel 1577 venne [...] diGiovanni Guglielmo di Jülich-Cleve era presagio di una nuova guerra e M. fu subito preso dal grande progetto di Enrico IV di Francia; dopo la morte di serie, voll. I e II, Leida 1861.
Bibl.: Oltre i libri generali di storia olandese: G. Groen van ...
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NANCHINO (fr. Nankin; ingl. Nanking; A. T., 99-100)
Alfred SALMONY
Giovanni Vacca
Capitale della Cina. Sotto la dinastia manciù era capitale della provincia del Kiang-su; fu poi sede del Governo provvisorio [...] nome didi quello antico di Kiang-ming nel di mura, ove si trova il sobborgo didi moschee.
Il clima di Nanchino è uno dei più temperati di nel centro di una dididi Nanchino per mezzo didididididi riso e a villaggi. I varî gruppi didi tomba di Hung ...
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Scrittore africano del sec. IV-V d. C.; nativo di Madaura, secondo Cassiodoro, di Cartagine, secondo la soscrizione del codice di Bamberga. Certamente la metropoli africana dovette attirarlo a sé e ivi [...] , l'irlandese Dunchad, Giovanni Scoto, Notkero, Bartolomeo Anglico, Alano de Insulis, Giovanni Ridewall. L'allegoria coinvolge Ugo Grozio (Leida 1599), U. F. Kopp (Francoforte 1836) con commento e ricche note di studiosi anteriori. L'edizione di F. ...
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La cosiddetta filosofia naturale o fisico-matematica s'era per la prima volta affermata collegialmente al mondo moderno, in forma durevole e seria, con la romana Accademia dei Lincei (1603). Galileo la [...] -94), il senese Alessandro Marsili (1601-70), il napoletano Giovanni Alfonso Borelli (1608-79), Antonio Oliva da Reggio Calabria, latino dal van Musschenbroek (Leida 1731). Da essi, e più dall'insieme assai maggiore di tutte le varie esperienze ...
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